Telecom Italia (TIT) Telecom (3 lettori)

tontolina

Forumer storico
Telecom, concluso il divorzio con Hopa ma non se ne rallegra

05/07/2006 11.30



Seduta a due velocità per i titoli della scuderia Tronchetti Provera dopo l'intesa raggiunta per l'uscita da Olimpia, la cassaforte che custodisce il pacchetto di controllo di Telecom, della holding bresciana Hopa. Mentre infatti Pirelli sta registrando un progresso dello 0,19% a 0,667 euro, contro un calo dello 0,44% dell'S&P/Mib, Telecom Italia si sta lasciando trascinare dal mercato, cedendo lo 0,48% a 2,193 euro.

Pirelli, Edizione Finance International ed Edizione Holding, gruppo della famiglia Benetton, ieri sera hanno così raggiunto con Hopa "il pieno accordo su tutti gli aspetti relativi al cash settlement delle partecipazioni detenute in Olimpia e in Holinvest a seguito dello scioglimento degli accordi parasociali" intercorrenti tra le società. L'accordo ha previsto quindi l'acquisto da parte dei tre gruppi della totalità delle azioni possedute da Hopa in Olimpia (pari al 16% del capitale) con un corrispettivo in denaro di 622 milioni di euro.

Il prezzo che dovranno esborsare Pirelli e la famiglia Benetton comprende il famoso premio pattuito a suo tempo di 208 milioni di euro. Le azioni Telecom vengono valorizzate a 2,25 euro, pari alla media delle quotazioni dell'ultimo trimestre. Hopa, dal suo canto, acquisterà la totalità delle azioni possedute da Olimpia in Holinvest (pari al 19,999% del capitale) per un corrispettivo in denaro di 86 milioni. Entrambe le operazioni verranno concluse entro il 12 luglio. Holinvest possiede 492.697.862 azioni di Telecom Italia, pari a circa il 3,68% del capitale ordinario.
In base a quanto previsto dall'accordo, 320.253.610 titoli di Telecom detenuti da Holinvest, pari al 65% delle azioni complessive in suo possesso, e quindi al 2,4% circa del capitale di Telecom, saranno oggetto di un patto di prelazione biennale in favore di Olimpia. L'accordo ha previsto anche che Holinvest non possa effettuare nuovi acquisti di azioni di Telecom Italia senza il preventivo accordo con la controparte per un periodo di pari durata.

Advisor di Pirelli nell'operazione è stata la Sin&rgetica di Bruno Ermolli mentre lo Studio Poli e Associati è stato advisor di Hopa. Pirelli sosterrà l'acquisto della quota detenuta dalla holding bresciana per l'80% e l'esborso sarà di 498 milioni. A ottobre Pirelli dovrà poi spendere altri 1,2 miliardi di euro per acquistare le quote di Olimpia di Banca Intesa e Unicredit.

Avendo rinunciato all'Ipo della controllata Pirelli Tyre, che avrebbe dovuto fruttare fra i 660 e gli 810 milioni di euro, Pirelli sarà, secondo l'analista di una sim milanese, costretta ad aumentare notevolmente l'indebitamento per fare fronte a queste necessità finanziarie e rischia così di trovarsi con una situazione finanziaria piuttosto stressata.
 

tontolina

Forumer storico
Tra le righe/ E spunta l'asse Arpe-Profumo
Giovedí 13.07.2006 09:22

"E spunta l'inedito asse Arpe-Profumo". E' il Corriere della Sera, in un retroscena pubblicato nelle pagine economiche, a mettere in evidenza l'alleanza che è nata ieri dietro le quinte dell'assemblea Abi, dove si è decisa la nomina del nuovo presidente Corrado Faissola. Per ragioni legate all'azionariato il Corsera non affonda il coltello nella piaga spiegando che la rabbia di Arpe e Profumo sta nella vittoria di Banca Intesa che è riuscita a imporre il suo candidato.

Il quotidiano Finanza&Mercati nel raccontare quello che è accaduto ieri è più esplicito: "Draghi alle banche: "Sveglia". Abi, vince Bazoli ma è strappo. "Il governatore striglia gli istituti: se non sfruttate le opportunità di aggregazione lo faranno gli stranieri". Duro anche Padoa Schioppa: "Non serve protezionismo, ma servizi migliori e prezzi più bassi".

