Azioni Italia Stock picking intraday GENNAIO 2008

tfi senza approfondire troppo nel dettaglio ma facendo un'analisi di massima direi che in caso di debolezza prolungata dei mercati il secondo impulso al ribasso potrebbe assomigliare al primo come estensione (14,8-11=3,8€ )

certo che a livello grafico mi si è infranto un mito :rolleyes:

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Ciao Mara!! la giornata è scivolata via senza fare danni....movimenti intraday sui titoli sempre sostenuti e ampi...ma capirne il verso diventa sempre piu' difficile...... :rolleyes:

Su TFI oggi hanno tentato di riportarla verso l'alto....la discesa in atto è "fisiologica" visto come hanno bistrattato tantissimi altri titoletti......è stata comunque una tenuta a dir poco eroica... :D vediamo dove andra' ad atterrare e speriamo di entrare il + vicino possibile al bottom......
 
Beige Book: crescita sempre più lenta. Il mercato punta a taglio aggressivo dei tassi


A distanza di circa un mese e messo dall’ultima pubblicazione, risalente agli ultimi giorni del mese di novembre, anche nell’aggiornamento diffuso questa sera si è parlato di un rallentamento dell’economia americana che tuttavia continua comunque a crescere, anche se ad un ritmo più lento. E’ questo in sintesi il messaggio che viene consegnato dalla lettura del Beige Book, il tradizionale rapporto elaborato otto volte all’anno dalla Federal Reserve, nel quale viene fotografato lo stato di salute della congiuntura a stelle e strisce, in base alle rilevazioni compiute nei dodici distretti federali.
Nel documento di questa sera, redatto sulla base delle informazioni disponibili prima del 7 gennaio riferite al periodo compreso tra tale data e la fine di novembre dello scorso anno, si legge che la crescita dell’economia non è si è interrotta, anche se la stessa ha perso slancio, avanzando ad un ritmo più lento. In sette dei dodici distretti si registra ancora un lieve incremento dell’attività, mentre tre segnalano un decremento, rilanciando così i timori di un’imminente recessione che tuttavia al momento è stata esclusa dal presidente Bernanke che la scorsa settimana ha detto di vedere un rallentamento piuttosto che una fase recessiva.

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A frenare l’economia è stato l’andamento dei consumi e delle spese natalizie che ha deluso le attese, ma ulteriori segnali di debolezza giungono anche dal settore immobiliare e delle auto. La Fed fa notare che le famiglie hanno assunto un atteggiamento sempre più prudente sul fronte della spesa, anche in ragione del peggioramento delle condizioni del credito.
Ulteriori fattori cui si può ricondurre il rallentamento della congiuntura si possono ritrovare nella debolezza del dollaro, che ha ripercussioni negative sui costi delle importazioni dall’Europa e dal Giappone. Non è da trascurare anche l’impatto del continuo incremento dei costi energetici, sulla scia dell’apprezzamento delle materie prime tra cui in particolare il petrolio.
Parlando dei singoli settori, si presentano ancora in buona salute quello dell’agricoltura e dell’energia, mentre c’è una contrazione dell’attività del credito al consumo nel mondo bancario, unitamente ad una restrizione degli standard del credito, dal momento che le società sono ora molto più caute nell’elargire nuovi finanziamenti.
Non certo incoraggianti le notizie relative all’occupazione, che resta relativamente bloccata un po’ in quasi tutti i distretti. E’ questa una delle maggiori preoccupazioni espresse dalla Fed, in considerazione della fase di debolezza che sta attraversando il mercato del lavoro, come evidenziato dai deludenti dati di dicembre che hanno consegnato un tasso di disoccupazione al 5% rispetto al 4,7% precedente.
Di fatto le indicazioni consegnate questa sera dal Beige Book non hanno aggiunto nulla di nuovo a quanto già contenuto nelle minute dell’ultima riunione della Fed diffuse nei primi giorni del mese. La conferma del rallentamento dell’economia ha però rafforzato le attese del mercato per un taglio dei tassi di interesse da parte della Banca Centrale Americana. Quest’ultima potrebbe ricorrere ad una manovra più aggressiva del previsto, tanto che subito dopo il Beige Book di questa sera i futures sui Fed Fund hanno prezzato al 56% la probabilità di una riduzione del costo del denaro di mezzo punto per fine mese. Viene stimato per ora al 44% invece un taglio dei tassi addirittura di tre quarti di punto, che porterebbe i Fed Fund al di sotto del livello del 4% attualmente individuato dalla BCE per il Vecchio Continente.

