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ITALIA, PMI MANIFATTURA A MINIMI DA MAGGIO 2005, NUOVI ORDINI MAI COSI' IN BASSO DA DICEMBRE 2001
* Industria manifatturiera ai minimi da quasi tre anni
* Nuovi ordini a punto più basso da dicembre 2001
* Produzione in calo per la prima volta dal maggio 2005
* Ci sono le premesse per una recessione nei primi tre
trimestri
dell'anno
* Flessione dell'occupazione per il terzo mese consecutivo
* Tensione sui prezzi d'acquisto a causa del rincaro delle
materie e dei costi di trasporto
* Aziende tendono a scaricare sui prezzi di fabbrica i
le
tensioni sui prezzi d'acquisto
MILANO, 2 maggio (Reuters) - L'industria manifatturiera
italiana ad aprile ha registrato il secondo mese consecutivo di
contrazione dell'attività, toccando il minimo da maggio 2005.
Come accaduto a marzo, la
causa in particolare è il calo degli
ordinativi, che hanno segnato il punto più basso dal dicembre
2001.
E' quanto emerge dall'indagine Pmi condotta da Adaci e Ntc
fra i responsabili degli acquisti di settore.
L'indice generale
destagionalizzato è scivolato a 48,2 da
49,4 di marzo, un livello che non si vedeva dal maggio 2005,
quando segnò 47,1.
Tra le componenti, spicca il calo a 45,1 da 46,8 dei nuovi
ordini: questa componente non scendeva a un tasso così rapido da
oltre cinque anni e non toccava un punto tanto basso dal
dicembre 2001, quando si attestò a 44,8. E' evidente, dunque, la
frenata della domanda.
Chris Williamson, capo economista di Ntc Research,
sottolinea che "la maggior area di debolezza sono
in consumi
interni dove le cose stanno andando di male in peggio".
Wiliamson si attende di vedere un calo dello 0,1% del Pil
nel primo trimestre, dopo +0,1% del quarto trimestre 2007. "Se
le mie stime sono corrette, vedremo una contrazione (del
Pil)
nel secondo trimestre e forse anche nel terzo", sostiene
l'economista. "E questi sono segnali inequivocabili di
recessione".
Restando all'analisi delle componenti, la produzione ha
registrato una contrazione, a 49,3 da 50,4, per la prima
volta
dal maggio 2005 (47,6).
Le commesse inevase all'interno del settore sono diminuite
per il nono mese consecutivo, indice stabile a 46, nonostante la
diminuzione dei livelli di produzione, facendo pensare che le
imprese abbiano utilizzato il
tempo liberato dalla riduzione dei
nuovi ordini per dedicarsi ai lavori in fase di produzione.
Terzo mese consecutivo di contrazione per la componente
occupazionale, scesa a 49,3 da 49,8, sintomo che la mancanza di
nuove commesse sta spingendo le
aziende a tagliare gli organici.
"E' probabile che il tasso di disoccupazione stia
aumentando", commenta Williamson di Ntc Research, aggiungendo
che questa dinamica "andrà a penalizzare ulteriormente la
fiducia dei consumatori".
Le aziende
manifatturiere italiane, inoltre, hanno ridotto
il livello degli acquisti di fattori produttivi per il quinto
mese consecutivo.
L'inflazione dei prezzi d'acquisto ad aprile ha continuato
ad essere sostenuta, anche se l'indice relativo ha
rallentato a
64,2 da 69 di marzo. Il campione del sondaggio ha sottolineato i
rincari delle materie prime e l'aumento dei costi di trasporto.
Le aziende stanno cercando di scaricare sui consumatori le
tensioni sui prezzi d'acquisto: l'indice dei
prezzi intermedi è
sceso a 63,3 da 69,3, e quello sui prezzi dei beni di consumo ha
registrato un rallentamento a 59 da 62,1. Ma il tentativo delle
imprese di salvaguardare i margini di profitto, a fronte dei
rincari dei costi, si evince dal fatto che
oltre il 17% dei
partecipanti all'indagine ha riportato un incremento dei prezzi
di fabbrica rispetto ad appena il 3% che ne ha indicato una
riduzione.
DESTAGIONALIZZATO NON DESTAG.
apr. mar. apr. mar.
Indice direttori acquisti 48,2 49,4 48,4 50,9
Produzione 49,3 50,4 48,8 53,2
Produzione beni consumo 43,8 47,8 ---- ----
Produzione beni intermedi
50,5 50,6 ---- ----
Produzione beni investimento 53,3 53,7 ---- ----
Ordini 45,1 46,8 45,0 48,3
Occupazione 49,3 49,8 51,0 50,4
Quantità acquisti
47,1 46,3 48,4 48,3
Prezzi di acquisto 64,2 69,0 65,8 71,6
Prezzi beni consumo 59,0 62,1 ---- ----
Prezzi beni intermedi 63,3 69,3 ---- ----
Prezzi beni
investimento 73,9 77,2 ---- ----
Tempi consegna fornitori 50,5 47,9 50,6 47,2
Giacenza acquisti 51,0 49,9 51,3 51,2
Giacenza prodotti finiti 49,1 49,4 51,1 50,3
Esportazioni 48,5 48,7 48,2 50,1
Prezzi di vendita 57,7 57,8 57,1 58,2
Lavoro inevaso 46,0 46,0 45,6 45,6
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