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Ormai gli inglesi hanno un livello di intelligenza pari alle galline o forse anche meno. Ma chi minaccia l'Inghilterra? Ma chi la vuole!
 
Ultima modifica:
Imporre regole certe, altro che regime autoritario, questo è un continuo sopruso.

Gli trovano 25 chili di cocaina tra auto e abitazioni,
oltre 50mila euro in contanti e una pistola rubata.

Ma lo spacciatore – nonostante il valore di mercato della droga superi i 2,5 milioni di euro – è già a casa.

Ai domiciliari, su decisione del gip
,
che ha respinto la richiesta di custodia cautelare in carcere presentata dal pubblico ministero.


L’uomo, un cittadino albanese residente a Spello.
Per settimane le Fiamme Gialle lo avevano seguito, senza destare sospetti,
raccogliendo elementi concreti sul suo coinvolgimento nello spaccio.

Sono stati trovati 10 panetti di cocaina: 12 chili in tutto.
Nell’auto anche 10mila euro in contanti, ritenuti provento dello spaccio.

Le perquisizioni si sono quindi estese a due abitazioni nella disponibilità dell’uomo, a Spello e Foligno.
E anche lì il bottino è stato rilevante: altri 13 chili di cocaina (in 11 panetti), una pistola risultata rubata,
46mila euro in contanti e diversi telefoni cellulari, alcuni dei quali criptati.


L’uomo, arrestato, è stato inizialmente trasferito nel carcere di Spoleto.

La procura di Perugia aveva chiesto per l’albanese la custodia cautelare in carcere,
ma il gip ha ritenuto che mandare l’uomo – fino a ieri incensurato - in prigione sarebbe stata una misura troppo afflittiva.


Ma come.......a un vecchio di 94 non gli concedono i domiciliari,
e a questo baldanzoso spacciatore albanese
per il Gip il carcere sarebbe stato afflittivo?
 
Uno dei soliti giornalai sinistroidi, mette il fuoco sotto la cenere con una falsa informazione.

Il Dipartimento di Stato americano non intende rivelare l'identità dei migranti illegali che saranno spediti a Guantanamo
dopo che il Wahington Post ha scritto che potrebbero esserci anche italiani, francesi, tedeschi e britannici.

"Non è certo una dinamica gestita dal Dipartimento di Stato.
Non specificherò nessuna nazionalità degli immigrati clandestini.
Non è una novità che trasferiamo gli immigrati illegali
che hanno compiuto dei crimini
a Guantanamo
prima che vengano rimandati nel loro Paese d'origine:
non è la destinazione finale".
 
Ahahahahahahahah

Puntuale come un orologio svizzero (d'altronde ha anche la nazionalità elvetica) Elly Schlein,
come era ampiamente prevedibile e quasi scontato, si arrocca e cerca di difendere l'indifendibile.

All'indomani del clamoroso flop ai referendum su lavoro e cittadinanza,
con un'affluenza alle urne appena sopra il 30% quando l'obiettivo era almeno il 40%,
la segretaria del Partito Democratico rilancia la tesi di Francesco Boccia
secondo la quale i votanti di domenica e lunedì sono stati superiori agli elettori del Centrodestra
che hanno portato alle elezioni politiche del 2022 Giorgia Meloni a Palazzo Chigi.

Peccato che la leader Dem si dimentichi, o finga di farlo,
che se si guardano soltanto i SI' ai quesiti
il numero di votanti è inferiore a quelli che hanno scelto l'attuale maggioranza
più di due anni e mezzo fa.
 
E Schlein torna anche sulla piazza per Gaza di sabato scorso come segnale contro il governo.

Insomma, come aggrapparsi sui vetri con le unghie per tentare di giustificare un fallimento storico.

E che il dibattito, e lo scontro, all'interno del principale partito di opposizione sia già cominciato
lo dimostrano le parole di Goffredo Bettino, storico esponente della sinistra romana del Pd,
secondo il quale parlare "di disfatta della sinistra è solo propaganda".

Non certo una risposta ai siluri del Centrodestra ma un messaggio interno.

Infatti l'europarlamentare e big della minoranza riformista e moderata del Pd Pina Picierno,
dopo la chiusura delle urne, è stata lapidaria: "Abbiamo fatto un regalo a Meloni".

Una posizione condivisa da molti dirigenti Dem e da parte di tutti quelli
che non si riconoscono nella linea ultra-sinistra di Schlein al traino della CGIL,
di Alleanza Verdi Sinistra e alla spasmodica ricerca di un'intesa a tutti i costi con il M5S
nonostante le profonde differenze, soprattutto in politica estera, con Giuseppe Conte.


Il modello, per i riformisti Dem, è Genova dove si vince con una candidata moderata che sappia allargare verso il centro.
E infatti con lo stesso schema ai ballottaggi il Centrosinistra ha vinto a Taranto e nel Milanese a Cernusco Sul Naviglio.

A tenere banco nelle polemiche interne al Nazareno
è anche il caso del quesito sulla cittadinanza dimezzata (cinque anni) per gli stranieri.


I NO sono stati tantissimi: quasi il 35% -

Rimarchiamolo. Tutti PiDi - oti.
 
BURP!
Salvini spiedini.png
 
Quante zecche rosicano.

La calura fa sempre più rima con Bottura, che ormai è sempre più ossessionato dal fascismo.

Lo squadrismo giallorosso – nel senso della Roma calcio – potrebbe essere il nuovo mood, magari in accoppiata con Paolo Berizzi.

No, il caldo non ha contagiato anche la nostra testa.

Ma è proprio lui, Luca Bottura, a preoccupare chi gli vuole bene per qualche fesseria di troppo sparata su X,
e una volta tanto nemmeno con un considerevole numero di like.

E magari ci sarà rimasto male.

Non gli piace il logo scelto dalla Roma.
Ci intravede un po’ di nostalgia e non lo manda a dire, senza però far ridere:

«La Roma torna a un logo più storico.
Potevano scegliere uno qualunque a cui ispirarsi, come colori e grafica, tra i tanti del passato. E invece...».


Già, viene dal 1927 quella storia e lui impazzisce.

Chissà se ricorda che lo stadio di Bologna, la sua città e la sua squadra, si chiamava Littoriale,
poi Comunale dopo la guerra, e in tempi più recenti Dall’Ara.


E se qualcuno tornasse all’antico nome, come sopravviverebbe il povero Bottura?
 

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