Grifo104
Forumer storico
E dato che siamo una Squadra fortissimi ... ecco il punto della situazione.
Le battute pungenti di quel geniale statista chiamato Churchill mi hanno sempre molto colpito. Una su tutte in particolare: “Gli Americani fanno SEMPRE la cosa giusta … dopo aver fatto TUTTE quelle sbagliate”. Il primo livello di comprensione e' talmente immediato che non mi ci soffermo neanche a commentarlo. Ad una seconda disanima pero' ci si accorge che la battuta in realta' e' la precisa analisi del modo di operare degli States su scala internazionale … valido oggi come negli anni 40. Senza scomodare troppo le tesi complottiste, questo discorso vale soprattutto per la finanza. Dal New Order dichiarato da Bush, che qualche maligno prefigurava come la colonizzazione del mondo conosciuto operata dagli States con l'ausilio della finanza creativa, alla bolla delle dot.com (l'esuberanza irrazionale di Greespan), dalla crisi dei subprime, con le banche d'affari USA impegnate in speculazioni sempre piu' azzardate su questi nuovi strumenti finanziari … rivelatesi poi scommesse al limite della legalita', al fallimento della Lehman Brothers, da Madoff all'attacco all'Eurozona. Al termine di tutto questo baillame gli USA si ritrovano con il sistema finanziario sull'orlo di una crisi di nervi; mentre qualche maligno affermava che le banche (d'affari e non) nonche' gli hedge funds americani … (i famosi LMA insomma), dopo averle prese di santa ragione in Eurozona, erano pronti a tener compagnia a Lehman Brothers in quanto la maggior parte di essi era virtualmente fallita. Il governatore della Fed, Bernanke, cosa fa ? Si gioca il tutto per tutto pianificando un Qe di dimensioni colossali rispetto ai precedenti. L'acquisto cioe' di 85 MILIARDI DI DOLLARI di asset MENSILI ripartito grossomodo meta' in titolo di stato e meta' in Abs strutturati sull'immobiliare USA e di conseguenza iniettando nel sistema bancario USA e mondiale una quantita' analoga di liquidita' in dollari. Ufficialmente il Qe viene varato per risollevare l'economia reale americana promuovendo l'inflazione, l'export, la ripresa dell'immobiliare e la piena occupazione. Ufficiosamente qualcuno aggiunge per salvare Wally ed il sistema creditizio USA dal collasso. Il Qe dura grossomodo due anni durante i quali le banche e la finanza ombra USA ripuliscono gran parte dei loro bilanci da anni di perdite e lordure varie derivanti da eccessi speculativi mentre l'economia reale beneficia solo in piccola parte del Qe … soprattutto ne trae vantaggio l'export in quanto il credit easing tiene debole il dollaro … anche perche' l'economia reale USA non ha mai avuto REALMENTE bisogno di un Qe. Da giugno 2013 viene avviato da Ben il famoso tapering per qui il Qe viene gradualmente ridotto fino a terminare nell'ottobre 2014 quando ormai alla guida della Fed c'e' la Yellen. La Fed si ritrova ora in pancia qualcosa come 4.000 miliardi di dollari in asset (2/3 debito pubblico ed il rimanente in Abs se non vado errato). In pratica il maggior detentore di debito pubblico americano, prima della Cina, anche perche' finora la Fed ha sempre reinvestito in asset analoghi i proventi derivanti da questo immenso portafoglio. Non e' quindi errato paragonare la Fed ad un gigantesco hedge fund. A questo punto quale sara' l'evoluzione futura dello scenario ? Esercizio arduo ma ci provo a cimentarvici. Terminato il Qe la Fed e' svincolata dall'obbligo di reinvestire i proventi ed automaticamente puo' anche disinvestire gli asset in portafogli. Ora qualche mese fa' Obama ha annunciato un New Deal di dimensioni IMMANI. 