"Vodafone, maxi-causa contro Telecom". Sulle pagine del quotidiano la repubblica scoppia la Guerra tra i due principali operatori della telefonia mobile. "Illegali le schedature dei nostri clienti", chiesti 525 milioni di Danni". "Grazie alle azioni di marketing aggressive il gruppo guidato da Ruggiero ha guadagnato circa 3,5 milioni di clienti". "In nome della concorrenza. La battaglia tra gli operatori telefonici, e in particolare tra i concorrenti e l´ex monopolista, è storicamente - non solo in Italia - una battaglia ruvida, sul piano industriale, del marketing, delle offerte commerciali e anche delle carte bollate.

Mai, in passato, aveva sfiorato picchi di asprezza come quelli raggiunti nel momento del deposito (nei giorni scorsi) dell´atto di citazione con il quale Vodafone Italia denuncia Telecom per "abuso di posizione dominante", per "l´illecito sfruttamento delle informazioni privilegiate detenute in qualità di gestore della telefonia fissa per "schedare" i clienti (anche, soprattutto quelli delle aziende concorrenti, ndr) e proporre offerte mirate". Per l´impiego "di informazioni strategiche riguardanti le attività di telefonia fissa per competere nel mercato del mobile". Per aver "promesso sconti sui servizi di telefonia fissa, per sottrarre clienti a Vodafone nel mercato del mobile". Per aver "sfruttato" il servizio 187 di Telecom Italia "per promuovere servizi di comunicazione mobile".


"Di Pietro ferma Autostrade". Con questo titolo il Sole 24 ore apre la prima pagina del dorso Finanza&Mercati. "Una risposta molto irritata quella che Antonio Di Pietro ha trasmesso martedì alla società Autostrade per dire che la richiesta di autorizzazione alla fusione conAbertis è " nonricevibile " per mancanza della documentazione di supporto. Poche righe, secche, in risposta a una domanda altrettanto scarna. Nel rispedire la richiesta al mittente, il ministro delle Infrastrutture ricorda come fosse già chiaro dal parere del Consiglio di Stato che il rilascio dell'autorizzazione richiesta per la fusione è subordinatoalla sottoscrizione di un attoaggiuntivo che modifichi le attuali regole della concessione.

"Aziende ricche e blindate", titola il quotidiano Mf. Il 64% delle imprese ha chiuso il bilancio 2005 in utile e solo il 17% è in perdita. Ma la loro priprietà è concentrata in poche mani: il primo azionista controlla il 66% del capitale. Solo il 2% applica il nuovo diritto societario".
http://canali.libero.it/affaritaliani/Rubriche/Tra_le_righe/tralerighe1307.html?pg=2
 

tontolina

Forumer storico

Telecom resiste alle vendite nonostante le cattive notizie


13/07/2006 16.15

Telecom resiste alle vendite oggi in Borsa, con un progresso dello 0,05% a 2,15 euro su un S&P/Mib in calo dell'1,37%. Non pesa quindi sul titolo la notizia secondo cui la Comissione europea ha approvato ieri misure volte a regolare a livello europeo i prezzi del roaming internazionale; tali misure dovranno poi essere sottoposte all'approvazione del Parlamento europeo.

Il provvedimento prevede sia un controllo sui prezzi all'ingrosso, che non potranno superare il triplo della tariffa di terminazione domestica, che attualmente oscilla fra i 10 ed i 16,5 cententesimi di euro, sia su quelli al dettaglio, che non potranno superare il 130% di quelli all'ingrosso.

"La prima impressione è che ci siano in effetti tagli severi. La stampa riporta di tagli fino al 70% ma per capire l'impatto medio, probabilmente più contenuto, occorre fare qualche verifica puntuale", hanno detto a Euromobiliare, che su Telecom ha un rating di buy (acquistare) e un target price a 2,6 euro. Per Telecom Italia Mobile il roaming internazionale vale circa il 2% del fatturato, di cui quello europeo circa la metà.

In particolare, secondo un analista di una primaria sim milanese, le misure approvate ieri avranno un impatto sul fatturato di Tim di 250 mln di euro mentre i ricavi persi a regime potrebbero essere intorno ai 125 milioni annui, tenuto conto delle misure già effettuate da Tim, che implicano un impatto intorno al 2% in termini di Eps. Tali misure potrebbero essere implementate a partire dall'estate 2007, ma ci sono ancora parecchie divisioni tra i membri delle maggiori nazioni, in particolare in merito al controllo del prezzo retail.

