maramau
Forumer storico
Ombre del sospetto sulle banche, WallStreet in forte calo
Websim - 02/11/2007 08:08:04
Le Borse americane sono arretrate ieri in modo pesante, a trascinarle al ribasso è stata la caduta dei finanziari, protagonisti della peggior seduta degli ultimi 5 anni: l'epicentro del terremoto, Citigroup (C.N), in calo dell'8% dopo che una serie di analisti ha avvertito della possibilità che la banca si ritrovi a corto di capitale e possa tagliare il dividendo.
L'indice S&P500 ha perso il 2,6%, ovvero 370 miliardi di dollari di controvalore in termini di capitalizzazione, il sotto indice dei titoli finanziari ha lasciato sul terreno il 4,6%, il calo più pesante dal settembre del 2002.
I timori che la situazione delle banche, anche dopo le maxi svalutazioni annunciate, non si sia ancora del tutto tranquilla ha spinto gli investitori a vendere tutto il settore: JP Morgan (JPM.N) -5,6%, Bank of America (BAC.N) -5,3%, Merrill Lynch (MER.N) -5,8%.
L'allontanarsi del prezzo del petrolio dai massimi storici ha indebolito i petroliferi: Exxon (XOM.N) -3,8%. La prima major mondiale dei petrolio ha annunciato che nel terzo trimestre l'utile per azione si è attestato a 1,7 dollari, meno delle attese degli analisti. Il future sul greggio viene scambiato a 93,6 dollari il barile.
Piano piano il contagio del pessimismo si è propagato anche agli altri settori, colpiti in particolare General Motors (GM.N) -4,9% ed Alcoa (AA.N) -4,2%.
Unico titolo del Dow Jones in positivo Microsoft (MSFT.O) +0,7%.
queste oil$ tutti le comprano ma poche battono le stime (ENI compresa)
molto meglio le service.....
Websim - 02/11/2007 08:08:04
Le Borse americane sono arretrate ieri in modo pesante, a trascinarle al ribasso è stata la caduta dei finanziari, protagonisti della peggior seduta degli ultimi 5 anni: l'epicentro del terremoto, Citigroup (C.N), in calo dell'8% dopo che una serie di analisti ha avvertito della possibilità che la banca si ritrovi a corto di capitale e possa tagliare il dividendo.
L'indice S&P500 ha perso il 2,6%, ovvero 370 miliardi di dollari di controvalore in termini di capitalizzazione, il sotto indice dei titoli finanziari ha lasciato sul terreno il 4,6%, il calo più pesante dal settembre del 2002.
I timori che la situazione delle banche, anche dopo le maxi svalutazioni annunciate, non si sia ancora del tutto tranquilla ha spinto gli investitori a vendere tutto il settore: JP Morgan (JPM.N) -5,6%, Bank of America (BAC.N) -5,3%, Merrill Lynch (MER.N) -5,8%.
L'allontanarsi del prezzo del petrolio dai massimi storici ha indebolito i petroliferi: Exxon (XOM.N) -3,8%. La prima major mondiale dei petrolio ha annunciato che nel terzo trimestre l'utile per azione si è attestato a 1,7 dollari, meno delle attese degli analisti. Il future sul greggio viene scambiato a 93,6 dollari il barile.
Piano piano il contagio del pessimismo si è propagato anche agli altri settori, colpiti in particolare General Motors (GM.N) -4,9% ed Alcoa (AA.N) -4,2%.
Unico titolo del Dow Jones in positivo Microsoft (MSFT.O) +0,7%.
queste oil$ tutti le comprano ma poche battono le stime (ENI compresa)
