Tbond-tbills-tBUND-ti amo MARJA (VM 10 anni in borsa)

e da quello che ho capito il setlementetetetet gkhglkSGH Kj:KAS è domani ...quindi domani ci potrebbe essere l'apocalisse con atterraggio degli UFO ?? :-?
appunto :rolleyes:
sabato e domenica saranno giornate da vomito alternato a dissenteria :bleah:

Gipa, manca la faccina con un omino sul water :specchio:
 
appunto :rolleyes:
sabato e domenica saranno giornate da vomito alternato a dissenteria :bleah:

Gipa, manca la faccina con un omino sul water :specchio:
puoi usare questa che va bene :D

Emoticons%20espressioni.gif
 
poteva mancare l'articoletto sul salvatutti nanista dei perfidi albionici del ft nz nz

Italy’s plan

Published: October 9 2008 09:27 | Last updated: October 9 2008 13:06

Giulio Tremonti was almost gloating when he addressed the Italian Parliament on Thursday. He described the geography of the financial crisis with relish: the Northern earthquake, with its epicentre in Iceland, its problematic “Continental dimension”, the troubles in the UK, and the fear of a spill over into the Baltics and eastern Europe. As for Italy’s banks, the Treasury Minister said they were sheltered from the crisis because they were “less advanced and sophisticated” than elsewhere.
Back-handed praise, indeed. But Italy is a demonstration of the merits of doing nothing, a conservatism that has served its stay-at-home banks well. Although Italian bank stocks have collapsed, depositors have not rushed to withdraw their cash – to the disappointment of the paparazzi waiting to photograph panic outside branches.


se si vuol continuare prego pagare abbonamento:prr:
si scorge un pò di rosicamento:D
 
Dal Blog di Mercato libero.
SPECIALE FONDI HEDGE

Stefano Roma e il suo Leo Fund stanno chiudendo??' Sembrerebbe proprio di si!
L'avventura dello splendido Stefano, amico di Caltagirone, annusato dalle autorità per la sua "presenza" nella scalata BNL, capace di performances stellari GRAZIE ALLE SUE ENTRATURE POLITICO ECONOMICO IN ITALIA... è finita nel fango...

Anzi, alcuni dicono che è finita in un incidente mortale investito da una Passat!!!

I beni informati ci dicono che il fondo aveva una posizione al ribasso su Volkswagen.
La salita del titolo ha fatto scattare il richiamo dei margini da parte del prime broker. Il povero Stefano Roma sembra sia stato obbligato a ricoprirsi....e più lui si ricopriva...più il titolo saliva. A metà mattina il titolo segnava +50%.

Il capitale di tanti anni di lavoro e rappresentativo di tanti risparmi (sopratutto di Italiani) sparito in poche ore.

Il nostro Stefano Roma è andato in pensione, ora forse andrà a coltivare patate alla Cayman...

Francamente la sua assenza non ci dispiacerà. Lui e Zalesky erano il simbolo dei poteri forti e di certa gentaglia che per ora ha abbassato la testa...

Questo è il logo del suo fondo...forse Stefano Roma sarà stato anche bravo...ma la matematica non era il suo forte...

:D:D

mi date un hedge da 1 miliardo di euro in leva 1:50? che alla Volkswagen e anche alla Fiat ci penso io :lol::lol::lol:
 
poteva mancare l'articoletto sul salvatutti nanista dei perfidi albionici del ft nz nz

Italy’s plan

Published: October 9 2008 09:27 | Last updated: October 9 2008 13:06

Giulio Tremonti was almost gloating when he addressed the Italian Parliament on Thursday. He described the geography of the financial crisis with relish: the Northern earthquake, with its epicentre in Iceland, its problematic “Continental dimension”, the troubles in the UK, and the fear of a spill over into the Baltics and eastern Europe. As for Italy’s banks, the Treasury Minister said they were sheltered from the crisis because they were “less advanced and sophisticated” than elsewhere.
Back-handed praise, indeed. But Italy is a demonstration of the merits of doing nothing, a conservatism that has served its stay-at-home banks well. Although Italian bank stocks have collapsed, depositors have not rushed to withdraw their cash – to the disappointment of the paparazzi waiting to photograph panic outside branches.


se si vuol continuare prego pagare abbonamento:prr:
si scorge un pò di rosicamento:D
inglesi di merda, invidiosi, rosiconi, e senza bidet nei bagni :boxe: :D


Italy’s plan
Published: October 9 2008 09:27 | Last updated: October 9 2008 13:06

Giulio Tremonti was almost gloating when he addressed the Italian Parliament on Thursday. He described the geography of the financial crisis with relish: the Northern earthquake, with its epicentre in Iceland, its problematic “Continental dimension”, the troubles in the UK, and the fear of a spill over into the Baltics and eastern Europe. As for Italy’s banks, the Treasury Minister said they were sheltered from the crisis because they were “less advanced and sophisticated” than elsewhere.

Back-handed praise, indeed. But Italy is a demonstration of the merits of doing nothing, a conservatism that has served its stay-at-home banks well. Although Italian bank stocks have collapsed, depositors have not rushed to withdraw their cash – to the disappointment of the paparazzi waiting to photograph panic outside branches.