Intanto le cattive notizie per il gruppo di Tronchetti Provera non sono finite qui: Vodafone ha infatti avviato una causa contro Telecom accusandola di sfruttare informazioni relativa ai clienti, richiedendo un rimborso di 525 milioni di euro. Una causa simile era già stata avviata da Fastweb e si concluse con l'intimazione a Telecom di non sfruttare informazioni privilegiate.

Antonella Marseglia
http://libero.milanofinanza.it/news/dettaglio_news.asp?id=167606&chkAgenzie=TMFI
 
PENSAVO DI AVER SBAGLIATO AD USCIRE UNA SETTIMANA FA QUANDO ERA A 2,18 INVECE FINCHè C'è TORNCHETTI NON LE RICOMPERO PIU AMENOCHE VADANO A 1,85 ALLORA RIMETTO TUTTO IL CAPITALE DISINVESTITO CON LA PERDITA DEL 30%...INTANTO SICURAMENTE QUESTO QUANDO SALE SONO SOLO TRAPPOLE PER FAR ENTRARE ALTRI PESCI NELLA RETE...FOGLIONO AFFONDARE IL TITOLO E POI FANNO UN OPA A 2 E COMPRANO TUTTO X UNA MISERIA E CHI NON è D'ACCORDO DEVE PREDNERE GIU LA PILLOLA COME X OLIVETTI ,X FIDEURAM ADESSO CHE DEVE VENDERE A 5 ANCHE SE L'AVEVA IN CARIXO DA 7 DA ANNI...E LA CONSOB LASCIA FARE....SE IO TELECOM LE AVESSI PRESE A 8 EURO E POI ME LE VOGLIONO FAR VENDERE ALEMNO DOVREBBERO DARMI I SOLDI DI QUANTO HO SPESO E NON OBBLIGARMI A VENDERLE A L PREZZO DELL'OPA PERCHè POI NON C'è PIU PREZZO COME PER LE ULTIME OPA FATTE...SE IL TITOLO LAVEVO PAGATO DI PIU ALMENO IL PREZZO DI CARICO SE è INFERIRORE ALL'OPA...GIUSTO?????CONSOB E NUOVO GOVERNO CHE VI HO VOTATO COSA DITE?????
 

pepolo

Forumer attivo
MASSIMODEIMASSIMI ha scritto:
PENSAVO DI AVER SBAGLIATO AD USCIRE UNA SETTIMANA FA QUANDO ERA A 2,18 .....


mi permetto di intervenire da TROMB....ATO dall' anno 2000 (comprate in banca e mai + rivendute) con olivetti a 4.6, poi crollo, poi divisione (split)... integrazione di tecnost (scatola vuota) aumento di capitale a 1 € ....passaggio da olivetti a telecom.....il resto è storia recente...
certo che i nostri benamati COLANINNO & GNUTTI non hanno perso l'occasione di vendere al Sig. Tronchetti & C. la loro "finanziaria" detta Bell SA azionista di maggioranza in Olimpia a sua volta controllante appunto di " Olivetti" e appunto telecom ad un prezzo che ora non ricordo esattamente....ma credo fosse intorno ai € 4.8, quando il titolo quotava in borsa +o- 2.5€ o comunque sotto i 3€.
Questi gentiluomini, si sono ben guardati dal lanciare un'opa sul titolo,PER PAURA CHE IL TITOLO LIEVITASSRE NUOVAMENTE,ma hanno ben pensato di fare un accordo privato così da ricompensare solo i "famosi" FINANZIERI....e lasciare a mani vuote il famoso CARRO-BUOI....
Naturalmente la "speranza" di recuperare almeno in parte l'investimento rimane...ma dopo questi anni passati ad aspettare anche la speranza comincia ad affievolirsi,
:(
chissa che con i debiti che si ritrova telecom non facciano un NUOVO aumento di capitale :lol:
Scusate lo sfogo, ma questi più che finanzieri li chiamerei BRACCONIERI :lol:
e pensare che il Tronchetto si era presentato (dopo i famosi 2) come L'INDUSTRIALE...

