Portafogli e Strategie (investimento) Strategia per portafoglio obbligazionario

(salvo involontari errori)
Aggiornamento con prezzi e CdI del 30 settembre 2009.
Si registra lo stacco cedola del cct 1/09/2015 pari a 107,80 euro e dei due btp indicizzati all’inflazione (157,25 e 167,6 euro).
Questo importo si aggiunge alla liquidità che raggiunge l’importo di 8.815,83.

La nuova cedola del cct 1/09/2015 è pari a 0,43% semestrale (0,86% su base annuale)
Il rendimento dell’ultimo mese è pari allo 0,58%
Da inizio anno è pari al 6,95%
Dall’inizio della simulazione (31 ottobre scorso) è pari al 9,26%.

(nota: il controvalore comprende sia la variazione di prezzo, sia l'aumento del rateo cedolare netto; nell'ultima colonna "prezzi al 31 ottobre 2008" per i due BTPi il prezzo comprende anche il coefficiente di indicizzazione).
Dovrei investire della liquidità per mia suocera... diciamo 50k come mi consigli di suddividerla Marcantonio - titoli di stato - preferisco - orizzonte medio lungo - richio limitato .. grazie
 
Dovrei investire della liquidità per mia suocera... diciamo 50k come mi consigli di suddividerla Marcantonio - titoli di stato - preferisco - orizzonte medio lungo - richio limitato .. grazie

Se hai letto tutta la discussione, e in particolare i post n. 1, 55 e 57 dovresti avere le idee già abbastanza chiare.
Ora come ora il problema principale è dato dal fatto che i tassi nell’ultimo anno si sono abbassati parecchio (qualcuno diceva che erano bassi anche un anno fa ...), quindi non so quanto la performance sia ripetibile nei prossimi mesi.
Detto questo i criteri di selezione dei titoli secondo me rimangono validi, ma ovviamente non devi scegliere necessariamente gli stessi titoli del mio portafoglio, soprattutto per quel che riguarda i btp brevi (che hanno la funzione, all’interno del portafoglio, di fornire un flusso di interessi certo).
 
io mi son trovato sempre molto bene nell'usare corporate a breve che son saliti veramente tanto e han una cedola piu' interessante spesso di molti btp.poi ovvio c'è chi pensa che il btp sia sicuro e si rifiuta di prender corporate o chi capisce che magari l'extrarendimento diversificando bene puo' coprire un eventuale default .io escludo dai miei investimenti i bancari che valuto troppo rischiosi anche se tutti son ottimisti e di banca ne ho in portafoglio solo una che reputo non possa fallire entro un anno.per ottenere un tale rendimento ci vorrebbe un titolo di stato a 20 30 anni e lo reputo un rischio alto anche dal punto di vista dell'andamento dei corsi.con un bel giardinetto di titoli corporate se una persona avesse avuto un portafoglio statico come hai fatto tu il rendimento sarebbe stato di gran lunga superiore.io per paragonarlo alle scadenze l'ho ottenuto con scadenze molto piu' brevi di corporate.e corporate per me son anche parcheggio momentaneo di liquidita' avendo buona cedola e smobilizzabile in caso di operazioni da fare sul mercato azionario con etf.le azioni non le tratto.questa puo' essere un'altra strategia che ha sfruttato la volatilita' dei mercati e ha reso molto bene.per rischio default poi bisogna vedere cosa si intende perche' la storia insegna che i rating lascian il tempo che trovano.vedi lehman rating a-
 
