Imposte (capital gain, minus, plus) Tassazione rendite finanziarie al 20% e Imposta di bollo deposito titoli

l'estensione dell'imposta di bollo è volta ad evitare eventuali strategie elusive.

un ammontare in % la renderebbe molto simile ad una patrimoniale: non "denominarla" così rende scontenta la Camusso e felici i detentori di patrimoni finanziari all'estero.

in questo modo oltre al bollo ci beccheremo la patrimoniale tra un anno.
A me il fatto che dicano che sia in percentuale e non lo specifichino non mi piace per niente.
 
Tassare i capitali scudati al'1,5% è stato davvero ridicolo x un governo tecnico.Tassare ancora una volta ,dopo il dossier titoli aumentato anche di 30 volte,anche i conti cc. e conti depositi è una vera patrimoniale e non una tantum all' Amato sui c.c.
 
Tassare i capitali scudati al'1,5% è stato davvero ridicolo x un governo tecnico.Tassare ancora una volta ,dopo il dossier titoli aumentato anche di 30 volte,anche i conti cc. e conti depositi è una vera patrimoniale e non una tantum all' Amato sui c.c.

ridicolo nel senso che una volta che rompi il patto gli chiedi almeno il 5% o il 10% e poi tassi anche quelli che sono ancora in Svizzera con un nuovo accordo. Invece così si sono lavati la coscienza mi pare.
 
ridicolo nel senso che una volta che rompi il patto gli chiedi almeno il 5% o il 10% e poi tassi anche quelli che sono ancora in Svizzera con un nuovo accordo. Invece così si sono lavati la coscienza mi pare.
penso che l'abbiano fatto per allineare un poco gli scudati alla nuova tassa che verrà adottata per i capitali italiani in Svizzera simile a quella che colpirà quelli francesi e tedeschi offshore
 
penso che l'abbiano fatto per allineare un poco gli scudati alla nuova tassa che verrà adottata per i capitali italiani in Svizzera simile a quella che colpirà quelli francesi e tedeschi offshore

quella tassa è tra il 20% e il 30% e la dovevano fare subito, per cui potevano allinearla a quello scaglione lì. Solo che la Marcegaglia poi si arrabbiava.
 
ok questo mi dà sollievo sentirlo da uno competente come te. Avevo visto quella bozza che girava in internet e l'ho unito a quello che avevano detto in conferenza stampa e al fatto che non ci sia stato l'aumento irpef.
Speriamo bene. 1,5% causerebbe una fuga di capitali enorme.
la fuga di capitali enorme sarebbe kamikaze perchè pagherebbero la tassa qua e poi la dovrebbero ripagare in Svizzera se arriva accordo simile ai francesi e crucchi
 
quella tassa è tra il 20% e il 30% e la dovevano fare subito, per cui potevano allinearla a quello scaglione lì. Solo che la Marcegaglia poi si arrabbiava.
ho detto un poco allinearla, se guardi i 3 scudi vedi che le percentuali di tassa sono andate in crescendo e mi pare giusto, la tassa sui patrimoni all'estero sarà quindi più alta del totale che pagheranno gli ultimi scudisti.
Riguardo al farla subito non è mica una cosa che si può fare per decreto, è una convenzione internazionale tra due o più stati e và quindi negoziata tra i rispettivi governi.
 
Ultima modifica:
ho detto un poco allinearla, se guardi i 3 scudi vedi che le percentuali di tassa sono andate in crescendo e mi pare giusto, la tassa sui patrimoni all'estero sarà quindi più alta del totale che pagheranno gli ultimi scudisti.
Riguardo al farla subito non è mica una cosa che si può fare per decreto, è una convenzione internazionale tra due o più stati e và quindi negoziata tra i rispettivi governi.

guarda che la svizzera la fa anche domani mattina.
Ogni giorno che aspettano trovano meno soldi. Solo che sai quanti politici hanno il conticino da sistemare...
 
05.12.2011 Sole 24 Ore pag.1
Cambia il bollo sul conto titoli, si includono i fondi
II prelievo non sarà più fisso ma proporzionale al valore di mercato pagina 22 pagina 22 Allo sportello. Il prelievo non sarà più fisso ma diventa proporzionale al valore di mercato degli strumenti. Non sono previste novità sui conti correnti Cambia il bollo sul conto tìtoli, si includono i fondi
di Maximilian Cellino


Rivoluzione nel campo del bollo sul conto titoli: via il "vecchio" meccanismo che prevedeva un'imposta fissa periodica (34,20 euro annui, poi aumentati per dossier superiori a 5omila euro inseguito all'intervento della scorsa estate), si passa invece a un prelievo in termini percentuali, il cui ammontare resta ancora da definire, sul valore di mercato degli strumenti finanziari detenuti dagli investitori. E' quanto risulterebbe dalla bozza della Manovra finanziaria al vaglio del Consiglio dei Ministri. Il testo contiene infatti all'articolo 17 intitolato «Disposizioni in materia di imposta di bollo su titoli, strumenti e prodotti finanziari» indicazioni che vanno a modificare il Dpr 26 ottobre 1972, n. 642 sulla « Disciplina dell'imposta di bollo» e in particolare la parte contenuta fra gli allegati e relativa alle tariffe (art.i3). In base alle nuove norme, l'imposta si applicherebbe su tutti i prodotti finanziari, anche su quelli non soggetti a deposito (titoli azionari e obbligazionari, fondi comuni, etc etc) con la sola eccezione di fondi pensione e fondi sanitari. Il prelievo sarebbe proporzionale al valore di mercato dello strumento (in precedenza si parlava invece di valore nominale o di rim borso, aspetto che aveva sollevato molte criticità) e dovrebbe prevedere un massimale (ancora da fissare). Sotto l'aspetto tecnico, l'imposta dovrebbe essere applicata sulle comunicazioni periodiche relative ai prodotti, quelle che contengono i rendiconti e che vengono inviate ai sottoscrittori con cadenza mensile, trimestrale o più frequentemente an- nuale: un'imposta in termini percentuali (o per mille) che colpirebbe così senza molte distinzioni i portafogli degli investitori. Il prelievo si applica anche sui prodotti per i quali non sono previste comunicazioni di questo genere: «L'estratto conto, compresa la comunicazione relativa agli strumenti ed ai prodotti finanziari, anche non soggetti all'obbligo di deposito - si legge infatti nella bozza - si considera in ogni caso inviato almeno una volta nel corso dell'anno, anche nel caso in cui non sussista un obbligo di invio». In caso di invio periodico nel corso dell'anno, inoltre, «l'imposta di bollo dovuta è rapportata al periodo rendicontato». L'unica esenzione, dal punto di vista quantitativo, riguarderebbe invece «le comunicazioni relative ai prodotti e agli strumenti finanziari, il cui complessivo valore di mercato o, in mancanza, il valore nominale o di rimborso sia pari o inferiore a 5.000 euro presso ciascun soggetto tenuto all'invio della comunicazione».
 

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