ahahahahahahahahah pazzi, pazzi furiosi
Una nuova, assurda quanto surreale, proposta europea
per velocizzare la mobilità militare verso i Paesi orientali vicini alla Russia.
Come?
Facendo circolare i trasporti militari anche nei fine settimana,
attivando nuovi sistemi di emergenza e sospendendo restrizioni ambientali.
Ma tutto questo non tiene conto né della burocrazia imperante,
né di oggettive problematiche infrastrutturali.
Sì perché non basta l'acquisto di armi e munizioni, un investimento senza precedenti nella spesa per la "Difesa",
o la costruzione di grandi eserciti ricorrendo ora a nuove strategie di reclutamento - come insegnano
Germania e
Polonia.
Per l'Europa, che è in guerra contro il
nemico inesistente russo, l'efficienza passa anche dai
metodi di spostamento, c
ome suggerisce il progetto di una nuova "
Schengen militare" finalizzato a ridurre i tempi di percorrenza e schieramento ad
Est
dagli attuali 45 giorni a "
tre giorni" massimo.
Oltre a ciò, altre tre misure:
anzitutto l'attivazione del cosiddetto
EMERS (
European Military Mobility Enhanced Response System)
che darebbe, in caso di "emergenza",
priorità ai veicoli militari su strade, ferrovie e aeroporti.
Poi "
deroghe automatiche per i
tempi di mobilità per autisti civili, nonché la
sospensione di restrizioni ambientali.
E, infine, la creazione di una "
Riserva di trasporto strategico"
con cui operatori civili metteranno a disposizione capacità di trasporto aereo e marittimo.