Capirex85
Value investor
Nel 1997 ancora non c'era bolla.
Ho investito una porzione uguale in fondi azionari e una porzione in Btp a 5 e 10 anni. Non c'erano ETF.
Mia madre aveva solo Bot e BTF e mi sembrava a quel tempo che diversificare un 20% in fondi azionari europei ed internazionali fosse giusto.
Nel 2000 in bolla per acquisto casa ho sbagliato e ho venduto i Btp invece dei fondi azionari a +35% e mi sono sbilanciato.
Il passaggio da Genercomit a Nextra e successivamente ad Eurizon è stato disastroso.
Qualche cosa comunque ho guadagnato con Genercomit Rendita (fondo misto) e Genercomit azionario America ma poca cosa.
Per i vantaggi del PAC sono d' accordo.
Non capisco la frase la volatilità non significa niente.
Per me la volatilità è rischio e più è alta più il portafoglio ha un profilo rischioso.
Ora i fondi azionari me li porto dietro.
Saluti
Le azioni nel '97 erano già ampiamente sopravvalutate, venivano da 15 anni consecutivi di rialzi. Erano già in bolla anche se non avevano ancora raggiunto l'apice del 2000.
L'S&P500 è passato da un valore attorno a 110 dell'82 a un valore attorno a 800 di inizio 97. Quando la performace delle azioni sovraperforma pesantemente la performance dei business che ci stanno sotto è una bolla.
Sugli ETF hai ragione, sotto questo punto di vista le cose sono migliorate molto. Un motivo in più per avere una quota del portafoglio inserita in equity.
Ma non è stata l'idea in s'è di inserire l'azionario l'errore. E' stata la modalità con cui l'hai fatto. Secondo me se entravi gradualmente incrementando dopo ogni storno significativo adesso saresti almeno in pari, pur avendo iniziato a comprare in un momento in cui pagavi un valore decisamente maggiore del valore intrinseco di quello che compravi.
Ti sbagli, la volatilità non indica il rischio. Questo è un concetto sbagliato, ed è stato proprio il mondo accademico a diffonderlo. Ti faccio un esempio.
Durante l'anno T un obbligazione corporate X oscilla tra 102 e 98 .
Supponiamo che questa obbligazione ha un recovery rating del 20%
Nell'anno seguente, T+1 la stessa identica obbligazione X oscilla tra 102 e 80. Avrà quindi un volatilità molto maggiore ma se tu compri a 80 ti stai assumendo un rischio inferiore di chi l'ha comprata l'anno prima attorno a 100 con una volatilità più bassa. Non solo. Hai anche un guadagno potenziale molto maggiore.
L'equity stesso è molto più volatile oggi rispetto ad esempio al 2006, ma a questi livelli è anche molto meno rischioso.
La volatilità non indica il rischio di un portafoglio. Capire qual'è il rischio reale è un processo molto più complesso e pochi sono in grado di farlo.