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ilfolignate

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Spagna, avanti in programma taglio deficit dopo S&P's - Tesoro

mercoledì 28 aprile 2010 18:35

MADRID, 28 aprile (Reuters) - Il declassamento da parte di Standard & Poor's non mette in discussione il programma di riduzione del deficit della Spagna, dice il ministro dell'Economia iberico Jose Manuel Campa.
"L'importante ora è sostenere le misure per stabilizzare nel medio e lungo termine il percorso di crescita, che è la base, poiché la revisione [del rating] non mette in discussione il programma di consolidamento del deficit", ha detto Campa a Reuters.
La Spagna punta a ridurre il deficit dall'11,2% del 2009 al 3% entro il 2013.
 

tommy271

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Spagna: vice-presidente governo lancia appello alla calma

MADRID - La vice-presidente del governo spagnolo ha lanciato oggi un appello alla "calma e alla tranquillità" dopo la decisione di Standard & Poor's di declassare il debito sovrano della Spagna, riferisce l'agenzia di stampa francese Afp.

De la Vega ha detto ai giornalisti di voler "lanciare un messaggio di fiducia ai cittadini e di tranquillità ai mercati". "Abbiamo un piano molto serio di consolidamento fiscale e di riduzione del deficit fino al 3% nel 2013", ha aggiunto la "numero due" del governo del premier José Luis Zapatero.

Il governo spagnolo ha annunciato in gennaio un piano di risanamento dei conti pubblici che prevede fra l'altro tagli per 50 miliardi di euro alla spesa pubblica. Il deficit spagnolo è ora all'11,2% secondo Eurostat.

"Abbiamo adottato un piano di austerità, abbiamo messo in marcia una riforma del mercato del lavoro. Stiamo adottando tutte le misure per rispettare i nostri impegni", ha detto ancora la vicepremier socialista.

(Swissinfo.ch)
 

ilfolignate

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Spagna: taglio di 300 dirigenti pubblici

El Mundo, forse domani ok a misura inserita in piano anti-crisi

29 aprile, 17:49

(ANSA) - MADRID, 29 APR - Il governo socialista spagnolo approvera' forse gia' domani il taglio di oltre 300 alti incarichi della pubblica amministrazione. Il provvedimento, scrive El Mundo, fa parte delle misure di austerita' promesse da Zapatero. Il premier spagnolo ha annunciato due mesi fa il varo di un piano di risanamento delle finanze pubbliche che prevede tagli alla spesa per 50 mld euro su tre anni. Secondo El Mundo, i tagli ai piani alti della amministrazione colpiranno aziende pubbliche e ministeri.
 

ilfolignate

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Spagna, disoccupazione trim1 2010 confermata a 20,05% da 18,8%

venerdì 30 aprile 2010 10:18

MADRID, 30 aprile (Reuters) - Il tasso di disoccupazione in Spagna nel primo trimestre 2010 ha toccato il livello record del 20,05% dal 18,8% dell'ultimo trimestre 2009.
I dati diffusi dall'istituto di statistica nazionale (Ine) confermano le anticipazioni stampa del 27 aprile, quando per un disguido informatico i dati erano stati accidentalmente pubblicati sul sito dell'Ine.
Il nuovo tasso di disoccupazione supera ampiamente le attese del 19,6% del sondaggio Reuters tra gli economisti. Il governo spagnolo ha previsto un tasso medio di disoccupazione del 19% per l'anno in corso.
Sul fronte delle finanze pubbliche, a febbraio il deficit corrente è salito a 6,6 miliardi di euro dai 6,5 miliardi di gennaio, ha detto la Banca nazionale spagnola.
Il saldo della bilancia commerciale di febbraio ha invece visto una riduzione del suo deficit rispetto allo stesso mese del 2009, con le importazioni calate del 3,9% e le esportazioni salite del 12,7%
 

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ilfolignate

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Alla faccia delle agenzie di rating!!!!

***Spagna: primo collocamento bond dopo taglio rating concluso con successo***

Finanzaonline.com - 6.5.10/11:05

Spagna: primo collocamento bond dopo taglio rating concluso con successo
 

troppidebiti

Forumer storico
Spagna colloca 2,3 mld bond 5 anni,tasso 3,58%,bid-to-cover 2,35


a me non è sembrato un gran successo anzi...

