tontolina ha scritto:
3 Maggio 2006
Telecom al servizio del Paese
Telecom Italia veglia su di noi. Giorno e notte, in ufficio o in barca a vela il tronchetto pensa al bene della nazione. Ciò che più gli preme è .........
Telecom/ Il giudice: "Pratiche abusive: schedati ex clienti"Giovedí 25.05.2006 10:28
"Pratiche abusive". Questa l'accusa che il giudice della corte d'appello civile di Milano, Filippo Lamanna, ha scritto nella sua ordinanza contro Telecom. La compagnia telefonica di
Marco Tronchetti Provera, infatti, ha schedato migliaia di ex clienti passati ad altri operatori telefonici, acquisendo e utilizzando informazioni privilegiate che li riguardavano (profili anagrafici, domicili, utenze, consumi telefonici, propensioni alla spesa) "in violazione di precisi obblighi legali e regolamentari". E lo ha fatto, appunto, "con pratiche abusive", "in violazione delle norme sulla concorrenza" e "con mezzi non obiettivamente giustificabili". A rivelarlo. il quotidiano La Repubblica.
Il tutto era fatto da Telecom per contrstare il concorrente più pericoloso, Fastweb, danneggiando migliaia di consumatori. Nelle quarantaquattro pagine dell'ordinanza del giudice, depositata il 16 maggio scorso, è riportato ogni abuso e fissata una sanzione di 500 euro per ogni singolo illecito che dovesse ripetersi.
L'avvertimento del giudice è che "poiché il trattamento illecito di dati riservati è fonte di molteplici fattispecie di reato, punibili anche con la reclusione, ci si riserva la decisione di comunicare o meno quanto emerso alla competente autorità di indagine penale". Vale a dire che, nella Procura di Milano, dell'uso di informazioni riservate e violazione della privacy si sta già occupando nell'indagine a carico di Emanuele Cipriani, investigatore privato a contratto liquidato da Telecom con 14 milioni di euro su conti esteri e nei cui computer sono saltati fuori migliaia di dossier abusivi sull'intera classe dirigente italiana
La faccenda riportata nell'ordinanza del giudice di Milano è invece un'altra. Tra il dicembre 2005 e il marzo di quest'anno, Fastweb e Telecom Italia sono finite in tribunale. I due operatori telefonici si sono accusati a vicenda di concorrenza sleale e di abuso di posizione dominante nel mercato della telefonia fissa. Ma non si tratta solo di questo, rivela Repubblica.
Il giudice Lamanna ha acquisito un'intervista rilasciata nella primavera 2004 da Leonardo Mangiavacchi, responsabile del "Customer insight Management" di Telecom. Proprio le coordinate indicate dal dirigente Telecom, nello svelare una strategia aziendale per il recupero di quote di mercato hanno fotografato quel che in concreto, da mesi, avveniva nelle case di migliaia di consumatori che avevano disdetto il loro contratto con Telecom per passare a Fastweb. Questi Ricevevano telefonate dai call center Telecom con l'invito a tornare al vecchio operatore. E l'offerta, guarda caso, era costituita da tariffe che calzavano come un guanto sulle loro esigenze.
Il giudice Lamanna ha scritto nell'ordinanza: "Un cliente Fastweb cessa di avere rapporti con il gestore di provenienza, Telecom. Infatti, sia la linea, quanto il traffico, sono gestiti ex novo dal nuovo operatore, che ha realizzato una propria infrastruttura. Nuova ed autonoma, di cui fa parte anche il "doppino in rame" del cosiddetto ultimo miglio. Telecom non dovrebbe dunque sapere che quel doppino è attivo con un altro operatore". E invece lo sa. Perché? "Se lo sa - ha scritto il giudice - sta abusando di un'informazione acquisita altrimenti".
Telecom sostiene di aver attinto ad "archivi pubblici": le Pagine Bianche e l'elenco dei clienti Fastweb su internet. Il giudice Lamanna ha invece accertato le due circostanze come false: "Le Pagine Bianche non contengono alcuna informazione sulle caratteristiche dei clienti e sulla loro propensione al consumo o sull'uso della banda larga" e "il sito Fastweb ha consentito fino alla primavera 2005 di trovare il numero di un abbonato, ma soltanto conoscendone già il nome".
Insomma, se Telecom era già in possesso di quelle informazioni, la legge gli avrebbe imposto di distruggerle a contratto rescisso. Se non le aveva, deve averle pescate nella "Base Dati Unica", che raccoglie i dati sui consumatori così come comunicati da tutti gli operatori con licenza di rete fissa o mobile. Ma a quell'archivio si può accedere "esclusivamente per finalità di sicurezza e gestione". In questo caso, la violazione diventa doppia.
La replica di Telecom è semplice: "Si sta valutando l'eventuale impugnazione dell'ordinanza e dunque non abbiamo altro da aggiungere a quanto già comunicato il 16 maggio. Non sono mai stati utilizzati i dati degli ex clienti e l'azienda non ha promosso alcuna campagna riservata all'attuale clientela Fastweb".
http://canali.libero.it/affaritaliani/economia/telecomabusivo.html?pg=2