maria
Forumer storico
Ah, e stai attento alle gelate!!!
Hai letto Andrea Luchi prima di quest'articolo? Raccomandano un suo libro e vorrei saperne di più ...
CAFFE': GELATE ALLE PORTE - Articolo del 17/05/2004
Si avvicina la stagione delle gelate in Brasile. Ogni anno, da fine maggio ad inizio settembre, il rischio di forti cali della temperatura durante l'inverno brasiliano, che possono danneggiare il raccolto dell'anno successivo, tengono col fiato sospeso i traders e danno vita ad un aumento vertiginoso della volatilità.
Vediamo come siamo arrivati quest'anno all'appuntamento con le gelate.
La fioritura del caffè solitamente comincia a settembre quando arrivano le prime piogge: lo scorso settembre le piogge non sono arrivate e le prospettive di un buon raccolto hanno cominciato a deteriorarsi. Per fortuna l'acqua è arrivata in ottobre ed ha permesso almeno parzialmente che lo sviluppo del raccolto ritornasse sotto controllo.
Nel complesso la maggior parte delle zone coltivate a caffè in Brasile ha ricevuto il 30-40% in meno della pioggia che riceve di solito.
Il raccolto, che è appena iniziato, pertanto dovrebbe essere del 30% superiore a quello dell'anno precedente, e dovrebbe attestarsi intorno ai 40 milioni di sacchi, una cifra ragguardevole anche se lontana dai 51 milioni di due anni fa. Tra le cause del calo rispetto a due anni fa dobbiamo ricordare che a far la parte del leone non è stata tanto l'assenza di piogge a settembre, quanto piuttosto la scarsa profittabilià della coltivazione di caffè in un periodo di prezzi storicamente bassi e di un dollaro abbastanza debole. Questi due fattori hanno portato ad una riduzione delle spese dedicate alla cura ed al miglioramento dei raccolti. Il dollaro debole, in particolare, ha fatto calare notevolmente i guadagni dei produttori brasiliani in valuta locale, e quindi li ha spinti a tagliare i costi, pressati come erano da un aumento dei costi in valuta locale e da una diminuzione dei ricavi denominati in dollari.
A questo punto, il raccolto di quest'anno è praticamente sicuro: solo delle forti e prolungate piogge in questo periodo potrebbero ridurne le dimensioni. Per il raccolto del prossimo anno, come detto, rimane l'incognita delle gelate. Le previsioni atmosferiche parlano di un inverno leggermente peggiore della media, con numerosi fronti di aria fredda che dovrebbero riuscire ad arrivare dall'Argentina colpendo le piantagioni di caffè. Ma non si prevedono gelate significative, anche perchè negli ultimi anni, parte della produzione brasiliana è stata spostata verso il nord (verso l'equatore, quindi) in regioni come Bahia praticamente al riparo dal freddo invernale. Impossibile quindi che le gelate, anche se dovessero arrivare, possano danneggiare gran parte del raccolto come avveniva fino a non molti anni fa.
Intanto il prezzo del caffè è intorno ai 70 centesimi. Vista la produzione e la domanda del prossimo futuro, se non vi saranno gelate, probabilmente nei prossimi mesi non vedremo chissà quale rally in un senso o nell'altro ed il prezzo potrebbe rimane in quest'area, anche se con una lieve tendenza al rialzo. Ma molto dipenderà anche dal destino del dollaro, che se dovesse tornare ad indebolirsi potrebbe riportare in alto anche il prezzo del caffè.
Andrea Luchi
http://www.clubcommodity.com/parliamo_di.php?IDparliamo=2324
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Hai letto Andrea Luchi prima di quest'articolo? Raccomandano un suo libro e vorrei saperne di più ...
CAFFE': GELATE ALLE PORTE - Articolo del 17/05/2004
Si avvicina la stagione delle gelate in Brasile. Ogni anno, da fine maggio ad inizio settembre, il rischio di forti cali della temperatura durante l'inverno brasiliano, che possono danneggiare il raccolto dell'anno successivo, tengono col fiato sospeso i traders e danno vita ad un aumento vertiginoso della volatilità.
Vediamo come siamo arrivati quest'anno all'appuntamento con le gelate.
La fioritura del caffè solitamente comincia a settembre quando arrivano le prime piogge: lo scorso settembre le piogge non sono arrivate e le prospettive di un buon raccolto hanno cominciato a deteriorarsi. Per fortuna l'acqua è arrivata in ottobre ed ha permesso almeno parzialmente che lo sviluppo del raccolto ritornasse sotto controllo.
Nel complesso la maggior parte delle zone coltivate a caffè in Brasile ha ricevuto il 30-40% in meno della pioggia che riceve di solito.
Il raccolto, che è appena iniziato, pertanto dovrebbe essere del 30% superiore a quello dell'anno precedente, e dovrebbe attestarsi intorno ai 40 milioni di sacchi, una cifra ragguardevole anche se lontana dai 51 milioni di due anni fa. Tra le cause del calo rispetto a due anni fa dobbiamo ricordare che a far la parte del leone non è stata tanto l'assenza di piogge a settembre, quanto piuttosto la scarsa profittabilià della coltivazione di caffè in un periodo di prezzi storicamente bassi e di un dollaro abbastanza debole. Questi due fattori hanno portato ad una riduzione delle spese dedicate alla cura ed al miglioramento dei raccolti. Il dollaro debole, in particolare, ha fatto calare notevolmente i guadagni dei produttori brasiliani in valuta locale, e quindi li ha spinti a tagliare i costi, pressati come erano da un aumento dei costi in valuta locale e da una diminuzione dei ricavi denominati in dollari.
A questo punto, il raccolto di quest'anno è praticamente sicuro: solo delle forti e prolungate piogge in questo periodo potrebbero ridurne le dimensioni. Per il raccolto del prossimo anno, come detto, rimane l'incognita delle gelate. Le previsioni atmosferiche parlano di un inverno leggermente peggiore della media, con numerosi fronti di aria fredda che dovrebbero riuscire ad arrivare dall'Argentina colpendo le piantagioni di caffè. Ma non si prevedono gelate significative, anche perchè negli ultimi anni, parte della produzione brasiliana è stata spostata verso il nord (verso l'equatore, quindi) in regioni come Bahia praticamente al riparo dal freddo invernale. Impossibile quindi che le gelate, anche se dovessero arrivare, possano danneggiare gran parte del raccolto come avveniva fino a non molti anni fa.
Intanto il prezzo del caffè è intorno ai 70 centesimi. Vista la produzione e la domanda del prossimo futuro, se non vi saranno gelate, probabilmente nei prossimi mesi non vedremo chissà quale rally in un senso o nell'altro ed il prezzo potrebbe rimane in quest'area, anche se con una lieve tendenza al rialzo. Ma molto dipenderà anche dal destino del dollaro, che se dovesse tornare ad indebolirsi potrebbe riportare in alto anche il prezzo del caffè.
Andrea Luchi
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