Tempo a Milano - Cap. 1

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Bce: Coeure, acquistato debito per 9,8mld in tre giorni, durata media 9 anni



Su "strada giusta" per raggiungere obiettivo mese (Il Sole 24 Ore Radiocor) - Milano, 12 mar - La Bce ha acquistato titoli del debito pubblico dei Paesi dell'area dell'euro per un totale di 9,8 miliardi nei primi tre giorni del piano di acquisti di titoli pubblici lanciato lunedi' dall'Eurotower (QE). Lo ha annunciato Benoit Coeure, esponente del Comitato esecutivo della Bce, durante un convegno finanziario a Parigi. La durata media dei titoli acquistati dalla Bce e' "vicina a nove anni". La Bce, ha aggiunto Coeure, "sta procedendo esattamente secondo i piani" ed e' "sulla strada giusta" per raggiungere il suo obiettivo nel mese, e cioe' un volume medio di acquisti di 60 miliardi nel quadro del programma di allentamento quantitativo.

red-mir-
(RADIOCOR) 12-03-15
 
Fotografie del Ftsemib più numerose del solito perchè
dedicate anche ad un amico vicino di casa che lavora all' estero.
L' indice è good ma è possibile che per alcuni giorni ceda un po'.
Occasione buona per liberarsi degli short.
Non mi ricordo da quando ma è da tanto che il mio TS non da il
segnale "SHORT".

Comunque è arcisicuro che l' indice scenderà; ma quando?
Chi si è messo short ed ora si trova in perdita farebbe bene
a chiudere la posizione. Non bisogna intestardirsi ad aspettare
l' evento. Meglio perdere ora ed aspettare l' occasione di rifarsi
in seguito. Preciso meglio: lo stop loss deve essere azionato non
oltre il 2/3% della perdita maturata. Insistere è solo una sciocca
dimostrazione a se stessi di non poter/volere accettare una sconfitta.

Nessuno, ripeto NESSUNO, è in grado di prevedere quello che
succederà in futuro. La cosa più sensata è cogliere il momento
giusto. Già, ma il momento giusto per prendere posizione chi lo dice?
Ma IO naturalmente :D

Io sono contrario agli investimenti di lungo termine proprio perchè è
impossibile prevedere il futuro. Ora all' ordine del giorno è la questione
"greca". Se si risolve positivamente o negativamente non pensate
che possa avere delle conseguenze sull' andamento dei corsi azionari?
Se la situazione dell' Ucraina dovesse improvvisamente precipitare non
credete che le conseguenze si avvertirebbero sugli indici di tutto il mondo?

Concludo. Io prendo in considerazione diversi indicatori (per la gran parte
di altri e qualcuno mio) per il segnale operativo ed agisco di conseguenza.
Lo STOP LOSS lo tengo sempre ben presente.
Questo periodo non è per niente facile.
 

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Fed, 28 banche superano la seconda parte degli stress test

La Federal Reserve ha promosso 28 delle 31 banche esaminate nella seconda parte dei suoi "stress test". Sono state bocciate solamente le unità statunitensi di Deutsche Bank (DE0005140008) e Banco Santander (ES0113900J37). Bank of America (US0605051046) ha ricevuto il cartellino giallo. Il suo piano di capitale non è stato bocciato ma dovrà essere migliorato entro la fine del terzo trimestre.
Nella seconda parte degli stress test la Fed ha valutato se la distribuzione di dividendi e i piani di buyback proposti dalle banche possano condurre a livelli di capitale inadeguati in condizioni economiche avverse.
Tra le banche promosse si trova anche Citigroup (US1729671016). La compagnia newyorkese potrà aumentare il suo dividendo per la prima volta dalla crisi finanziaria. Nel dopo-borsa il titolo sale al momento del 3,6%.


Redazione Borsainside


Oh oh ... Deutsche Bank no buono. Grana per la culona !!!
 
Euro ancora giù, sotto 1,05 dollari

L'euro resta sotto pressione. La valuta europea è scesa questa mattina fino a 1,0494 dollari. Si tratta del più basso livello dal gennaio del 2003.La Banca Centrale Europea aveva fissato ieri il cambio euro-dollaro a 1,0578 (lunedì: 1,0738).
Sulla moneta unica pesa la divergenza di politica monetaria tra la BCE e la Federal Reserve. Mentre l'Eurotower ha iniziato lunedì scorso ad acquistare asset nell'ambito del suo primo programma di allentamento quantitativo, una stretta monetaria negli USA è sempre più vicina. Molti analisti si attendono che la Fed eliminerà nella sua riunione della prossima settimana la parola "paziente" dalla forward guidance. Ciò implicherebbe un rialzo dei tassi d'interesse già a giugno.


Redazione Borsainside
 
Generali, raggiunti in anticipo i target, il dividendo sale del 33%

Generali (IT0000062072) ha annunciato che nel 2014 il suo utile netto è calato del 12,8% a €1,67 miliardi. Il gruppo assicurativo spiega che il risultato include circa €400 milioni di effetti one-off straordinari derivanti dall’effetto integrale della vendita di BSI e dalla svalutazione di Ingosstrakh. L’utile netto adjusted, che non considera l’effetto degli one-off straordinari, è di € 2,1 miliardi. Le performance operative in forte crescita sia nel segmento vita (+15,2%) che nel danni (+13,1%) hanno spinto il risultato operativo complessivo dell’esercizio a circa €4,51 miliardi, in crescita del 10,8% rispetto al 2013.
Generali indica che l’esecuzione del piano triennale di turnaround ha consentito di superare, con un anno di anticipo, il target principale di reddittività al 2015: il RoE operativo ha raggiunto a fine anno il 13,2% (vs 13% target 2015; 11,7% a fine 2013).
Sul versante della produzione, i premi complessivi sono cresciuti del 7,7% a €70,43 miliardi. L’incremento è attribuibile al segmento Vita, con l’ottimo andamento in Italia, Francia e nell’area EMEA. Nel segmento Danni, i premi sono rimasti sostanzialmente stabili. Il combined ratio è migliorato ulteriormente a 93,8% (-1,9 p.p.) grazie al calo della sinistralità e al contenimento delle spese.
Per quanto riguarda la situazione patrimoniale l’indice Solvency I supera il target al 2015 (160%), attestandosi al 164% (su base pro-forma inclusi gli effetti della vendita di BSI; 141% FY13).
Il dividendo per azione che sarà proposto alla prossima Assemblea degli Azionisti è di €0,60 in aumento del 33% rispetto all’anno precedente (€0,45). Il payout ratio è salito al 55,9% dal 36,6% del 2013.


Redazione Borsainside
 
Eurozona, produzione industriale -0,1% a gennaio, sotto attese

La produzione industriale è calata nella zona euro a gennaio dello 0,1%. Gli economisti avevano previsto una crescita dello 0,2%.
Il dato di dicembre è stato rivisto al rialzo, da +0,0% a +0,3%.
Rispetto al gennaio del 2014 la produzione industriale è cresciuta nell'Eurozona dell'1,2%. Gli esperti avevano previsto una crescita dello 0,1%.


Redazione Borsainside
 
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