Tempo a Milano - Cap. 1

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Auto: Immatricolazioni +5% a novembre, bene FCA

Continua la ripresa del mercato italiano dell'auto. Le immatricolazioni di autovetture sono aumentate a novembre, su base annua, del 5% a 107.965 unità. Negli primi undici mesi del 2014 le immatricolazioni sono 1.267.517, il 4,3% in più rispetto allo stesso periodo del 2013.I trasferimenti di auto usate sono aumentati a novembre del 7,3% a 372.943 unità.
Le immatricolazioni di FCA (NL0010877643) sono aumentate lo scorso mese del 5,9% a circa 29.500 veicoli. La quota di mercato del gruppo italo-americano è salita rispetto al novembre del 2013 dal 27,2% al 27,4%. Lo scorso ottobre Fiat Chrysler Automobiles aveva raggiunto una quota di mercato del 27,1%.


Redazione Borsainside
 
Conti pubblici: nei primi 11 mesi fabbisogno cala di 13,5mld a 81,9 mld (RCO)


A novembre fabbisogno cala a 4,9 miliardi (Il Sole 24 Ore Radiocor) - Roma, 01 dic - A novembre scorso si e' realizzato un fabbisogno del settore statale pari, in via provvisoria, a circa 4,9 miliardi, che si confronta con il fabbisogno di 7,211 miliardi di novembre 2013. Nei primi undici mesi dell'anno - comunica il Tesoro, il fabbisogno si e' attestato a circa 81,935 miliardi, con un miglioramento di circa 13,5 miliardi rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente. Il confronto del dato di novembre 2014 rispetto al fabbisogno registrato nel novembre dello scorso anno - rileva il ministero dell'Economia - evidenzia minori prelevamenti dai conti di tesoreria intestati alle amministrazioni locali. Gli incassi fiscali e gli interessi sul debito pubblico risultano sostanzialmente in linea con lo stesso mese del 2013.


com-mlp
(RADIOCOR) 01-12-14


Dunque Grifo, malgrado il forte inasprimento fiscale gli interessi
sul debito restano eguali.
Andiamo ben!
 
Dunque Grifo, malgrado il forte inasprimento fiscale gli interessi
sul debito restano eguali.
Andiamo ben!

Con la deflazione il debito pubblico costa di più. Non lo dico io ma la macroeconomia. Se la studiassero bimbominkia e gargamella.
Gli assomiglia pure lui oltre a bersani? Carlo intendo
 
Energia: La Russia rinuncia a South Stream

La Russia ha a sorpresa rinunciato al piano di costruire il gasdotto South Stream per l'approvvigionamento dell'Europa meridionale. Secondo il presidente russo Vladimir Putin, attualmente in visita in Turchia, il progetto non avrebbe più senso a causa dell'ostruzionismo dell'Unione Europea."Il progetto è chiuso", ha confermato il presidente di Gazprom (RU0007661625), Alexey Miller. "Non torneremo sui nostri passi", ha aggiunto. Miller ha indicato che in alternativa la Russia è disposta ad ampliare Blue Stream e a costruire un nuovo gasdotto lungo il confine greco-turco.
Putin ha criticato aspramente il fatto che soprattutto la Bulgaria, pressata dall'UE, ha posto ostacoli alla realizzazione di South Stream. "La posizione della Commissione Europea non è costruttiva e non è negli interessi dell'Europa", ha affermato.
"Il presidente ha deciso personalmente di sospendere il progetto", ha dichiarato il ministro dell'Energia russo Alexander Nowak all'agenzia stampa Tass. Dal punto di vista formale è necessaria una delibera del consiglio di amministrazione. D'altra parte la Russia ha la maggioranza di South Stream.
Secondo i media russi Mosca avrebbe investito finora circa $4,66 miliardi nel progetto. Tuttavia la situazione della Russia è negli ultimi mesi significativamente peggiorata a causa del forte calo del prezzo del petrolio e delle sanzioni per la crisi ucraina.
Il gasdotto South Stream avrebbe dovuto connettere direttamente Russia ed Europa occidentale, passando attraverso Mar Nero, Bulgaria e Serbia. Al progetto partecipano anche Eni (IT0003132476), BASF (DE0005151005), EdF (FR0010242511) e Wintershall.


Redazione Borsainside
 
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