io mi son trovato sempre molto bene nell'usare corporate a breve che son saliti veramente tanto e han una cedola piu' interessante spesso di molti btp.poi ovvio c'è chi pensa che il btp sia sicuro e si rifiuta di prender corporate o chi capisce che magari l'extrarendimento diversificando bene puo' coprire un eventuale default .io escludo dai miei investimenti i bancari che valuto troppo rischiosi anche se tutti son ottimisti e di banca ne ho in portafoglio solo una che reputo non possa fallire entro un anno.per ottenere un tale rendimento ci vorrebbe un titolo di stato a 20 30 anni e lo reputo un rischio alto anche dal punto di vista dell'andamento dei corsi.con un bel giardinetto di titoli corporate se una persona avesse avuto un portafoglio statico come hai fatto tu il rendimento sarebbe stato di gran lunga superiore.io per paragonarlo alle scadenze l'ho ottenuto con scadenze molto piu' brevi di corporate.e corporate per me son anche parcheggio momentaneo di liquidita' avendo buona cedola e smobilizzabile in caso di operazioni da fare sul mercato azionario con etf.le azioni non le tratto.questa puo' essere un'altra strategia che ha sfruttato la volatilita' dei mercati e ha reso molto bene.per rischio default poi bisogna vedere cosa si intende perche' la storia insegna che i rating lascian il tempo che trovano.vedi lehman rating a-

Scusami, non so come dirtelo, ma come usi la punteggiatura? D’accordo che non siamo all’Accademia della Crusca … ma un po’ di ordine nello scrivere non credo guasti. Inoltre, sempre senza offesa, il tuo mi sembra un discorso senza capo ne coda.
Provo comunque a controbattere.

io mi son trovato sempre molto bene nell'usare corporate a breve che son saliti veramente tanto
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Forse ti sei trovato bene proprio perché sono saliti, ma questa è una semplice constatazione a posteriori.


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poi ovvio c'è chi pensa che il btp sia sicuro e si rifiuta di prender corporate o chi capisce che magari l'extrarendimento diversificando bene puo' coprire un eventuale default
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Secondo te il btp non è sicuro? Se leggi bene io non parlo di rifiuto dei corporate, dico solo che vanno presi all’interno di una strategia ben definita e in questo modo, anche il default di uno o al massimo due emittenti, non manda in rovina il portafoglio.

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io escludo dai miei investimenti i bancari che valuto troppo rischiosi anche se tutti son ottimisti e di banca ne ho in portafoglio solo una che reputo non possa fallire entro un anno.
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Per quanto piccola mi sembra una contraddizione.

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per ottenere un tale rendimento ci vorrebbe un titolo di stato a 20 30 anni e lo reputo un rischio alto anche dal punto di vista dell'andamento dei corsi.
...

Potresti chiarire?

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con un bel giardinetto di titoli corporate se una persona avesse avuto un portafoglio statico come hai fatto tu il rendimento sarebbe stato di gran lunga superiore.
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Questo è vero, ma occorre anche aggiungere il rischio (che sarebbe stato molto più alto) e soprattutto il fatto che come informazione riguarda il passato, e quindi non è di alcuna utilità.

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io per paragonarlo alle scadenze l'ho ottenuto con scadenze molto piu' brevi di corporate.e corporate per me son anche parcheggio momentaneo di liquidita'
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Usare i corporate come parcheggio di liquidità mi sembra un po' azzardato.

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avendo buona cedola e smobilizzabile in caso di operazioni da fare sul mercato azionario con etf.le azioni non le tratto.questa puo' essere un'altra strategia che ha sfruttato la volatilita' dei mercati e ha reso molto bene.
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Quale strategia?

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per rischio default poi bisogna vedere cosa si intende perche' la storia insegna che i rating lascian il tempo che trovano.vedi lehman rating a-

"Default" mi sembra significhi una cosa sola.
 
Se permettete, aggiungerei che questo thread, come si legge nel primo messaggio, è nato come "strategia semplicissima per la costruzione di un portafoglio composto solo da titoli di stato"; strategia che, quindi, chiunque può mettere in atto senza avere particolari conoscenze di finanza, bilanci, ecc..

Il suo scopo e la sua utilità stanno proprio in questo, e non c'è nessuna intenzione di diffondere l'idea che questa sia la strategia migliore, che tutti dovrebbero seguirla, ecc.. Di tutto il resto e a tutti i livelli si parla in tutti gli altri thread, lascerei quindi a questo thread la sua preziosa peculiarità.
Con mille ringraziamenti a Marcantonio per la sua perseveranza nell'aggiornare i risultati!:up:
 
Scusami, non so come dirtelo, ma come usi la punteggiatura? D’accordo che non siamo all’Accademia della Crusca … ma un po’ di ordine nello scrivere non credo guasti. Inoltre, sempre senza offesa, il tuo mi sembra un discorso senza capo ne coda.
Provo comunque a controbattere.