:ciao:
 
CON TUTTI I SOLDI CHE RIENTRANO NELLE ISOLE CAIMAN DALLE PUBBLICITà POSSONO SICURAMENTE IMBAVAGLIARE E BLOCCARE QUALSIASI CONTROLLO...PERCUI C'è POCO DA SPERARE.... A MENOCHè IL PROF PRODI CHE DICE E CREDO, VISTO CHE L'HO VOTATO,SIA CAPACE DI ANDARE A CONTROLLARE TUTTE QUELLE SCATOLE CINESI E METTERE IN GALERA CHI TRUFFA....SPERIAMO NELLA GIUSTIZIA è L'UNICA SPERANZA...PERCHè TUTTI I TITOLI DEL TRONCHETTO VANNO A 0....
 

tontolina

Forumer storico
MASSIMODEIMASSIMI ha scritto:
CON TUTTI I SOLDI CHE RIENTRANO NELLE ISOLE CAIMAN DALLE PUBBLICITà POSSONO SICURAMENTE IMBAVAGLIARE E BLOCCARE QUALSIASI CONTROLLO...PERCUI C'è POCO DA SPERARE.... A MENOCHè IL PROF PRODI CHE DICE E CREDO, VISTO CHE L'HO VOTATO,SIA CAPACE DI ANDARE A CONTROLLARE TUTTE QUELLE SCATOLE CINESI E METTERE IN GALERA CHI TRUFFA....SPERIAMO NELLA GIUSTIZIA è L'UNICA SPERANZA...PERCHè TUTTI I TITOLI DEL TRONCHETTO VANNO A 0....
proprio a zero no
però telecom italia è cara

guardavo sul sito di GIAma
http://www.arezzotrade.com/dati_mercati/eurostoxx50.pdf
il P/E di DT è di 9.5
il P/e di FT è di 7.7
il P/E di Tel.It è di 12.3

ed un operatore tranquillamente shorta TI e compra le altre due

pertanto posto che l'EPS è pari 0.18 allora il faire a 1.75 euro la illineerebbe ai parametri dei tedeschi che sono pure molto meno indebitati di noi
 

tontolina

Forumer storico
tontolina ha scritto:
proprio a zero no
però telecom italia è cara

guardavo sul sito di GIAma
http://www.arezzotrade.com/dati_mercati/eurostoxx50.pdf
il P/E di DT è di 9.5
il P/e di FT è di 7.7
il P/E di Tel.It è di 12.3

ed un operatore tranquillamente shorta TI e compra le altre due

pertanto posto che l'EPS è pari 0.18 allora il faire a 1.75 euro la illineerebbe ai parametri dei tedeschi che sono pure molto meno indebitati di noi
Telecom/ Titolo cala a 2 euro, Tronchetti rischia di essere chiuso in un angolo
Lunedí 17.07.2006 14:10
Guarda a FastWeb e Tiscali mentre aspetta di quotare in Borsa la controllata Wind, ma Naguib Sawiris, il “faraone” egiziano non sembra aver fretta, ribadendo, a margine della quarta conferenza del seminario Euro-Mediterrano appena tenutasi a Milano, il proprio interesse per il settore delle telecomunicazioni e l’interesse per l’acquisto di Tim Hellas, quando il gruppo Telecom Italia fosse pronto a cederla.

Del resto non si capisce perché l’uomo d’affari dovrebbe agire diversamente, visto che anche oggi a Piazza Affari il settore telefonico è sotto schiaffo: se Tiscali a metà giornata riesciva a mantenersi attorno ai 2,365 euro (+0,04%), FastWeb era in calo a 31,45 euro (-1,32%), mentre Telecom Italia è ormai poco sopra la soglia dei 2 euro per azione, perdendo un altro paio di punti percentuali (mentre a cinque anni le quotazioni si sono dimezzate).

Il presidente e maggiore azionista di Orascom, gestore di telefonia mobile leader nei paesi dell’area meridionale del Mediterraneo che lo scorso anno ha acquisito il 65% di Wind dal gruppo Enel, potrebbe avere tuttavia un concorrente di quelli pericolosi, se trovasse confermata l’indiscrezione che in queste ore rimbalza nei corridoi di Piazza Affari di una disponibilità dell’australiano Rupert Murdoch a entrare in Olimpia, con l’avallo del Centrosinistra. Il quale, per bocca del ministro delle Comunicazioni, Paolo Gentiloni, ha intanto di fatti sepolto (facendo slittare dal 2008 al 2012 lo “switch off” della televisione analogica) il digitale terrestre, che stava a cuore a Mediaset (anche oggi trascurata, sulla soglia degli 8,8 euro).