previsti 3 miliardi collocati 2,3


bid to cover altissimo non c' è dubbio ma il bid to cover ha perso molto senso...ci ricordiamo i bid to cover delle ultime famosissime aste greche?:D:D:lol:

incredibile invece la performance francese

Francia colloca Oat 2020, 2021, 2041 per totali 8,7 mld euro


ma qui penso ci sia lo zampillo della visita di zio sarkò in Cina:rolleyes::rolleyes:
 

ilfolignate

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Dal Sole 24 Ore

Asta spagnola ad alta tensione

di Michele Calcaterra


MADRID. Dal nostro corrispondente
La Spagna ha archiviato ieri un'altra pesante giornata sui mercati finanziari e guarda con forte preoccupazione al collocamento di titoli pubblici in programma oggi, il primo da quando S&P's ha tagliato il rating sul suo debito. Il collocamento di titoli a cinque anni per un importo compreso tra 2 e 3 miliardi di euro, viene infatti considerato dagli analisti come un test chiave per valutare la tenuta del paese. Il risultato, sia per quanto riguarda il tasso (l'ultima operazione su bond quinquennali a marzo aveva registrato un tasso del 2,84%, per oggi si prevede il 3,34%), sia per l'ammontare complessivo, saranno essenziali per capire il grado di fiducia degli investitori nei confronti di Madrid. Ieri la Borsa ha chiuso con un calo superiore al 2%, toccando i nuovi minimi dell'anno, mentre il differenziale con la Germania sui titoli a 10 anni, è schizzato a 138 punti base, vale a dire sui massimi.

In questo contesto di grande fragilità il presidente José Luis Zapatero e il leader dell'opposizione, Mariano Rajoy, si sono incontrati in mattinata alla Moncloa per tentare di trovare il necessario consenso per traghettare la Spagna al di là dell'emergenza. Un tentativo apprezzabile, ma il cui risultato è stato modesto: nessun accordo è stato raggiunto sull'attesa riforma del mercato del lavoro e sulla politica di bilancio per ricondurre il disavanzo pubblico al 3% entro il 2013.

Dove invece si è vista piena sintonia, è stato nel caso del pacchetto di aiuti per oltre 9 miliardi di euro che la Spagna dovrà versare alla Grecia, e nella riforma del settore bancario, in particolare per quanto riguarda le casse di risparmio. Entro la fine di giugno, infatti, verrà predisposta una nuova legge che creerà un nuovo statuto per le casse in modo da diminuire la forte influenza della politica su questi istituti. La legge promuoverà inoltre il consolidamento del settore in modo da eliminare almeno un terzo degli istituti attualmente sul mercato (sono 45) e a un passo dal fallimento a causa dell'eccessivo indebitamento nei confronti del settore immobiliare. Questo avverrà attraverso una serie di fusioni e l'intervento, dove necessario, di un fondo pubblico (Frob) dotato di 9 miliardi di euro e con una capacità di indebitamento fino a 99 miliardi.

Il Governo continuerà a gestire il rilancio dell'economia e il risanamento dei conti pubblici senza scostarsi dai binari imboccati nei mesi scorsi. All'orizzonte dunque non si profila alcuna manovra aggiuntiva, né di carattere fiscale, né di taglio alla spesa, per accelerare l'inversione di tendenza. «Tutti i provvedimenti necessari - ha detto Zapatero - sono stati varati e sono in marcia» a conferma che nei prossimi mesi l'emergenza verrà gestita con quanto già messo in cantiere: sostanzialmente un pacchetto di tagli per 50 miliardi di euro in 4 anni. Poco, sostengono i principali osservatori internazionali, se non si accompagnano a una politica di bilancio più rigorosa (a luglio è previsto l'aumento dell'Iva di due punti) e a riforme di carattere strutturale sul mercato del lavoro (Zapatero ha detto che il dialogo con le parti sociali è a buon punto) e la previdenza.

Questo per dire che la Spagna si sta probabilmente avviando verso un recupero lento, senza misure "shock", sullo stile del Giappone dell'ultima decennio. Uno scenario che non piace né alla agenzie di rating, né a Mariano Rajoy, che ieri ha sfidato Zapatero, dicendo di essere pronto ad andare ad elezioni anticipate per poter gestire il rilancio della Spagna in tempi brevi.

Nel frattempo qualche segnale di miglioramento, marginale, arriva. Per la prima volta in due anni, la produzione industriale ad aprile è infatti aumentata (5,4% su base annuale). Mentre la commissione Ue ha ritoccato al rialzo le stime del Pil 2010 (si passa da una crescita negativa dello 0,6% a una del -0,4%), pur rimanendo fortemente negativi il disavanzo pubblico e il tasso di disoccupazione. In attesa di conoscere nei prossimi giorni i dati del Pil nel primo trimestre, sicuramente migliori rispetto al precedente quarto, la Spagna rimane il solo tra i grandi paesi della Ue a non scrollarsi di dosso il male oscuro della recessione.
 

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