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Forumer storico
gestione liquidità
Bce e Fed ora più simili in gestione liquidità -Papadia (Bce)
STRESA, 19 aprile (Reuters) - Se sul piano della conduzione della politica monetaria le
strategie di Fed e Bce restano diverse, sul piano invece della gestione della liquidità,
proprio nel corso dell'attuale crisi internazionale, ci sono stati
notevoli avvicinamenti.
Lo ha detto Francesco Papadia, direttore generale della Banca centrale europea,
responsabile delle operazioni di finanziamento, partecipando a 'Liquidity 2008', il meeting
annuale dei professionisti dei mercati monetari
europei.
"Le differenze tra la politica monetaria della Federal Reserve e quella della Banca
Centrale Europea sono fondamentali, in relazione soprattutto al controllo dell'inflazione.
Tuttavia, proprio durante questa crisi, nella gestione della
liquidità, c'e' stata molta
collaborazione e avvicinamento", ha detto Papadia.
"Prima della crisi, per esempio, c'era una diversa frequenza di intervento sui mercati tra
le due banche centrali - spiega Papadia - La Fed interveniva praticamente ogni
giorno, la
Bce molto più di rado: ora invece noi ci siamo avvicinanti a loro in quanto alla frequenza".
"Al contrario la Fed ultimamente si è avvicinata alla Bce ampliando, in occasione delle
sue operazioni di finanziamento, il numero delle
controparti e anche la gamma dei
collaterali", aggiunge Papadia.
"Infine - sottolinea Papadia - la collaborazione è anche operativa, in occasione
soprattutto delle operazioni in dollari".
La Bce e la Fed dall'inizio di dicembre scorso hanno
condotto, in un'azione coordinata,
una serie di finanziamenti straordinari denominati 'Taf' in dollari.
Uno dei pilastri fondamentali della Bce nella conduzione di politica monetaria e' il
controllo dell'inflazione. E' questo il motivo per cui ha
lasciato fermo il tasso di riferimento
al 4% dal giugno scorso, a fronte di un'inflazione nella zona euro salita a marzo fino al
livello record del 3,6%, mentre il target della Bce è al 2%.
La Fed invece ha ridotto drasticamente il costo del
credito. Il mese scorso ha tagliato il
tasso di riferimento di 75 punti base portandolo al 2,25%, il minimo da febbraio 2005,
dopo che da metà settembre lo aveva già ridotto di 3 punti percentuali e dall'inizio
dell'anno di 2 punti.
Bce e Fed ora più simili in gestione liquidità -Papadia (Bce)
STRESA, 19 aprile (Reuters) - Se sul piano della conduzione della politica monetaria le
strategie di Fed e Bce restano diverse, sul piano invece della gestione della liquidità,
proprio nel corso dell'attuale crisi internazionale, ci sono stati
notevoli avvicinamenti.
Lo ha detto Francesco Papadia, direttore generale della Banca centrale europea,
responsabile delle operazioni di finanziamento, partecipando a 'Liquidity 2008', il meeting
annuale dei professionisti dei mercati monetari
europei.
"Le differenze tra la politica monetaria della Federal Reserve e quella della Banca
Centrale Europea sono fondamentali, in relazione soprattutto al controllo dell'inflazione.
Tuttavia, proprio durante questa crisi, nella gestione della
liquidità, c'e' stata molta
collaborazione e avvicinamento", ha detto Papadia.
"Prima della crisi, per esempio, c'era una diversa frequenza di intervento sui mercati tra
le due banche centrali - spiega Papadia - La Fed interveniva praticamente ogni
giorno, la
Bce molto più di rado: ora invece noi ci siamo avvicinanti a loro in quanto alla frequenza".
"Al contrario la Fed ultimamente si è avvicinata alla Bce ampliando, in occasione delle
sue operazioni di finanziamento, il numero delle
controparti e anche la gamma dei
collaterali", aggiunge Papadia.
"Infine - sottolinea Papadia - la collaborazione è anche operativa, in occasione
soprattutto delle operazioni in dollari".
La Bce e la Fed dall'inizio di dicembre scorso hanno
condotto, in un'azione coordinata,
una serie di finanziamenti straordinari denominati 'Taf' in dollari.
Uno dei pilastri fondamentali della Bce nella conduzione di politica monetaria e' il
controllo dell'inflazione. E' questo il motivo per cui ha
lasciato fermo il tasso di riferimento
al 4% dal giugno scorso, a fronte di un'inflazione nella zona euro salita a marzo fino al
livello record del 3,6%, mentre il target della Bce è al 2%.
La Fed invece ha ridotto drasticamente il costo del
credito. Il mese scorso ha tagliato il
tasso di riferimento di 75 punti base portandolo al 2,25%, il minimo da febbraio 2005,
dopo che da metà settembre lo aveva già ridotto di 3 punti percentuali e dall'inizio
dell'anno di 2 punti.