Confcommercio, modesta tendenza al miglioramento per i consumi
I consumi da parte degli italiani restano deboli ma c'è qualche segno di miglioramento. A gennaio l'ICC - l'indicatore elaborato da Confcommercio - è rimasto invariato rispetto a dicembre ed è sceso dello 0,2% rispetto allo stesso mese del 2014. In termini di media mobile a tre mesi l'indicatore mostra, dall'autunno, una modesta tendenza al miglioramento. L'associazione dei commercianti osserva che se la fase più negativa del ciclo sembra dunque ormai conclusa, la dinamica dei consumi è comunque ancora troppo debole per garantire in tempi ragionevoli il ritorno dei consumi sui valori, già depressi, di fine 2012.
La stabilità registrata dall'ICC a gennaio rispetto a dicembre è il risultato di una domanda immutata sia per i servizi che per i beni. L'incremento più elevato c'è stato per i beni e i servizi per la mobilità (+0,8%). Positivo anche l'andamento della domanda per i beni e i servizi ricreativi (+0,5%) e per i beni e servizi per la casa (+0,3). Una tendenza al ridimensionamento, abbastanza marcata, ha interessato gli alimentari, le bevande e i tabacchi (-0,8%) ed i beni e servizi per la cura della persona (-0,6%).
La diminuzione tendenziale dell'ICC riflette invece un calo della domanda per i servizi e per i beni di analoga entità (-0,2%). Si sono avute variazioni positive, su base annua, per i beni ed i servizi per la mobilità (+2,4%) e per i beni e servizi per le comunicazioni (+1,2%). Più contenuta la crescita per alberghi, pasti e consumi fuori casa (+0,3%). Variazioni negative superiori al punto percentuale per gli alimentari, bevande e tabacchi (-1,2%) e per i beni e i servizi per la cura della persona (-1,1%). In significativa riduzione i consumi di beni e servizi per la casa (-0,8%) e di abbigliamento e calzature (-0,8%).
Redazione Borsainside