Tempo a Milano - Cap. 1

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Germania: Le vendite al dettaglio rimbalzano ad agosto

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Le vendite al dettaglio sono aumentate ad agosto in Germania, la prima economia della zona euro, del 2,5%. Si è trattato del più forte aumento dal giugno del 2011. Gli economisti avevano atteso un aumento dello 0,6%.
Il dato di luglio è stato rivisto al rialzo, da -1,4% a -1,1%.
Su base annua le vendite al dettaglio sono aumentate ad agosto in Germania dello 0,6%.


Redazione Borsainside
 
Giappone, produzione industriale -1,5% a settembre, sotto attese

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I dati pubblicati oggi hanno indicato che l'economia giapponese continua a stentare dopo l'aumento dell'IVA deciso dal premier Shinzo Abe.
La produzione industriale è calata ad agosto dell'1,5%. Gli economisti avevano previsto un aumento dello 0,3%.
Le spese delle famiglie sono calate lo scorso mese del 4,7%. Si è trattato del quinto calo mensile di fila. Gli economisti avevano previsto un calo del 3,6%.
Solo dal mercato del lavoro è arrivato un segnale positivo. Il tasso di disoccupazione è calato ad agosto, rispetto a luglio, dal 3,8% al 3,5%.


Redazione Borsainside
 
Cina: HSBC, PMI manifatturiero stabile a settembre

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HSBC ha comunicato oggi che in base alle sue stime definitive l'indice PMI per la Cina è rimasto a settembre invariato a 50,2 punti. La lettura preliminare aveva indicato un aumento a 50,5 punti.
Ricordiamo che un valore superiore a 50 punti segnala una crescita dell'attività manifatturiera mentre un valore inferiore indica una contrazione.
"Nel complesso, il dato di settembre indica che l'attività manifatturiera continua la sua lenta espansione", ha dichiarato Qu Hongbin, capoeconomista di HSBC per la Cina. "Crediamo - ha aggiunto - che i rischi per la crescita siano ancora al ribasso e richiedano più politiche accomodanti".


Redazione Borsainside
 
Crisi: L'Italia resta in deflazione

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L'Istat ha annunciato oggi che in base alle sue stime preliminari l'inflazione (indice NIC) è calata in Italia a settembre da anno ad anno dello 0,1%. Anche ad agosto il NIC era calato dello 0,1%. Si era trattato del primo calo su base annua dal settembre 1959.
L'Istat spiega che la dinamica dell'indice generale è principalmente dovuta al fatto che l'accentuarsi della riduzione tendenziale dei prezzi dei neni energetici non regolamentati (-2,8%, da -1,2% di agosto) è bilanciata dalla riduzione dell'ampiezza del calo dei prezzi degli alimentari non lavorati (-0,9%, da -1,8% del mese precedente).
L'inflazione di fondo, al netto degli alimentari freschi e dei beni energetici, è stabile a +0,5%; al netto dei soli beni energetici, scende a +0,3% (da +0,4% di agosto).
Su base mensile l'inflazione è scesa dello 0,3% contro il +0,2% registrato nel mese precedente.
I prezzi dei beni alimentari, per la cura della casa e della persona ( il cosiddetto "carrello della spesa") sono aumentati dello 0,1% su base mensile e rimasti invariati su base annua (da -0,2% di agosto).
L'indice armonizzato dei prezzi al consumo (IPCA), quello considerato dall'UE per le sue statistiche, è aumentato a settembre dell'1,8% su base mensile e diminuito dello 0,2% su base annua (lo stesso valore di agosto).


Redazione Borsainside
 
Sono d'accordo con gli analisi che hanno asserito che i mercati a livello mondiale sono affamati di liquidita'. Ora che Fed e Boe stanno meditando sul rialzo dei tassi (e lo faranno a primavera a mio modo di vedere) questi ultimi si aspettano che la bumba verra' da Bce, Boj e Boc. Ecco perche' si rimbalza cosi' vistosamente ed a singhiozzo (della serie quando viene il proclama si rimbalza sugli acquisti dei fondi comuni ... quando si tace si scende sulle vendite degli istituzionali). Non credo sia una situazione che durera' per molto ... dato che chi spera in questo rischia una cocente delusione. Parere personale.
 
Spagna: debito pubblico superera' soglia psicologica del 100% del Pil in 2015



(Il Sole 24 Ore Radiocor) - Roma, 30 set - Il debito pubblico della Spagna superera' la soglia simbolica del 100% del Pil nel 2015 per diminuire a partire dal 2017, secondo il progetto di bilancio presentato oggi con una revisione dei conti pubblici. La Spagna dovrebbe chiudere l'anno con rapporto tra il debito pubblico e il Pil al 97,6%, stando alle cifre presentate dal ministero, Cristobal Montoro, per poi salire al 100,3% nel 2015, al 101,5% nel 2016 prima di riscendere al 98,5% nel 2017.

red-ale
(RADIOCOR) 30-09-14
 
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