(ANSA) - PARIGI, 19 SET - Wall Street non crolla , in compenso é il sistema finanziario che rischia di saltare. Lo ha detto il miliardario ed guru della finanza Georges Soros in un'intervista al quotidiano 'Le Monde', precisando che gli "effetti della crisi dipenderanno dalla sua durata", ma che comunque la crisi si trasmetterà "all'economia reale". "Wall Street non crolla. Wall Street è in crisi. La situazione non è fatale" in quanto, ha detto, "siamo sull'orlo del baratro ma non ci siamo ancora finiti dentro". "Il mercato continua a funzionare. In compenso il fatto nuovo è che da qualche giorno esiste la possibilità che il sistema vada in frantumi", ha aggiunto il grande speculatore. "Ciò che succede è incredibile. E' la conseguenza dell'integrismo del mercato, quell'ideologia del lascia fare e dell'autoregulation dei mercati", ha aggiunto, convinto che "sia il sistema ad aver causato la propria perdita" e che la crisi non sia la conseguenza di "fattori esterni" né di una catastrofe naturale. Soros critica però anche la Fed e il tesoro americano che ritiene responsabile della formazione di una 'superbolla'' che ha portato Usa ed Europa alla recessione. L'ex presidente della Fed Alan Greenspan in particolare, sostiene Soros, "ha lasciato i tassi di interesse troppo bassi e troppo a lungo, e ha lasciato libero corso all'innovazione finanziaria convinto che ci fosse più da guadagnare che da perdere". A suo avviso, per uscire dalla crisi "dovrà essere ripensato tutto il sistema finanziario americano", con le banche di investimento che dovranno avvicinarsi a quelle di depositi. Per Soros bisognerà poi che le autorità finanziarie varino nuove regole per impedire nuove bolle e che le banche siano dotate di maggiori fondi propri. Il finanziere infine ha detto di ritenere che Barak Obama abbia "una migliore comprensione della situazione" rispetto al suo rivale John McCain. (ANSA).