Tempo a Milano - Cap. 1

Stato
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Hmmmm ... a questo punto a mio avviso urge fare il punto della situazione a livello congiunturale onde valutare lo svolgersi degli eventi diretta conseguenza delle decisioni prese dai potenti a Davos. La crisi ucraina sta toccando il suo apice con la Russia caparbiamente arroccata sulle sue posizioni. Gli States asseriscono che le aspirazioni della ussia "sono legittime" ma biasimano il referendum in Crimea. Le "provocazioni militari" ed i ricatti di Putin al nuovo governo ucraino colpevole di essere filo europeista (quello precedente andava benissimo tutto sommato) stanno esacerbando gli animi ed accrescono la tensione. D'altro canto la Russia si sente accerchiata in casa propria dalle forze della Nato con due importanti sbocchi sul mare minacciati (quello in Siria e quello in Crimea). In pratica gli USA si limitano alle chiacchiere (come da accordi pregressi) mentre la Russia si muove concretamente in quell'area. Ed anche in questo caso l'Europa sta in pratica a guadare (solo la cancelliera Merkel si comincia a surriscaldare visto che la crisi in atto rischia di avere riflessi molto negativi sui bund e sull'approvvigionamento energetico). Scenari da guerra fredda quindi ... necessari alla restaurazione della supremazia USA ed URSS nelle rispettive aree di influenza. Altro fattore di stress per i mercati e' la Cina che si scopre vulnerabile come il resto dei Bric all'esodo dei capitali dovuti al tapering che in quella zona assume piu' i connotati di un'attacco speculativo. Lo shadow banking ... il ventre molle cinese ... abbinato dall'indebitamento pubblico monstre (se si sommano debito nazionale e provinciale) cominciano a dare seri grattacapi alla classe dirigente di quel paese ... tutta intenta a che non monti il malcontento popolare. L'invetarata attitudine delle imprese cinesi a comprare commodities da girare come garanzia per ottenere prestiti si sta rivelando un boomerang colossale quando queste ultime crollano ... come anche la pratica delle imprese statali di prendere in prestito soldi a tassi agevolati dalle banche cinesi per poi girarli alle imprese private a tassi maggiorati. Il rallentamento vistoso della crescita e delle esportazioni in corso completa il quadro del Celeste Impero. Per quanto concerne gli States i dati macro nel loro complesso sono positivi a mio modo di vedere ed il proseguio del QE non trova piu' alcun fondamento per continuare. Tanto piu' che gli ultimi dati sul disavanzo USA sono sbalorditivi e credo indurranno la Fed non solo ad intensificare il tapering portando la fine del QE a giugno e non in autunno come si ventilava di recente (un anno fa' Ben aveva decretato la fine del QE proprio per giugno se non vado errato) ma ad iniziare ad alzare i tassi a fine anno e non a meta' del 2015. In questo contesto l'Europa paradossalmente viene percepita come un safe heaven con il risultato che l'euro schizza alle stelle per via dell'immobilisimo della Bce e dell'afflusso immane di capitali da tutto il mondo che gonfiano listini europei e debito pubblico specie dell'area Piigs. Credo che al momento la percentuale di debito pubblico italiano in mano agli investitori stranieri abbia raggiunto il 50% (o c'e' molto vicino). Sufficiente ad innescare un sell off come l'ultima volta. Di elementi per una bella discesa quindi ce ne sono ... non ultimo l'immane leva (che ha superato al momento i livelli pre Lehman) e la sterminata liquidita' presente allo stato attuale nel mondo degli investimenti. Oceani immensi possono essere placide distese come poter generare tsunami devastanti (come ben sanno al momenti gli emergenti). E se (in seguto all'effetto combinato di crisi ucraina, rallentamento cinese, deflazione europea e tapering con annesso rialzo dei tassi americani) il deleveraging con annesso aumento di volatilita' e fuga di capitali negli States non interessasse piu' solo quelle zone ma diventasse globale ... cosa succederebbe ai listini mondiali, europei ed al nostro Fib. Come reagirebbero valute e commodities (dollaro superstar) ? Ai posteri l'ardua sentenza ... e come sempre ... parere personale !!!
 
A chi mi chiede perche' gli States avrebbero tanta fretta di alzare i tassi rispondo che la Fed ha tutto l'interesse a sgonfiare la bolla in corso sui listini mondiali ed a ridurre drasticamente l'indebitamento. In caso di ribasso consistente (l'S&P500 puo' anche dimezzarsi senza dare pesanti grattacapi ad Obama ... non oltre naturalmente) i flussi immani di liqudita' a livello mondiale troverebbero un porto sicuro sui Tips e quindi il governo degli Stati Uniti potrebbe vantarsi come la Germania di avere tassi reali negativi sul debito pubblico. E poter cosi' finanziare il piu' potente New Deal della storia (riforma sanitaria, infrastrutture ed indipendenza energetica nonche' potenza esportatrice di energia e nuove risorse per l'egemonia militare). Cosa ne pensate ?
 
ENI - 7 marzo 2014 Val. 17,34

- QT positivo/ Altri di breve negativi
- ADX positivo in calo
- DSI negativo.

Commento: Il DSI è eloquente: SHORT.

ENI - 14-03-2014 Val. 17,13

- QT negativo
- ADX negativo

Commento: Short breve

grazie Iu

la mia strategia su ENI è come quella su TOTAL
acquistare come cassettista per il 5-6% di dividendo
quindi diventa importante il prezzo d'ingresso
 
Infatti il Mib è messo meglio degli altri.

yes...ma

è pronto per la discesa...

guardate le 2 weekly con upper shadow importante che hanno sempre annunciato ribassi
e MACD che sta per incrociare al ribasso
 

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e...non dimentichiamoci

DA DOVE VENIAMO

il DAX ha recuperato rispetto al 2007

il MIB era a 44.000 nel 2007

e per recuperare deve rompere la trendline discendente contro la quale ha appena cozzato
 

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Saipem - 7 marzo 2014 Val. 17,27

- QT positivo/ Long se > 17,5
- ADX positivo

Commento: Buono, long se > 17,5

Saipem - 14 marzo 2014 Val. 16,97

- QT positivo lento/ BUY se > 17.04
- ADX positivo in declino.

Commento: meglio flat.
 

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IVMIB 30 – Indice Volatilità FTSE MIB IVI 30 Days – Chiusura 14/03/2014

Volatilità dell'indice italiano in forte aumento nell'ultima seduta (+11,83%), si ferma nei pressi della resistenza posta a 24,38;
al momento dice FLAT sul FTSEMIB.. short (sull'indice) in caso di rottura della resistenza.

 
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