Segnale di futuri scontri “stellari” se “lo squalo” australiano dovesse sedere a fianco di Tronchetti Provera e dei Benetton per dare vita alla “madre di tutte le convergenze” tra le il satellite di Sky e la banda larga di Telecom a fianco delle attività telefoniche “tradizionali” nel fisso e nel mobile. Mentre le tre reti televisive della controllata Telecom Italia Media parrebbero destinate a finire in mano al gruppo De Agostini, nonostante le ripetute smentite delle due parti.



Nel frattempo Tronchetti Provera fa quel che sa fare meglio, ossia procede lungo la strada della ristrutturazione del debito: Telecom Italia ha infatti annunciato la cessione del 40% di Avea a Turk Telekom per 500 milioni di dollari, un’operazione che consentirà una riduzione dell’indebitamento finanziario netto del gruppo di 250 milioni.

Visto che circa metà del ricavato verrà reinvestito per aumentare la partecipazione in Oger Telecom (detentore del 55% di Turk Telekom oltre che del controllo di Cell C, terzo operatore mobile Sudafricano, e di Cyberia, internet provider leader in Arabia Saudita, Libano e Giordania), in cui il gruppo italiano deteneva già una partecipazione del 13%. Una notizia che non ha prodotti particolari commenti da parte degli analisti italiani, visto che la cessione di Avea era già inclusa nel target di riduzione del debito del gruppo Telecom Italia a 33,5 miliardi a fine 2007. (dove ci sono i bombardamenti... ma tronki è sano di mente?)

Tuttavia tra mercati che vedono crescere il premio per il rischio e quindi calare le valutazioni per i titoli high-tech, editoriali e telefonici, una crescente “competition by litigation” con Vodafone e FastWeb in prima fila a trascinare davanti ai tribunali italiani l’ex monopolista per pratiche commerciali ritenute scorrette, e con un quadro politico meno favorevole di quello visto finora, manca solo che si alzi in volo qualche avvoltoio perché il quadro sia completo.

Sempre che qualche “vulture fund” o altri investitori specializzati a scommettere su gruppi in difficoltà non abbiano già iniziato a muoversi, con discrezione. Magari approfittando della cattiva stampa che da qualche tempo il gruppo sembra godere, in particolare presso il gruppo De Benedetti. Che pochi giorni fa ha visto sbarcare sul mercato il proprio fondo dedicato ad operazioni di ristrutturazione, Management&Capitali (dato peraltro molto attento alla situazione di Alitalia più che al settore telefonico). Solo rumors e coincidenze?

Luca Spoldi

http://canali.libero.it/affaritaliani/economia/telecom170707.html?pg=2
 

tontolina

Forumer storico
Milano apre in rialzo, sale Telecom già cara per Morgan Stanley

19/07/2006 9.30

Ben impostati in apertura i principali listini d'Europa, dopo che ieri la Borsa americana ha chiuso in rialzo di riflesso alla discesa, sul finale di seduta, del petrolio, con il Wti sceso sotto il livello dei 74 dollari al barile. Chiusura in progresso anche per il Nikkei dopo diverse sedute di ribassi. Così Francoforte sale dello 0,57%, Parigi dello 0,18%, Londra dello 0,36%. A Milano, il Mibtel sta realizzando in avvio lo 0,42% a 27.070 punti e l'S&P/Mib lo 0,39% a quota 35.319 punti.

A piazza Affari dominano sempre i temi speculativi. Occhi puntati sui bancari, e in particolare sul comparto delle popolari, dopo che la Banca Popolare di Milano (+0,24%) e la Banca Popolare Italiana (+1,87%) hanno sostanzialmente confermato di aver avuto dei contatti, seppur interlocutori, per eventuali accordi. Ieri Bpm ha detto che sta valutando possibili scenari di crescita e in tale contesto ha da tempo avviato confronti con i vertici di altri istituti, tra cui anche la banca lodigiana.

Intanto Bankitalia ascolterà stamani l'Ad di Bpi, Divio Gronchi. Secondo Il Messaggero, è possibile che si possa parlare del futuro della popolare. Tra le banche, attenzione anche a Sanpaolo Imi (+0,56%) che starebbe accelerando sul dossier Mps (+1,96%). Il processo esplorativo per la ricerca di un eventuale partner è lungo e i vertici dell'istituto torinese non hanno fretta, ha detto comunque ieri il direttore generale del gruppo, Pietro Modiano.

