Della cena oggi si conoscono il giorno e il luogo:
giovedì 13 novembre, ristorante alla Terrazza Borromini, vicino a piazza Navona a Roma.
Dopo la pubblicazione dell'articolo di
Maurizio Belpietro su La Verità dal titolo “Il piano del Quirinale per fermare la Meloni”,
Francesco Saverio Garofani replica con le seguenti parole:
“Sono molto amareggiato per me e per i miei familiari.
Ma quel che soprattutto fa male è l'impressione di essere stato utilizzato per attaccare il presidente”.
Avrebbe invece dovuto dire ciò che gli aveva chiesto Bignami per conto di Giorgia Meloni:
“Smentisco quanto Belpietro e i suoi giornalisti hanno scritto”.
Oppure, in caso contrario:
“Scusate, ho detto delle gravi fesserie e il mio atteggiamento ha danneggiato il presidente”.
Via di mezzo non ce n'è. O è l'una o è l'altra.
Invece, con un quirinalizio stropicciarsi di mani, si è limitato ad amareggiarsi “per me e per i miei familiari”.
Mi spiace tirarla in ballo, ma non si capisce cosa c'entri la famiglia Garofani in questa sua vicenda personale.
Evidentemente gli serviva uno scudo ancor più largo.