2.000 miliardi di dollari in investimenti nei vari settori produttivi, energia, ricerca, istruzione e sanita' USA … avendo tra gli obiettivi anche quello di resuscitare la falcidiata middle class USA, quella che ha maggiormente patito la crisi. Gli USA sono anche alle prese con deficit giganteschi che sono la causa di continue e feroci frizioni e crisi tra democratici e repubblicani .. risolte finora con costanti rialzi del tetto del deficit. Se quindi la capacita' di indebitarsi ulteriormente e' messa in seria discussione, come faranno gli USA a finanziare tale programma ? Il Qe americano aveva fatto prosperare le borse mondiali e le commodities che salivano non piu' sui fondamentali ma sulla scorta di liquidita' a tassi zero con un'aumento esponenziale dei rischi e dell'azzardo morale. Con l'avvento del tapering le commodities ed i mercati emergenti iniziano a ripiegare (taluni gradualmente taluni precipitosamente) … mentre le borse continuano la loro corsa. Ora che il Qe USA e' terminato il mercato cerca ansiosamente altra liquidita' … non importa se a darla sara' Bce, Boj o Boe. Ed ogni notizia in tal senso e' la benvenuta. Eurozona in deflazione (con la Bce impossibilitata a comprare debito pubblico dei Piigs), crisi Ucraina, Isis, Giappone alle prese con l'Abenomics (aumento dell'IVA ed inflazione debole), crollo delle commodities energetiche ed industriali, Cina in rallentamento (e non intenzionata a fare alcun Qe) sono solo alcuni dei problemi presenti sullo scacchiere mondiale. Ora la Boj ha raddoppiato il Qe attuale … ma cosa accadrebbe se la Fed … sull'onda di una ripresa USA piu' vigorosa del previsto … decidesse un rialzo dei tassi prima del 2016 (come scontano i piu' accesi fautori della liquidita' a buon mercato) ? Magari tra marzo e giugno 2015. La liquidita' immessa con i precedenti Qe verrebbe drenata … e se l'inflazione dovesse galoppare piu' del previsto ? Verrebbe drenata piu' massicciamente e velocemente. La cosa creerebbe gran scompiglio sulle borse mondiali … un bel sell off. Se la borsa USA dovesse scendere anche di un 20% non sarebbe la fine del mondo per Wally … ma in altre parti del globo si potrebbero vedere i sorci verdi (vedi il Fib). Dove fluirebbero allora i mastodontici flussi di capitali in uscita dalle borse ? Personalmente credo che andrebbero nei Tips americani ... l'economia USA per prima e' caduta e per prima si e' rialzata dalla crisi … che nel prossimo futuro potranno ancor piu' di oggi beneficiare dell'effetto rarita'. E' mia opinione che le prossime aste di debito pubblico americane gradualmente saranno ridotte al lumicino (in termini relativi s'intende) per incamminare gli States nel virtuoso sentiero della riduzione del debito. Gia' e' in atto una graduale estensione dei tagli alla spesa … per cui la stategia di aggredire il deficit e' gia' in itinere. Chi fornira' alle masse assetate i tanto agognati Tips ? Ma la Fed … il piu' grande hedge fund della storia … che vendera' quanto ha in portafoglio con gain STELLARI. Quindi collocatore di debito pubblico sara' la Fed … con la benedizione di Obama … che tramite la Fed finanziera' il suo New Deal … passando alla storia come il salvatore della patria accanto a Roosvelt. Il varo di questi colossali investimenti infrastrutturali trasformera' gli USA in un immenso cantiere a cielo aperto. Le imprese a livello globale si contenderanno le commesse relative (e quindi tutti i governi si terranno amici gli USA nei limiti del possibile) ed il dollaro tendera' sempre piu' a rafforzarsi contro il resto delle valute mondiali penalizzando si le esportazioni … ma a quel punto il vero business per gli americani sara' il mercato interno. Una vera iattura per i preziosi quindi … molto meno per il resto delle commodites (che comunque non vedranno piu' per molto tempo i recenti picchi speculativi). Anzi … il dollaro forte sara' l'arma migliore per attuare a livello sia finanziario (speculazioni su scala globale) che corporate (acquisizione a prezzi stracciati dei competitors esteri da parte delle aziende USA da rivendere magari a mo' di spezzatino) quella intensa e sistematica colonizzazione del mondo tanto agognata da Bush. Da ricordare inoltre l'inversione dei flussi di carry trading euro/dollaro gia' da ora in atto (indebitamento nella valuta piu' debole per investire in asset di un'altra valuta piu' forte). Dato il massiccio ricorso all'indebitamento negli investimenti da parte delle banche d'affari e degli hedge fund (si usano leve fino a 40) si puo' immaginare l'impatto di un disinvestimento in euro (es. Btp) fatto con queste leve per iniziare a pianificare un investimento speculare in asset denominati in dollari (es. Tips). Questa e' la mia view. Cosa ne pensate ?