Forse ti sei trovato bene proprio perché sono saliti, ma questa è una semplice constatazione a posteriori.





Secondo te il btp non è sicuro? Se leggi bene io non parlo di rifiuto dei corporate, dico solo che vanno presi all’interno di una strategia ben definita e in questo modo, anche il default di uno o al massimo due emittenti, non manda in rovina il portafoglio.



Per quanto piccola mi sembra una contraddizione.



Potresti chiarire?



Questo è vero, ma occorre anche aggiungere il rischio (che sarebbe stato molto più alto) e soprattutto il fatto che come informazione riguarda il passato, e quindi non è di alcuna utilità.



Usare i corporate come parcheggio di liquidità mi sembra un po' azzardato.



Quale strategia?



"Default" mi sembra significhi una cosa sola.

rispondo dicendo che anche i titoli di stato son saliti per condizioni eccezionali di mercato e i corporate,parlo non di obbligazioni spazzatura son saliti molto di piu'.rischio default a breve per me e' forse minore di un rischio default di un titolo di stato a 20 30 anni e il rischio corsi e' molto piu' alto in caso di ribasso dei corsi.C'e' poi anche da dire che se scende un corso di un titolo a lungo te lo devi tenere fino a scadenza o vendi in perdita.su un titolo a breve al massimo aspetti la scadenza e se vendi in perdita l'oscillazione dei corsi e' minore.
io son anni che parcheggio la mia liquidita' in obbligazioni a breve con buona cedola e rarissimamente ho venduto in perdita.ma ho venduto in perdita perche' la mia strategia mi fa spostare su etf azionari dopo storni consistenti dei mercati.marzo compreso.poi sposto la mia liquidita' sulle obbligazioni invece di tenerla sul cc.ovviamente diversifico.questa e' per sommi capi la mia strategia.e mi ha sempre pagato negli anni usando anche con fondi comuni.
poi son punti di vista che un titolo di stato sia meno rischioso di un corporate visto che lo stato italiano e' secondo al mondo per debito pubblico ,sta aumentando,c'è una grossa evasione fiscale che ci fa quasi paragonare al pre argentina (fonte articolo sole 24).Chissa' perche' tremonti dice comprate titoli di stato.avete pensato cosa succederebbe se un'asta andasse deserta?non son catastrofista ma realista.poi se mi volete dire che lo stato italiano e' sicurissimo con il btp sto in una botte di ferro fino al 2039 e invece con unicredito che scade adesso e fiat il prossimo anno rischio di fallire scusatemi tanto io contraddico.
scusate l'off topic e se mi son permesso di partecipare a questa discussione ma credo che qui si sta per dialogare e scambiare opinioni in maniera democratica.
 
Lo scopo del thread non è solo quello di analizzare l'andamento di un portafoglio di titoli di stato. E' anche quello di vedere se, come e in che misura un portafoglio "fai da te", che possa essere composto da una persona con scarse conoscenze in ambito finanziario (da qui la scelta dei TdS), che non possa / voglia / sappia seguire le vicende degli emittenti e non abbia molto tempo da dedicare a queste tematiche, sia in grado di mantenere il potere d'acquisto del capitale, farlo crescere nel tempo e difenderlo dall'inflazione, in alternativa ai prodotti che solitamente vengono proposti in banca (fondi, strutturate, polizze e via dicendo).

E' naturale (anche se non scontato) che una struttura più complessa, seguita attivamente nel tempo e impostata da una persona con buone conoscenze possa dare risultati migliori. Si tratta tuttavia di una soluzione non accessibile a tutti, che può senz'altro essere discussa su questo forum ma che è off topic su questo thread.

Ti invito pertanto ad aprire un nuovo thread in cui potrai esporre le tue idee e confrontarle con quelle degli altri partecipanti al forum ;)
 
Ho seguito con molto interesse questo 3d fin da quando iniziò "di là", con l'intenzione di metterlo in pratica su una porzione del portafoglio non appena alcune condizioni su titoli in mio possesso si fossero verificate.

