FTSE Mib Futures solointraday - Cap. 3

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:eek::(:mmmm:

Corea nord, attacco nucleare preventivo

'Dal momento che gli Usa stanno per innescare guerra'

07 marzo, 10:50
(ANSA) - SEUL, 7 MAR - La Corea del Nord minaccia il ricorso all'attacco nucleare preventivo contro chiunque metta in campo una minaccia seria contro la nazione comunista. 'Dal momento che gli Usa stanno per innescare una guerra nucleare, eserciteremo il nostro diritto per un attacco nucleare contro l'aggressore per proteggere i nostri supremi interessi', ha detto un portavoce del ministero degli Esteri nel mentre procedono le manovre militari tra Washington e Seul, e l'Onu prepara la nuova stretta contro il regime
 
:eek::(:mmmm:

Corea nord, attacco nucleare preventivo

'Dal momento che gli Usa stanno per innescare guerra'

07 marzo, 10:50
(ANSA) - SEUL, 7 MAR - La Corea del Nord minaccia il ricorso all'attacco nucleare preventivo contro chiunque metta in campo una minaccia seria contro la nazione comunista. 'Dal momento che gli Usa stanno per innescare una guerra nucleare, eserciteremo il nostro diritto per un attacco nucleare contro l'aggressore per proteggere i nostri supremi interessi', ha detto un portavoce del ministero degli Esteri nel mentre procedono le manovre militari tra Washington e Seul, e l'Onu prepara la nuova stretta contro il regime
Fanno bene i coreani
guarda cosa hanno fatto i sionisti usa ai tedeschi e il bello che la kulona gli da corda agli hot dog ladri e porci
[10:23:47] quichelette: Originalmente inviato da jump st. man Visualizza messaggio
La Germania è il secondo paese al mondo per riserve in oro, con circa 3.400 tonnellate (3.396 per la precisione), per un valore stimato di 190 miliardi di dollari ai prezzi correnti. La maggior parte del «metallo giallo» è conservato all’estero, solo il 31% è rimasto nei depositi nazionali , mentre il 45% è depositato negli Stati Uniti, il 13% – in Gran Bretagna e l’11% in Francia. Il Bundestag ha sollevato la questione della restituzione dei fondi già lo scorso gennaio, ma inaspettatamente la richiesta ha sbattuto contro un muro di infuocata resistenza. C’è qualcuno che detesta l’idea della restituzione.
La Bundesbank, titolare ufficiale delle riserve auree, si è messa in prima linea nella difesa dell’oro, in quanto il Parlamento non aveva l’autorità sufficiente per fare avviare le procedure di rimpatrio. Ma lo ha fatto con riluttanza solo dopo che la Corte federale tedesca ha preso la decisione e ha chiesto di fare una valutazione delle riserve depositate all’estero chiedendo che venissero rinviate in patria piccole parti del metallo per essere fuse e riportate a lingotti standard, in modo da testarne l’autenticità. In tutto il piano prevede il rimpatrio di 150 tonnellate d’oro nei prossimi tre anni, per verificare la qualità e il peso dei lingotti.
Il Federal Reserve System, che conserva nei suoi caveaux l’oro nazionale americano, è diventata la seconda linea di resistenza per la Germania. In un primo momento il contrasto è stato verbale. Per esempio, ci si è serviti della CNBC, controllata dalla Fed Reserve, su cui John Carney, Senior Editor di CNBC.com. ha pubblicato un editoriale con una dichiarazione intrigante : «Non ha nessuna importanza se la Federal Reserve Bank di New York detenga in realtà l’oro della banca centrale tedesca, o se l’oro sia puro. Fino a quando la Fed dice di detenerlo, starà bene lì e potrà servire per tutti gli scopi pratici per cui potrebbe essere utilizzato. Può essere venduto, prestato, utilizzato come garanzia, utilizzato per pagare debiti e considerato lo stesso come capitale bancario, proprio la stessa cosa sia che esista che non esista ». Ha aggiunto: «Come ho già detto, per quasi tutti gli scopi immaginabili operativi, l’effettiva esistenza di oro a Fort Knox o nei caveaux sotto il quartier generale della F R B di Liberty Street a NY è irrilevante.
E ancora: «Sono sicuro che i funzionari della Bundesbank lo possono capire abbastanza bene, anche se la Corte dei Conti tedesca non ha fatto altrettanto. Non c’è niente da guadagnare se si controlla l’oro. Se l’oro sia tutto lì o se sia puro, non farebbe nessuna differenza dallo scoprire che non c’è nessun oro».
Il «rifiuto» ha reso impossibile per i tedeschi di sospendere le loro insistenti richieste per riavere indietro l’oro.
I resoconti dei media degli Stati Uniti su questa questione sono piuttosto confusi. Per esempio, il Bail Daily, che fa parte dell’impero della CNBC, ha pubblicato il 30 ottobre 2012 : «In una conferenza stampa convocata in tutta fretta, il presidente della Fed Ben Bernanke ha annunciato, lunedì notte, che una esplosione alla Con Edison di New York ha completamente distrutto il deposito sotterraneo che contiene tutte le riserve auree tedesche, rendendo inutili così tutti i recenti tentativi di rimpatriare l’oro … Jon Hilsenrath del WSJ ha dichiarato che le riserve d’oro non erano assicurate».
A quanto pare Bernanke non ha alcuna intenzione di restituire ai tedeschi il loro oro. O, forse, non c’è più niente da restituire?
In primo luogo, dopo che sono crollate le torri del World Trade Twin Center, sono sparite alcune tonnellate d’ oro immagazzinate nei sotterranei ( ma erano di privati e non appartenevano a nessuna riserva di stato).
In secondo luogo, sono misteriosamente scomparsi, sotto i detriti, anche alcuni documenti relativi a indagini su transazioni in oro illegali, fatte dalla Federal Reserve e dalla CIA. Come risultato l’indagine è stata bloccata.
Fonte: Strategic-Culture.org
Link: Valentin Katasonov - Gold and «End of World» - Strategic Culture Foundation - on-line journal > Gold and «End of World» > Strategic-Culture.org - Strategic Culture Foundation
 