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E’ anche vero però che nulla si può ancora dare per scontato relativamente al meeting di fine mese, in vista del quale la Fed dovrà tenere conto nella decisione da prendere, anche delle indicazioni arrivate dal fronte inflazione. Proprio quest’oggi si è appreso che a dicembre l’indice dei prezzi al consumo è cresciuto dello 0,3%, poco al di sopra delle attese, con un balzo del 4,1% per l’intero 2007, sui livelli massimi degli ultimi 17 anni.
Ed è proprio questa indecisione sul futuro dei tassi che non ha portato un grande aiuto ai mercati azionari, che si muovono all’insegna di un grande nervosismo. Subito dopo la diffusione del Beige Book gli indici hanno accelerato al rialzo, tanto da spingersi tutti in territorio positivo. In seguito però si è avuto un ripensamento degli operatori che si sono affidati nuovamente alla cautela, riportando in rosso sia l’S&P500 che il Nasdaq, anche se con perdite decisamente più contenute rispetto a quelle segnate nella prima parte della giornata.
 
Agenda del 17 gennaio


Entra nel vivo la stagione delle trimestrali a Wall Street. Spiccano i dati di AMD, IBM e Merrill Lynch.La BCE pubblica il bollettino mensile.


ITALIA
IPO
- Quarto giorno a disposizione per aderire all'OPS di I&S Mediterraneo.


Trimestrali
Europa
- Novartis (Svizzera, 4° trimestre 2007)

Stati Uniti
- Advanced Micro Devices (4° trimestre 2007, dopo la chiusura di Wall Street)
- Bank of New York Mellon Corp. (4° trimestre 2007)
- BB&T Corporation (4° trimestre 2007)
- CIT Group (4° trimestre 2007)
- Comerica Incorporated (4° trimestre 2007)
- First Horizon National Corporation (4° trimestre 2007)
- Huntington Bancshares (4° trimestre 2007)
- IBM (4° trimestre 2007, dopo la chiusura di Wall Street)
- International Game Technology (1° trimestre 2007/2008)
- Merrill Lynch (4° trimestre 2007, prima dell'apertura di Wall Street)
- Parker Hannifin Corp. (2° trimestre 2007/2008)
- PNC Financial Services Group (4° trimestre 2007)
- PPG Industries (4° trimestre 2007)
- Washington Mutual (4° trimestre 2007)
- Xilinx Inc. (3° trimestre 2007/2008)



MACROECONOMIA
EUROPA
- La BCE pubblica il bollettino mensile (ore 10.00).
- Intervento di Trichet (presidente della BCE) (ore 15.00).

GIAPPONE
- Produzione industriale (rivista) a novembre (ore 05.30).

STATI UNITI
- Nuove licenze edilizie a dicembre (ore 14.30). Consensus: 1,14 milioni.
- Nuovi cantieri residenziali a dicembre (ore 14.30). Consensus: 1,15 milioni.
- Richieste settimanali di sussidi alla disoccupazione (ore 14.30).
- Indice Fed di Philadelphia a gennaio (ore 16.00). Consensus: -2,0.
- Conferenza di Ben Bernanke (presidente della Fed) alla Camera sullo scenario economico di breve termine (ore 16.00).
 
jazoff ha scritto:
Ciao Pat e :ciao:

Se non sbaglio l'OPA è a 3,67 a marzo.

Le nostre ciffy non vanno neanche a dargli calci in culo.

Ciao Jazzy...grazie del radgguaglio..un collega ha gia fatto acquisti..ma il timing non è stato dei migliori.....oggi passava a 3,52 .....sono al momento 15 cents sicuri..prenderne anche solo 5000 sarebbero facendo i conti dell'oste.....850€.... :rolleyes:
 
Panico a Wall Street: nuovo crollo dei listini. In caduta libera Merrill Lynch


La furia ribassista continua a imperversare sulla piazza azionaria americana che rimane stretta nella morsa dei venditori, la cui azione diventa sempre più incisiva. Anche la seduta odierna si è trasformata in un vero e proprio bagno di sangue, schiacciando gli indici su livelli che non si vedevano ormai da quasi un anno.
Inizialmente si era avuta l’impressione di assistere ad un rimbalzo dei listini, che si sono spinti in avanti nella prima mezz’ora, sulla scia dell’incoraggiante dato sul mercato del lavoro. Le richieste di nuovi sussidi di disoccupazione sono scese a sorpresa a 301mila unità, anche se la buona notizia è stata subito offuscata dal pessimo aggiornamento sul settore immobiliare. Le licenze di costruzione e i nuovi cantieri edili sono sprofondati ai minimi degli ultimi 16 anni, deludendo ampiamente le attese degli operatori. Il colpo di grazia è arrivato con l’indice Philadelphia Fed, crollato a -20,9 punti, a fronte di un recupero atteso a -1,5 punti.
A nulla è servito l’intervento del presidente Bernanke, che in un’audizione al Congresso ha confermato un peggioramento dell’outlook economico, pur escludendo per ora una recessione. Il numero uno della Fed ha chiarito che quest’ultima è pronta ad intervenire in maniera sostanziale sui tassi di interesse, sperando nel contempo in un pacchetto di misure fiscali. Quest’ultimo, insieme agli interventi di politica monetaria, dovrebbe aiutare a rilanciare un’economia che appare sempre più zoppicante.
A deprimere l’umore degli investitori sono state anche le cattive notizie arrivate dal mondo societario, con particolare riferimento alla pessima trimestrale di Merrill Lynch. Gli operatori hanno visto così accrescere il loro pessimismo, sempre più spaventati dallo spettro di una recessione per la congiuntura a stelle e strisce.
Tanto basta per spiegare l’ennesimo crollo dei listini che a fine giornata si sono presentati al suono della campanella con un bilancio ancor più pesante di quello della vigilia. Il Dow Jones è arretrato del 2,46%, ma è andata ancora peggio all’S&P500 che ha lasciato sul parterre il 2,91%. Battuta d’arresto anche per il Nasdaq Composite che riesce a difendersi meglio degli altri, con una flessione comunque dell’1,99% a 2.346,9 punti, dopo aver segnato un minimo a 2.343 e un massimo a 2.416 punti.