Analisi macro della congiuntura del 01/11/14
Le battute pungenti di quel geniale statista chiamato Churchill mi hanno sempre molto colpito. Una su tutte in particolare: “Gli Americani fanno SEMPRE la cosa giusta … dopo aver fatto TUTTE quelle sbagliate”. Il primo livello di comprensione e' talmente immediato che non mi ci soffermo neanche a commentarlo. Ad una seconda disanima pero' ci si accorge che la battuta in realta' e' la precisa analisi del modo di operare degli States su scala internazionale … valido oggi come negli anni 40. Senza scomodare troppo le tesi complottiste, questo discorso vale soprattutto per la finanza. Dal New Order dichiarato da Bush, che qualche maligno prefigurava come la colonizzazione del mondo conosciuto operata dagli States con l'ausilio della finanza creativa, alla bolla delle dot.com (l'esuberanza irrazionale di Greespan), dalla crisi dei subprime, con le banche d'affari USA impegnate in speculazioni sempre piu' azzardate su questi nuovi strumenti finanziari … rivelatesi poi scommesse al limite della legalita', al fallimento della Lehman Brothers, da Madoff all'attacco all'Eurozona. Al termine di tutto questo baillame gli USA si ritrovano con il sistema finanziario sull'orlo di una crisi di nervi; mentre qualche maligno affermava che le banche (d'affari e non) nonche' gli hedge funds americani … (i famosi LMA insomma), dopo averle prese di santa ragione in Eurozona, erano pronti a tener compagnia a Lehman Brothers in quanto la maggior parte di essi era virtualmente fallita. Il governatore della Fed, Bernanke, cosa fa ? Si gioca il tutto per tutto pianificando un Qe di dimensioni colossali rispetto ai precedenti. L'acquisto cioe' di 85 MILIARDI DI DOLLARI di asset MENSILI ripartito grossomodo meta' in titolo di stato e meta' in Abs strutturati sull'immobiliare USA e di conseguenza iniettando nel sistema bancario USA e mondiale una quantita' analoga di liquidita' in dollari. Ufficialmente il Qe viene varato per risollevare l'economia reale americana promuovendo l'inflazione, l'export, la ripresa dell'immobiliare e la piena occupazione. Ufficiosamente qualcuno aggiunge per salvare Wally ed il sistema creditizio USA dal collasso. Il Qe dura grossomodo due anni durante i quali le banche e la finanza ombra USA ripuliscono gran parte dei loro bilanci da anni di perdite e lordure varie derivanti da eccessi speculativi mentre l'economia reale beneficia solo in piccola parte del Qe … soprattutto ne trae vantaggio l'export in quanto il credit easing tiene debole il dollaro … anche perche' l'economia reale USA non ha mai avuto REALMENTE bisogno di un Qe. Da giugno 2013 viene avviato da Ben il famoso tapering per qui il Qe viene gradualmente ridotto fino a terminare nell'ottobre 2014 quando ormai alla guida della Fed c'e' la Yellen. La Fed si ritrova ora in pancia qualcosa come 4.000 miliardi di dollari in asset (2/3 debito pubblico ed il rimanente in Abs se non vado errato). In pratica il maggior detentore di debito pubblico americano, prima della Cina, anche perche' finora la Fed ha sempre reinvestito in asset analoghi i proventi derivanti da questo immenso portafoglio. Non e' quindi errato paragonare la Fed ad un gigantesco hedge fund. A questo punto quale sara' l'evoluzione futura dello scenario ? Esercizio arduo ma ci provo a cimentarvici. Terminato il Qe la Fed e' svincolata dall'obbligo di reinvestire i proventi ed automaticamente puo' anche disinvestire gli asset in portafogli. Ora qualche mese fa' Obama ha annunciato un New Deal di dimensioni IMMANI. 