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Mi sa che non conosci la storia del glabro, che una notte aveva perso il cane...il cane di nome pippo...dopo qualche ora, che il glabro percorre il Gianicolo, avanti e indietro chiamandolo a voce sostenuta " pippooooo...pippooooo....pippoooooo " un romanaccio viziato apre le imposte e ribadisce " Pippo anch'io ma mica rompo i coglioni così "
Se il video non è modificato con l’AI direi che ci sono pochi dubbi
 
Vergognoso che un giudice di questo livello, dica e scriva idiozie di questo genere.
Questi pensano di essere al di sopra di tutto, hanno dimenticato che lo Stato
e nella fattispecie il Governo, fa le leggi ed i giudici le applicano. Punto e basta.

Non ti sta bene ? Cambia lavoro. Perchè fare il giudice è un lavoro.

Perplessità, incredulità e la sensazione di un ribaltamento delle naturali priorità che un intervento legislativo deve perseguire.

La denuncia parte da Giorgio Spaziani Testa.
Il presidente di Confedilizia pubblica sui suoi social cita un passaggio della relazione
dell'Ufficio del Massimario della Corte di Cassazione sul Dl Sicurezza
relativo alla nuova procedura
di sgombero rapido "dell'unica abitazione effettiva del denunciante".


Un documento, quello dell'ufficio della Suprema Corte, che denuncia un pericolo:
che lo sgombero possa avere un forte impatto sociale.

"La procedura attribuisce un ruolo e una responsabilità centrali agli accertamenti della polizia giudiziaria
da svolgersi, negli intenti del legislatore, con grande celerità e quindi necessariamente sulla base di indagini sommarie" si legge.

"A tal proposito si è segnalato che il rilascio coattivo dell'immobile,
proprio perché da realizzarsi in tempi brevi

potrebbe aprire lo spazio a situazioni di grave disagio sociale
considerato che difficilmente l'occupante obbligato al rilascio
potrebbe trovare un nuovo alloggio in poco tempo".



MA IL PROPRIETARIO CHE DALL'OGGI AL DOMANI SI TROVA IL SUO
APPARTAMENTO OCCUPATO - QUELLO IN CUI VIVE -
LUI NON HA UN DISAGIO SOCIALE ?
 
L'inciso "si è segnalato" fa riferimento a una audizione alle Camere dell'Associazione Nazionale Forense
in cui è stato detto che
"l'intervento normativo riduce le garanzie procedurali
volte a proteggere gli occupanti
dal rischio di essere letteralmente
messi sulla strada
".

La Cassazione, dunque, tra le tante opinioni espresse durante le audizioni, sceglie di sottolineare e rilanciare proprio questa.

Questa impostazione fa scattare una aperta critica.

"Si legge nell'allarme una presa di posizione di carattere politico.
In sostanza esprime un ordine di priorità:
il disagio degli occupanti è potenzialmente superiore a quello dei proprietari.
Si rischia di fuorviare la realtà.
Questo rafforza la convinzione che la Legge abbia avuto un approccio pragmatico, mettendo la realtà davanti l'ideologia.
Ma come si fa a non considerare l'enorme disagio di chi ha avuto una casa occupata?
E poi cosa si può pensare se non c'è un rispetto rigoroso della legalità?".
 
"Alcuni passaggi del Massimario della Corte di Cassazione sembrano usciti
dal volantino di un centro sociale occupato.

Mi riferisco a quello, giustamente sottolineato da Confedilizia, in cui i giudici della Cassazione
chiedono di dare priorità all'occupante abusivo
rispetto al legittimo proprietario di casa,

anche quando questa è l'unica abitazione di cui dispone.
Una legge della giungla in cui non c'è traccia di giustizia".

"il governo ha tutto il diritto di tutelare la prima casa di ogni cittadino
da occupazioni arbitrarie o abusive,
che in tanti casi si fondano su violenze e intimidazioni delle vittime.


Se la Cassazione rileva difficoltà applicative o incongruenze nelle norme, potrà facilmente suggerire correzioni,
ma un principio deve restare inalterato:

la prima casa è il bene-rifugio di milioni di italiani,
deve risultare intoccabile e inviolabile".



"Si legge e si vede nel documento
la conferma della distanza siderale di alcuni ambienti istituzionali
dalla realtà quotidiana delle persone e dalle loro difficoltà".
 
Nel corso della serata di ieri, sabato 28 giugno,
l'Arsenale ha ospitato il party conclusivo dopo il "sì" pronunciato dai due sposi.

Le giornate veneziane, in ogni caso, si sono concluse e, stando a indiscrezioni,
i novelli sposi potrebbero continuare a viaggiare in Italia.

A bordo del loro yatch Koru potrebbero attraversare l'Adriatico per raggiungere Taormina, in Sicilia.

"Abbiamo condiviso un sogno, abbiamo condiviso la nostra felicità.
Grazie a Venezia che regala bellezza"
,

avrebbero dichiarato i Bezos a fine festeggiamenti, come riportato da AdnKronos.

Jeff e Lauren hanno lasciato l'Hotel Aman intorno alle 14:30.

I due, felici e sorridenti, si sono concessi un'ultima escursione tra le isole Murano e Torcello.

Nel tardo pomeriggio hanno trovato ad aspettarli allo scalo Nicelli del Lido
un volo che li ha portati al loro megayacht Koru, pronto a partire.


La presenza dei Bezos in città ha reso soddisfatti amministratori, albergatori e rappresentanti delle istituzioni culturali.

Venezia ha brillato come non mai e la speranza è che continui a farlo.

Le strade di Venezia sono state percorse da vip del calibro di Leonardo Di Caprio, Ivanka Trump e Jared Kushner,
le sorelle Kardashian, Tom Brady, Orlando Bloom, e Rania di Giordania.

Tutti hanno elogiato"le meraviglie di una città sospesa tra cielo e acqua".


Bezos si è detto dispiaciuto e amareggiato per le proteste degli attivisti.
"Non capisco, sono amareggiato". Noi amiamo Venezia e contribuiremo alla sua salvaguardia:
certi attacchi sbagliano indirizzo".


Ma è normale, se fatti da "certa" gente.
 

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