Tra i telefonici, in rialzo in apertura Telecom (+0,63%) nonostante la decisione di Morgan Stanley di tagliare il target price da 2,5 a 2,4 euro di riflesso alla revisione al ribasso dell'1% delle stime di Ebitda 2006-2007, pur mantenendo un giudizio di neutralità di equalweight. A detta del broker il titolo, a causa della sua alta leva finanziaria e della forte esposizione verso il maturo mercato italiano, continuerà ad avere difficoltà in Borsa.
Il principale punto di forza di Telecom è comunque il rendimento, ma, considerando che il payout è già vicino al 100% del suo Free cash flow to equity, Morgan Stanley ritiene che l'azione sia cara.


Da tenere d'occhio anche la controllante Pirelli & C. (+0,61%), mentre spunta l'ipotesi di una newco delle banche per rilevare il 40% della divisione Pneumatici, e Fiat (+1,14%) in attesa dei conti del secondo trimestre in agenda per il 24 luglio.

Sale dello 0,62%% pure Alitalia che sarebbe pronta per una partnership nel Far East ma il Governo, secondo le parole del ministro dei Trasporti, Alessandro Bianchi, starebbe insistendo per un'alleanza con AirFrance-Klm. Tra le utility, parte stabile Terna (a 2,095 euro) dopo che il Cdp ha presentato il ricorso al Consiglio di Stato contro la sentenza del Tar con la quale è stata confermata la delibera dell'Antitrust che ha dato il via libera condizionato all'acquisto di circa il 30% di Terna, imponendo alla Cassa di vendere la sua partecipazione in Enel (+0,35%).

Guù gli oil sul calo delle quotazioni del greggio: Eni (-0,13%), Saipem (-0,22%). Si distinguono Tenaris (+1,20%) ed Erg (+0,72%) sebbene la raffineria Isab in Sicilia sarà pienamente operativa stamani, dopo che un forte temporale nella provincia di Siracusa aveva provocato un blackout nella centrale Enel, causando un rallentamento degli impianti Nord e la fermata degli impianti Sud della raffineria Isab e dell'impianto di produzione di energia elettrica di Isab Energy.

Si risolleva Rcs (+1,06%), dopo le perdite delle ultime due sedute a causa della decisione del patto di sindacato di ridurre l'autonomia gestionale e di investimento dell'Ad, Vittorio Colao, a favore del presidente, Piergaetano Marchetti e del consiglio.

Continua anche oggi il progresso dei titoli del comparto real estate, già in salita ieri, dopo che il Governo ha eliminato dal decreto Bersani il meccanismo per il recupero retroattivo dell'Iva sugli immobili. Da segnalare in particolare Aedes (+1,65%) che ha acquistato il controllo di Rubattino 87 per 68 milioni di euro. Buon avvio anche di Pirelli Re (+0,71%), Beni Stabili (+1,34%) e soprattutto di Banca Italease (+3,34%).

Tra i titoli minori, da segnalare che il cda di Apulia (ancora in fase di pre apertura) ha deciso di presentare agli organi competenti domanda per la trasformazione da società in banca specializzata. Apulia prontoprestito fa parte del gruppo bancario BancApulia ed è specializzata nei finanziamenti ai lavoratori dipendenti.

Mentre parte decisamente con il piede giusto Astaldi (+2,10%) dopo che Vittorio Di Paola, vicepresidente esecutivo del gruppo in una intervista a Il Sole 24 Ore ha detto che è improbabile una fusione con Impregilo (+0,36%). Il manager ritiene che le difficoltà finanziarie dell'Anas avranno un impatto marginale sulla sua società, grazie anche al buon portafoglio estero.
http://libero.milanofinanza.it/news/dettaglio_news.asp?id=168094&chkAgenzie=TMFI
 

tontolina

Forumer storico
Telecom I.: Consob, quota Hopa al 3,721%

MILANO (MF-DJ)--Il 12 luglio scorso Hopa ha incrementato la partecipazione detenuta, direttamente e indirettamente, nel capitale di Telecom I. dal 3,367% dell'8 gennaio 2004 al 3,721%. Lo si apprende dalle comunicazioni societarie alla Consob rese note oggi, dalle quali risulta che il 3,682% e' detenuto tramite Holinvest Spa e che la comunicazione e' stata effettuata in seguito ad aggiornamento della catena partecipativa. red/mur (END) Dow Jones Newswires Copyright (c) 2006 MF-Dow Jones News Srl. July 20, 2006 11:05 ET (15:05 GMT)

 

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