2.000 miliardi di dollari in investimenti nei vari settori produttivi, energia, ricerca, istruzione e sanita' USA … avendo tra gli obiettivi anche quello di resuscitare la falcidiata middle class USA, quella che ha maggiormente patito la crisi. Gli USA sono anche alle prese con deficit giganteschi che sono la causa di continue e feroci frizioni e crisi tra democratici e repubblicani .. risolte finora con costanti rialzi del tetto del deficit. Se quindi la capacita' di indebitarsi ulteriormente e' messa in seria discussione, come faranno gli USA a finanziare tale programma ? Il Qe americano aveva fatto prosperare le borse mondiali e le commodities che salivano non piu' sui fondamentali ma sulla scorta di liquidita' a tassi zero con un'aumento esponenziale dei rischi e dell'azzardo morale. Con l'avvento del tapering le commodities ed i mercati emergenti iniziano a ripiegare (taluni gradualmente taluni precipitosamente) … mentre le borse continuano la loro corsa. Ora che il Qe USA e' terminato il mercato cerca ansiosamente altra liquidita' … non importa se a darla sara' Bce, Boj o Boe. Ed ogni notizia in tal senso e' la benvenuta. Eurozona in deflazione (con la Bce impossibilitata a comprare debito pubblico dei Piigs), crisi Ucraina, Isis, Giappone alle prese con l'Abenomics (aumento dell'IVA ed inflazione debole), crollo delle commodities energetiche ed industriali, Cina in rallentamento (e non intenzionata a fare alcun Qe) sono solo alcuni dei problemi presenti sullo scacchiere mondiale. Ora la Boj ha raddoppiato il Qe attuale … ma cosa accadrebbe se la Fed … sull'onda di una ripresa USA piu' vigorosa del previsto … decidesse un rialzo dei tassi prima del 2016 (come scontano i piu' accesi fautori della liquidita' a buon mercato) ? Magari tra marzo e giugno 2015. La liquidita' immessa con i precedenti Qe verrebbe drenata … e se l'inflazione dovesse galoppare piu' del previsto ? Verrebbe drenata piu' massicciamente e velocemente. La cosa creerebbe gran scompiglio sulle borse mondiali … un bel sell off. Se la borsa USA dovesse scendere anche di un 20% non sarebbe la fine del mondo per Wally … ma in altre parti del globo si potrebbero vedere i sorci verdi (vedi il Fib). Dove fluirebbero allora i mastodontici flussi di capitali in uscita dalle borse ? Personalmente credo che andrebbero nei Tips americani ... l'economia USA per prima e' caduta e per prima si e' rialzata dalla crisi … che nel prossimo futuro potranno ancor piu' di oggi beneficiare dell'effetto rarita'. E' mia opinione che le prossime aste di debito pubblico americane gradualmente saranno ridotte al lumicino (in termini relativi s'intende) per incamminare gli States nel virtuoso sentiero della riduzione del debito. Gia' e' in atto una graduale estensione dei tagli alla spesa … per cui la stategia di aggredire il deficit e' gia' in itinere. Chi fornira' alle masse assetate i tanto agognati Tips ? Ma la Fed … il piu' grande hedge fund della storia … che vendera' quanto ha in portafoglio con gain STELLARI. Quindi collocatore di debito pubblico sara' la Fed … con la benedizione di Obama … che tramite la Fed finanziera' il suo New Deal … passando alla storia come il salvatore della patria accanto a Roosvelt. Il varo di questi colossali investimenti infrastrutturali trasformera' gli USA in un immenso cantiere a cielo aperto. Le imprese a livello globale si contenderanno le commesse relative (e quindi tutti i governi si terranno amici gli USA nei limiti del possibile) ed il dollaro tendera' sempre piu' a rafforzarsi contro il resto delle valute mondiali penalizzando si le esportazioni … ma a quel punto il vero business per gli americani sara' il mercato interno. Una vera iattura per i preziosi quindi … molto meno per il resto delle commodites (che comunque non vedranno piu' per molto tempo i recenti picchi speculativi). Anzi … il dollaro forte sara' l'arma migliore per attuare a livello sia finanziario (speculazioni su scala globale) che corporate (acquisizione a prezzi stracciati dei competitors esteri da parte delle aziende USA da rivendere magari a mo' di spezzatino) quella intensa e sistematica colonizzazione del mondo tanto agognata da Bush. Da ricordare inoltre l'inversione dei flussi di carry trading euro/dollaro gia' da ora in atto (indebitamento nella valuta piu' debole per investire in asset di un'altra valuta piu' forte). Dato il massiccio ricorso all'indebitamento negli investimenti da parte delle banche d'affari e degli hedge fund (si usano leve fino a 40) si puo' immaginare l'impatto di un disinvestimento in euro (es. Btp) fatto con queste leve per iniziare a pianificare un investimento speculare in asset denominati in dollari (es. Tips). Questa e' la mia view. Cosa ne pensate ?
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