Mi sa che i bretelloni stavolta hanno il mondo intero contro dai che la bilderberg e i loro seguaci li facciamo fuori stavolta e saranno perseguitati a vita.Monti ancora parli quante vittime hai sulla coscienza con questa crisi,ma il basta.rdo è chi ti da ancora la parola.sei una persona lurida con le ore contate ve.rme
 
:-oCon i propri soldi ognuno fa quel ke vuole ma:
:eek:-in un wolfe rialzista la 1-4 nn può essere discendente:no:
:eek:-in uno ribassista nn può essere ascendente:no:

:) mi scuso x l' intrusione:ciao:
varie ipotesi....

(graf.1 daily graf.2 weekly graf. 3 mensile)
wolfe daily da completare con tg 15000/14800. Se dovesse rimbalzare rimanendo ancorato sui 15000 è più facile considerarlo un punto4 della ipotesi al rilao con tg 18500 c.ca.( graf week) Se perde i 15000 maggiori sono le ipotesi per il wolfe al ribasso. Valuto anche la possibilità di una via di mezzo... cioè possibilità di t&s rialzista indicato sul grafico mensile con spalla dx o già fatta o con allungo anche sotto a 14000. E conseguente partenza up sui 20000/22000 ?!?!?! boh
Importante a mio parere (riportata sul grafico mensile) la tl gialla del canale discendente che per adesso indica 16300.
Lo avevo già scritto, non vorrei essere ripetitiva, queste ipotesi al rialzo mi sembrano tutte valide..... ma non trovo il corrispettivo al rialzo sui grafici americani e dax :mmmm: why? cosa si inveteranno?
 
Era prevedibile che per nascondere le porcate fatte da usa nel sistema finanziario dovevano escogitare una guerra,ma,la cina è d'accordo?
 