Tra i titoli del Dow Jones, nessuno riesce a chiudere in positivo, anche se alcuni, come Wal-Mart e General Motors si fermando a ridosso della parità, con un frazionale calo dello 0,02% e dello 0,04%. Si difende meglio di altri anche McDonald’s che ha chiuso in ribasso dello 0,82%, sostenuto anche dal giudizio positivo di Lehman Brothers che ha confermato la raccomandazione “overweight”, definendo esagerata la reazione degli investitori ai dati sulle vendite del mese di dicembre.
Si salva Microsoft che cede appena lo 0,36%, grazie alla promozione di Goldman Sachs che ha inserito il titolo nella sua conviction buy list, fissando un prezzo obiettivo a 40 dollari.

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In calo del 3,03% Exxon Mobil, complice il nuovo ritracciamento dei prezzi del petrolio, ma le vendite hanno colpito ancor più il settore finanziario. Dopo il buon rialzo di ieri Jp Morgan ha ceduto il 3,36%, mentre American Express e Citigroup sono arretrati del 3,55% e del 4,88%.

Al New York Stock Exchange si segnala il crollo di Merrill Lynch che ha perso il 10,24%, per via della negativa trimestrale consegnata oggi. Il gruppo ha riportato una perdita per azione di 12,01 dollari, a fronte dei 4,57 attesi dal mercato, annunciando svalutazioni per oltre 11 miliardi di dollari.

Sul tabellone elettronico del Nasdaq Composite, tra i pochi in positivo troviamo Garmin e Biogen


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che portano a casa un rialzo rispettivamente del 3,63% e dell’1,77%. Risale la china anche Dell che avanza dello 0,87% e si risolleva Apple che dopo il tonfo di ieri riesce a recuperare lo 0,78%.
In frazionale progresso dello 0,11% eBay, mentre vive un’altra seduta in rosso Nvidia dopo il calo a due cifre di ieri. Annulla i guadagni della vigilia Oracle che scende del 2,33% e chiude nuovamente in rosso Google che scende del 2,46%, al pari di Intel che flette del 2,77%, pagando ancora pegno per la deludente trimestrale diffusa martedì sera.
 
Agenda del 18 gennaio


Scadenza dei contratti di opzione sulle azioni e sugli indici con termine a gennaio. Qualche trimestrale negli Stati Uniti.


ITALIA
Borsa Italiana
- Scadenza dei contratti di opzione sulle azioni e sugli indici con termine a gennaio.

IPO
- Quinto giorno a disposizione per aderire all'OPS di I&S Mediterraneo.


Trimestrali
Stati Uniti
- General Electric (4° trimestre 2007, prima dell'apertura di Wall Street)
- Johnson Controls (1° trimestre 2007/2008)
- Schlumberger (4° trimestre 2007)



MACROECONOMIA
ITALIA
- Ordini all'industria a novembre (ore 10.00). Consensus: +6,8% a/a.
- Fatturato industriale a novembre (ore 10.00).
- Bilancia commerciale (totale) a novembre (ore 11.00).
- Bilancia commerciale (con i paesi dell'Unione Europea) a novembre (ore 11.00).

EUROPA
- Intervento di Trichet (presidente della BCE) a Euro conferenza a Cipro.

GRAN BRETAGNA
- Vendite al dettaglio a dicembre (ore 10.30). Consensus: +0,2% m/m; +3,5% a/a.

GIAPPONE
- Indice del settore terziario a novembre (ore 00.50). Consensus: -0,4% m/m.
- Indice di fiducia delle famiglie a dicembre (ore 06.00).

STATI UNITI
- Indicatore anticipatore a dicembre (ore 16.00). Consensus: -0,1% m/m.
- indice di fiducia delle famiglie dell'Università del Michigan a gennaio (ore 16.00). Consensus: 75,0.
 
Borsa: Tokyo, chiusura in rialzo
Nikkei sale di 77, 84 punti
(ANSA) - TOKYO, 18 GEN - La Borsa di Tokyo ha chiuso oggi gli scambi in rialzo a +0,57%. Il Nikkei, l'indice dei 225 titoli guida, e' salito a 13.861,29 punti, 77,84 in piu' della chiusura di ieri. :specchio:

IBM trimestrale buona!

Apple non doveva rilasciare i dati ieri :-?

vado in cantiere a farmi il mazzo :ciao:
 

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