Ringrazio Marcantonio per l'importante contributo, e gli chiedo gentilmente di elaborare meglio una importante frase nel post #1. Se ho capito bene (e non è detto :D ) l'assunto implicito è che un simile portafoglio venga portato a scandenza o perlomeno molto vicino a scandenza per i btpi lunghi In questo caso, vale quanto detto:

Il principio guida, nell’investimento obbligazionario, non dovrebbe essere l’andamento dei prezzi, almeno per quel che riguarda i titoli di stato, ma il flusso di interessi atteso.

L'unica perplessità che ho nel mettere in pista un portafoglio seguendo la strategia suggerita è che il mio orizzonte temporale è piuttosto breve (diciamo un anno, forse poco più) e pertanto quando dovrò liquidarlo potrei essere esposto alle oscillazioni di prezzo sopratutto dei titoli con duration più lunga.

Mi domando quali possano essere strategie o aggiustamenti per limitare, anche a scapito di un maggiore rendimento, questo aspetto, oltre ovviamente a comprare titoli con scadenza più vicina.

Un grande ringraziamento ai forumer e a Marcantonio: per chi, come me, non ha materialmente il tempo di seguire dettagliatamente i mercati o acquisire una conoscenza profonda degli strumenti finanziari, questo come altri thread sono davvero essenziali.

FdL
 
Purtroppo non ci sono molte alternative: se si vogliono ridurre al minimo le oscillazioni di prezzo bisogna rimanere corti, su titoli affidabili e a tasso variabile :)
Se il tuo orizzonte è di un anno, potresti valutare un conto deposito: tra vincoli (RendiMax/CheBanca) e promozioni (ContoConto / ContoArancio) riesci a spuntare più di quel che rende un BOT, con la copertura del fondo statale se le cose andassero male (20k/103k, tienilo presente).
Altra alternativa sono i buoni postali, rendimenti miseri ma comunque superiori a quelli di un BOT se consideri spese e commissioni.
Oppure occasioni che qui e là si presentano, ma che non sono necessariamente esenti da rischi... ;)
 
Ho seguito con molto interesse questo 3d fin da quando iniziò "di là", con l'intenzione di metterlo in pratica su una porzione del portafoglio non appena alcune condizioni su titoli in mio possesso si fossero verificate.

Ringrazio Marcantonio per l'importante contributo, e gli chiedo gentilmente di elaborare meglio una importante frase nel post #1. Se ho capito bene (e non è detto :D ) l'assunto implicito è che un simile portafoglio venga portato a scandenza o perlomeno molto vicino a scandenza per i btpi lunghi In questo caso, vale quanto detto:
Originalmente inviato da Marcantonio Bragadin
Il principio guida, nell’investimento obbligazionario, non dovrebbe essere l’andamento dei prezzi, almeno per quel che riguarda i titoli di stato, ma il flusso di interessi atteso.

L'unica perplessità che ho nel mettere in pista un portafoglio seguendo la strategia suggerita è che il mio orizzonte temporale è piuttosto breve (diciamo un anno, forse poco più) e pertanto quando dovrò liquidarlo potrei essere esposto alle oscillazioni di prezzo sopratutto dei titoli con duration più lunga.

Mi domando quali possano essere strategie o aggiustamenti per limitare, anche a scapito di un maggiore rendimento, questo aspetto, oltre ovviamente a comprare titoli con scadenza più vicina.

Un grande ringraziamento ai forumer e a Marcantonio: per chi, come me, non ha materialmente il tempo di seguire dettagliatamente i mercati o acquisire una conoscenza profonda degli strumenti finanziari, questo come altri thread sono davvero essenziali.

FdL

Non ci sono scorciatoie (almeno io non ne conosco), Con l'orizzonte temporale di un anno la priorità si sposta sulla disponibilità del capitale a scadenza senza perdite e alcuni degli strumenti a disposizione li ha già indicati Yunus80.

Tendenzialmente i titoli del portafoglio vanno portati a scadenza, con l'eccezione dei BTPi che, per motivi fiscali (vedi il 3D sui titoli di stato indicizzati all'inflazione), vanno portati quasi a scadenza.
 

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