Due parole sull'oro, il Giallone.
La domanda sul mercato industriale è stabile tendente al ribasso noel senso che l'oreficeria tradizionale è praticamente morta in certi mercati, come quello domestico.
Esempio di gioiello non a marchio fashion (non un Bulgari o un Damiani per intendersi).
10 anni fa con il metallo a 10/12 euro al grammo una collana per signora da, diciamo, 40 grammi costava circa 300 euro di materia prima (legata a 750/100 o 18kt come preferite). La manifattura (costo di trasformazione era intorno a 0,5/07 al grammo ed usciva dalla fabbrica circa 330 euro. Il gioiellieri ci ricaricava anche il 100% e veniva venduta a 660 oltre IVA. Diciamo che, mal contati, con 800 euro si riusciva a comprare un gioielli di circa 40 grammi che è un bel vedere; fa la sua figura.
Oggi: 1250 di materia prima, 1,5/gr di manifattura se il grasso cola ovvero 60. Esce dalla fabbrica a 1310. Il Gioielliere ricarica il 100% e va al pubblico a 3.170 IVA incluso.
Sono passati 10 anni, ma il prezzo al pubblico è quadruplicato e, si badi bene il margine per il fabbricante nel periodo è solo raddoppiato, ma rappresenta una frazione infinitesima della vendita.
Nel frattempo il reddito disponibile è sceso e le persone disposte a comprare quello stesso oggetto sono estremamente rarefatte.
Risultato: oggi solo le persone davvero danarose comprano questo genere di oggetti. La massa o non compra o se lo fa si rivolge ad oggetti in argento bagnato in oro ovvero, recentemente, in metalli non nobili come l'ottone, bagnato in oro.
L'industria dell'oreficeria è sempre più simile ad una metalmeccanica, cioè ha cambiato pelle. Spopola l'acciaio o l'ottone.
Questo per dirvi che la domanda è mutata per evoluzione del modello di consumo ma anche per improponibilità dei prodotti a certi livelli di prezzo. Poi si comprano gli Iphone a 900 euro che se cadono sono da buttare via ma questo è un altro discorso.
La domanda mondiale, tuttavia, è cresciuta in altri paesi: arabi ed asiatici comprano per benessere raggiunto ma anche per tesaurizzare. E le banche centrali e commerciali se possono accumulano riserve (di oro puro, non di gioielli, ovviamente).
Il mondo cambia
Pensate cosa vuol dire finanziare il circolante di un trasformatore o di un rivenditore ai prezzi attuali, a parità di grammi di puro. Se prima il circolante era 100 oggi deve essere finanziato per 400 a parità di grammi venduti e trasformati. E, cosa non stupefacente, il tasso sul metallo è, nel mentre, cresciuto di almeno 3 o 4 volte per i soggetti meno forti.
In pratica è come se un costruttore per finanziare una palazzina in costruzione, per effetto del rincaro del cemento, oggi dovesse assorbire risorse 4 volte superiori rispetto a 10 anni fa (e a tassi tri/quadruplicati); sempre gli stessi 75 mq di una volta ...............
Un mercato devastato e difficilissimo