The point of Mr Tremonti’s speech, when he finally got to it, was to present Italy’s own bank rescue plan. It is a predictably modest affair, which may eventually total €20bn. However, there will be no predetermined money pot, like the Tarp. The Bank of Italy will boost liquidity by expanding the range of collateral it is prepared to swap for bank loans. The government may also take stakes in banks, via preference shares, although only as a last resort. The state, Mr Tremonti promised, will not demand voting rights and will remain at arms’ length at all times. This goes against the grain of bank bail-outs elsewhere, but is a reflection of Rome’s long history of excessive meddling in Italian banking and business.

Markets cautiously welcomed the plan. Bank stocks rallied, and Unicredit, which has suffered most because of its large foreign operations, became the biggest winner, gaining over 6 per cent on Thursday. Given the global nature of the credit crisis, such a reaction may be too good to be true. But Mr Tremonti’s plan is at least good enough to allow him the chance to gloat on the European stage, if only for a day.
 
Zaleski a caccia di liquidità: minusvalenze a 1,7 miliardi

di Laura Galvagni e Marigia Mangano
8 ottobre 2008

Romain Zaleski passa alla cassa. Il finanziere franco polacco, spinto dalla crisi dei mercati e sollecitato, secondo quanto risulta da Il Sole 24 Ore, dalle banche verso le quali è maggiormente esposto, ha capitalizzato buona parte delle partecipazioni all'estero. Ciò per potere far fronte alle richieste di reintegro delle garanzie avanzate dai finanziatori. In quest'ottica, va ricordato, che tra i principali istituti creditrici risulterebbero Intesa Sanpaolo (per circa 1,8 miliardi), UniCredit (2,3 miliardi), Bnp Paribas (1,1 miliardi) Royal Bank of Scotland (1 miliardo) e poi in misura minore Mps, Ubi e la Popolare di Milano.

Così, proprio a fronte della pressione delle banche, Zaleski avrebbe smobilizzato pacchetti per un controvalore di poco superiore ai 2 miliardi. In questo quadro rientrerebbe anche l'alleggerimento della quota detenuta in Intesa Sanpaolo che dal 5,89% sarebbe scesa attorno al 5%. E c'è chi, alla luce delle forti vendite registrate nelle ultime due sedute, collega la debolezza del titolo con un ulteriore disimpegno del finanziere. Fatto sta che Zaleski, che a fine agosto aveva debiti al netto della liquidità di 7,7 miliardi, si ritrova oggi con un portafoglio partecipazioni ormai dimezzato, come valore e come quote. Più nel dettaglio, risulta che la minusvalenza complessiva in Italia sia di 1,7 miliardi. Ciò a fronte di un valore di mercato delle partecipazioni di 4,7 miliardi, una cifra che solo due mesi fa superava i 9 miliardi.

Capitolo a parte merita il portafoglio estero. In questo caso voci insistenti riferiscono di un consistente ridimensionamento delle posizioni in essere. Le vendite più importanti avrebbero riguardato i pacchetti detenuti in colossi come Arcelor-Mittal piuttosto che Edf. Voci che trovano parziale conferma se si consulta l'elenco soci delle varie società fornito periodicamente da Bloomberg. Risulta che Zaleski abbia drasticamente ridimensionato lo 0,87% di Pesco, il 4% di Apac, il 2,96% di Arcelor Mittal, lo 0,23% di Edf e il 13,17% di Eramet. Partecipazioni che un mese fa valevano quasi 5 miliardi e che, invece, ai prezzi attuali non arrivano nemmeno a 2 miliardi. Se si tiene conto però dei valori di carico di queste partecipazioni, che si possono evincere dai bilanci del gruppo Carlo Tassara, è probabile che le operazioni si siano chiuse in utile. Riguardo a ciò, non è stato possibile contattare la Carlo Tassara per ottenere una posizione ufficiale.

Inoltre, risulta, che Zaleski abbia montato negli scorsi mesi delle operazioni collar per proteggere le proprie partecipazioni blindando una parte del portafoglio. Anche se, uno sguardo approfondito sui pacchetti detenuti in Italia mette in luce le difficoltà del finanziere. Basta guardare la quota in Intesa Sanpaolo, scesa al 5%. La partecipazione è in carico per 3,1 miliardi mentre in Borsa ne vale poco più di 2 miliardi. La minusvalenza potenziale si aggira dunque attorno a 1 miliardo. Da qui le voci di un ulteriore alleggerimento della posizione. Altro caso esemplare l'ingresso in Monte dei Paschi di Siena. Il pacchetto, attualmente intorno al 2%, evidenzia un valore di carico intorno ai 400 milioni, ma la stessa quota in Borsa non arriva a 200 milioni. La perdita secca, dunque, è di circa 220 milioni. Importanti minusvalenze potenziali, nell'ordine di 135 milioni ciascuna, le registrano le quote in Mediobanca (2,2%) e Generali (2,2%), ma anche Bpm (41,6 milioni), A2A (41,7 milioni) e Telecom Italia (73 milioni). Restano ancora in positivo gli investimenti su Ubi Banca (24 milioni), Edison (59 milioni), Cattolica (3 milioni) e Mittel (18 milioni).

Fonte: Il Sole 24 Ore
 

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