MILANO
«Quattro giorni a luglio e stop, per quest'anno con le ferie ho chiuso». Per Luca Berneschi, imprenditore piemontese della meccanica, agosto è un mese normale, con l'attività della sua azienda sospesa solo nel ponte di Ferragosto e ferie dei dipendenti scaglionate o frazionate per poter far fronte agli impegni presi con Alenia Aermacchi. La commessa della Bortolotti è connessa alla costruzione del cacciabombardiere F35 Lockheed Martin, le cui attività di assemblaggio legate al primo velivolo italiano sono iniziate a metà luglio nel sito di Cameri (Novara), impianto che già da tempo ha avviato le prime consegne di ali negli Stati Uniti.
E proprio Cameri, oltre 100mila metri quadri di superficie coperta, è il punto focale del maxi-programma da 12,1 miliardi di euro in 15 anni (la cifra è stata riferita ieri dal ministro della Difesa, Mario Mauro, durante il question time alla Camera) su cui converge l'attività di decine di aziende come la Bortolotti, impegnate a completare le linee produttive con piattaforme di montaggio, macchine utensili, attrezzature logistiche e tecnologiche.
Ai 90 velivoli finora confermati dall'Aeronautica militare si aggiunge infatti una commessa più ampia per oltre 800 ali destinate all'intero programma mondiale, con ampie ricadute industriale per le nostre imprese, stimate globalmente dall'Aeronautica in 14,7 miliardi di dollari, di cui un miliardo già definito. Grazie a queste commesse, alcune già operative, altre ancora in via di finalizzazione, per molte Pmi ad agosto l'attività verrà sospesa solo parzialmente, in alcuni casi, come per la Bortolotti, unicamente per una manciata di giorni: globalmente sono più di 500 gli addetti che ad agosto dovranno lavorare per far fronte agli impegni legati all'F35.