Fanno bene i coreani
guarda cosa hanno fatto i sionisti usa ai tedeschi e il bello che la kulona gli da corda agli hot dog ladri e porci
[10:23:47] quichelette: Originalmente inviato da jump st. man Visualizza messaggio
La Germania è il secondo paese al mondo per riserve in oro, con circa 3.400 tonnellate (3.396 per la precisione), per un valore stimato di 190 miliardi di dollari ai prezzi correnti. La maggior parte del «metallo giallo» è conservato all’estero, solo il 31% è rimasto nei depositi nazionali , mentre il 45% è depositato negli Stati Uniti, il 13% – in Gran Bretagna e l’11% in Francia. Il Bundestag ha sollevato la questione della restituzione dei fondi già lo scorso gennaio, ma inaspettatamente la richiesta ha sbattuto contro un muro di infuocata resistenza. C’è qualcuno che detesta l’idea della restituzione.
La Bundesbank, titolare ufficiale delle riserve auree, si è messa in prima linea nella difesa dell’oro, in quanto il Parlamento non aveva l’autorità sufficiente per fare avviare le procedure di rimpatrio. Ma lo ha fatto con riluttanza solo dopo che la Corte federale tedesca ha preso la decisione e ha chiesto di fare una valutazione delle riserve depositate all’estero chiedendo che venissero rinviate in patria piccole parti del metallo per essere fuse e riportate a lingotti standard, in modo da testarne l’autenticità. In tutto il piano prevede il rimpatrio di 150 tonnellate d’oro nei prossimi tre anni, per verificare la qualità e il peso dei lingotti.
Il Federal Reserve System, che conserva nei suoi caveaux l’oro nazionale americano, è diventata la seconda linea di resistenza per la Germania. In un primo momento il contrasto è stato verbale. Per esempio, ci si è serviti della CNBC, controllata dalla Fed Reserve, su cui John Carney, Senior Editor di CNBC.com. ha pubblicato un editoriale con una dichiarazione intrigante : «Non ha nessuna importanza se la Federal Reserve Bank di New York detenga in realtà l’oro della banca centrale tedesca, o se l’oro sia puro. Fino a quando la Fed dice di detenerlo, starà bene lì e potrà servire per tutti gli scopi pratici per cui potrebbe essere utilizzato. Può essere venduto, prestato, utilizzato come garanzia, utilizzato per pagare debiti e considerato lo stesso come capitale bancario, proprio la stessa cosa sia che esista che non esista ». Ha aggiunto: «Come ho già detto, per quasi tutti gli scopi immaginabili operativi, l’effettiva esistenza di oro a Fort Knox o nei caveaux sotto il quartier generale della F R B di Liberty Street a NY è irrilevante.
E ancora: «Sono sicuro che i funzionari della Bundesbank lo possono capire abbastanza bene, anche se la Corte dei Conti tedesca non ha fatto altrettanto. Non c’è niente da guadagnare se si controlla l’oro. Se l’oro sia tutto lì o se sia puro, non farebbe nessuna differenza dallo scoprire che non c’è nessun oro».
Il «rifiuto» ha reso impossibile per i tedeschi di sospendere le loro insistenti richieste per riavere indietro l’oro.
I resoconti dei media degli Stati Uniti su questa questione sono piuttosto confusi. Per esempio, il Bail Daily, che fa parte dell’impero della CNBC, ha pubblicato il 30 ottobre 2012 : «In una conferenza stampa convocata in tutta fretta, il presidente della Fed Ben Bernanke ha annunciato, lunedì notte, che una esplosione alla Con Edison di New York ha completamente distrutto il deposito sotterraneo che contiene tutte le riserve auree tedesche, rendendo inutili così tutti i recenti tentativi di rimpatriare l’oro … Jon Hilsenrath del WSJ ha dichiarato che le riserve d’oro non erano assicurate».
A quanto pare Bernanke non ha alcuna intenzione di restituire ai tedeschi il loro oro. O, forse, non c’è più niente da restituire?
In primo luogo, dopo che sono crollate le torri del World Trade Twin Center, sono sparite alcune tonnellate d’ oro immagazzinate nei sotterranei ( ma erano di privati e non appartenevano a nessuna riserva di stato).
In secondo luogo, sono misteriosamente scomparsi, sotto i detriti, anche alcuni documenti relativi a indagini su transazioni in oro illegali, fatte dalla Federal Reserve e dalla CIA. Come risultato l’indagine è stata bloccata.
Fonte: Strategic-Culture.org
Link: Valentin Katasonov - Gold and «End of World» - Strategic Culture Foundation - on-line journal > Gold and «End of World» > Strategic-Culture.org - Strategic Culture Foundation

ma che andassero tutti al diavolo... minacce atomiche comprese. Situazione preoccupante.
 

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