Tempo a Milano - Cap. 1

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Chiusa ad ulteriori risposte.
E questo è il mio solito.
Ci sono i pallini verdi che indicano un rallentamento
della caduta.
 

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Germania, forte calo dei prezzi alle importazioni

I prezzi alle importazioni sono calati a novembre in Germania, la prima economia della zona euro, del 2,1%. Gli economisti avevano previsto un calo dell'1,9%. Il maggiore impatto sui prezzi alle importazioni lo hanno avuto ancora una volta i costi per l'energia. I prezzi per le importazioni di petrolio sono scesi del 20,2%.
I prezzi alle importazioni sono calati in Germania a novembre, rispetto al mese precedente, dello 0,8%. Gli esperti avevano atteso un calo dello 0,7%.


Redazione Borsainside
 
Petrolio: L'Arabia Saudita difende l'OPEC e smentisce ogni complotto

Ali al Naimi, il ministro del Petrolio saudita, ha difeso ancora una volta la decisione dell'OPEC di non ridurre la sua produzione nonostante il forte calo dei prezzi.Il greggio si è deprezzato da giugno di più del 40%. Le quotazioni hanno accelerato al ribasso durante le scorse settimane dopo che l'OPEC ha deciso alla fine di novembre di lasciare invariato il tetto massimo della sua produzione a 30 milioni di barili al giorno.
Parlando ieri a un forum ad Abu Dhabi, al Naimi ha scaricato le responsabilità del crollo dei prezzi sui produttori che non fanno parte dell'OPEC e sugli speculatori.
Al Naimi ha tuttavia indicato di essere fiducioso sulle prospettive del mercato petrolifero. "Le attuali quotazioni non incoraggiano gli investimenti nel settore dell'energia ma stimolano la crescita dell'economia mondiale. Ciò condurrà ad un aumento della domanda di petrolio".
Al Naimi ha parallelamente smentito che alla base della politica petrolifera di Riad ci sia un disegno geopolitico. "Le discussioni su un complotto organizzato dall'Arabia Saudita a fini politici sono senza fondamento e mostrano un'ignoranza nella materia. La nostra politica petrolifera si fonda su una base strettamente economica, niente di più, niente di meno".


Redazione Borsainside
 
Commercio estero extra Ue, esportazioni -1,8% a novembre

L'Istat ha comunicato oggi che le esportazioni verso i paesi extra Ue sono calate a novembre dell'1,8%.Al netto dei prodotti energetici la diminuzione congiunturale dell'export (-0,4%) è stata meno sensibile. L'ufficio di statistica indica che i prodotti intermedi (-2,7%) e, in misura meno rilevante, i beni strumentali (-0,3%) hanno causato la flessione delle vendite di prodotti non energetici. Le vendite di beni di consumo durevoli (+6,6%) hanno invece registrato una forte espansione.
Su base annua le esportazioni sono aumentate a novembre del 2,6% grazie ai beni di consumo durevoli (+6,7%) e i beni strumentali (+6,0%).
Le importazioni dai Paesi extra Ue sono aumentate lo scorso mese, rispetto ad ottobre, dell'1,9%. La crescita congiunturale dell'import è stata, ad eccezione della contenuta flessione dei beni di consumo durevoli (-0,5%), diffusa a tutti i raggruppamenti principali di beni ed è più sostenuta per i beni strumentali (+4,4%) e i beni di consumo non durevoli (+2,9%).
Su base annua le importazioni sono rimaste sostanzialmente stabili (+0,1%). Gli acquisti di energia sono crollati (-21,4%). Al netto di questa componente, gli acquisti dai paesi extra Ue sono in forte espansione (+13,5%).
A novembre l'avanzo commerciale si è attestato a 2.715 miliardi di euro (+2.343 milioni a novembre 2013). Il surplus nell'interscambio di prodotti non energetici è stato pari a 5,6 miliardi (era di 6,2 miliardi a novembre 2013).


Redazione Borsainside
 
La crisi fa strage di imprese, nel terziario -78mila unità da inizio 2014

La crisi pesa significativamente sul settore terziario. Secondo la Confcommercio nei primi dieci mesi del 2014 sono sparite ben 260 imprese al giorno.Dall'inizio dell'anno il saldo tra aperture e chiusure è negativo di quasi 78mila unità e in leggero aumento rispetto allo stesso periodo del 2013 (-76.489); saldi negativi e in peggioramento si rilevano anche nei singoli comparti - commercio al dettaglio alimentare e non alimentare (-25.600), alloggio e ristorazione (-13.759), altre attività di servizi (-26.272).
L'unica eccezione è il commercio ambulante che rispetto al 2013 registra una crescita del numero di imprese presentando un saldo positivo tra iscrizioni e cessazioni pari ad oltre 1.600 unità.
Il declino più consistente di imprese è stato registrato nel Mezzogiorno. La Confcommercio spiega che alla base di queste dinamiche negative ci sino il protrarsi della recessione e la crisi dei consumi delle famiglie i cui effetti si sono esplicati indistintamente sull'intero territorio nazionale con saldi negativi in tutte le regioni e una riduzione particolarmente consistente al Sud.


Redazione Borsainside
 
USA: Forte aumento dell'indice Fed Chicago dell'attività nazionale

La Fed di Chicago ha comunicato oggi che il suo indice sull'attività nazionale è balzato a novembre a 0,73 punti. Gli economisti avevano previsto 0,25 punti.
Il dato di ottobre è stato rivisto al rialzo, da 0,14 a 0,31 punti.
Il Chicago Fed National Activity Index (CFNAI) rappresenta un valore aggregato e ponderato di 85 indicatori mensili dell'attività nazionale. Gli indicatori inclusi nell'indice derivano da quattro macrocategorie: produzione e reddito; occupazione, disoccupazione e ore lavorative; spese per consumi e mercato immobiliare; e vendite, ordinativi e scorte.
Il balzo di novembre è stato dovuto soprattutto al miglioramento degli indicatori relativi alla produzione. Due delle quattro macrocategorie sono aumentate rispetto ad ottobre e solo una ha fornito un contributo negativo all’indice.
La media mobile a tre mesi è salita a novembre, rispetto ad ottobre, da 0,09 (dato rivisto da -0,01 punti) a 0,48 punti. Si tratta del più alto livello dal maggio del 2010.


Redazione Borsainside
 
USA: Le vendite di case esistenti scendono ai minimi da sei mesi

La National Association of Realtors (l'Associazione Agenti Immobiliari degli USA) ha comunicato oggi che le vendite di case esistenti (Existing Home Sales) sono calate a novembre del 6,1% a 4,93 milioni di unità. Si tratta del più basso livello da sei mesi. Gli economisti avevano previsto un calo a 5,20 milioni di unità.Il dato di ottobre è stato rivisto leggermente al ribasso, da 5,26 a 5,25 milioni di unità.
Il prezzo medio di vendita è aumentato lo scorso mese da anno ad anno del 5% a $205.300.


Redazione Borsainside
 
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