Perché oltre a questo anelato "no limits", un altro degli aspetti chiave di questo programma - battezzato "
Outright Monetary Transactions", o "
Operazioni Monetarie Definitive", a rimarcare la volontà di "rompere" il circolo vizioso di timori e tensioni che da mesi intrappolano l'area euro - è quello della stretta condizionalità a interventi di aiuto, pieni o ammorbiditi, cui si devono sottoporre gli eventuali paesi beneficiari. In pratica chi vorrà lo scudo della Bce, prima dovrà chiedere e ottenere almeno lo scudo antispread già previsto tramite i fondi antricrisi Ue, l'attuale Efsf e il futuro Esm. Procedura che implica una versione soft, un memorandum of understanding con tappe da rispettare invece dei piani di aggiustamento macroeconomici imposti ai paesi che chiedono aiuti pieni, come Grecia, Irlanda e Portogallo.
Via libera Bce al piano anti-spread Draghi: acquisto di bond illimitato Plauso di Monti: "Passo importante" - LASTAMPA.it
L'eventuale intervento della Bce riguarderà bond tra 1 e 3 anni di scadenza, con quest'ultima maturazione presa specialmente a riferimento in quanto vicina sia ai tassi che si praticano sui prestiti alle imprese, ha spiegato Draghi, sia perché corrispondono alla durata dei prestiti spraordinari che la stessa Bce ha erogato alle banche. L'intervento è sempre revocabile se il paese beneficiario dovesse mostrare di non rispettare le condizioni richieste. Ad ogni modo è il sovra citato aspetto della non limitatezza che era considerato un punto cruciale per rassicurare i mercati. Si chiude invece il vecchio piano di acquisti, il Smp, con i bond rilevati che verranno mantenuti fino a naturale scadenza