Tempo a Milano - Cap. 1

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S&P500 Index – ADX / ADM – TS V. 2.8 – Livelli Intraday per il 13/05/2015


Average Daily Movement – Intraday Levels
entrata su close candela oraria… se superato il livello indicato

 
I rendimenti negativi in Europa sono insostenibili

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I rendimenti negativi dei titoli di Stato di alcuni Paesi europei costituiscono una minaccia per il sistema bancario e difficilmente risulteranno sostenibili in un orizzonte di lungo periodo, sostiene Ken Leech, CIO, responsabile della gestione di $466 miliardi di asset obbligazionari presso la società Western Asset, affiliata di Legg Mason.
Leech, responsabile della gestione del portafoglio da $3,5 miliardi del comparto Legg Mason Western Asset Macro Opportunities Bond Fund, ha affermato che i rendimenti negativi offerti dai bond decennali svizzeri e da alcuni dei titoli sovrani tedeschi rappresentano un’anomalia di cui gli investitori dovrebbero diffidare.
“Nonostante i tanti anni di esperienza nel settore, confesso che non avrei mai pensato di assistere a tassi d’interesse negativi”, ha dichiarato. “In Svizzera, attualmente gli istituti di credito si trovano nella situazione di pagare per depositare denaro presso la banca centrale. Ovviamente, la Banca nazionale svizzera (BNS) sta cercando di scoraggiare ulteriori investimenti nel debito della Confederazione elvetica, in particolare a seguito della decisione di sganciare il franco dall’euro all’inizio di quest’anno”.
Anche considerando l’azione di queste forze, bisogna riconoscere che abbiamo raggiunto un punto di minimo all’interno dell’attuale ciclo economico. La realtà, infatti, è che gli investitori obbligazionari dei mercati sviluppati hanno la possibilità di vendere i titoli di Stato svizzeri o tedeschi e di acquistare Treasury statunitensi, che rendono quasi il 2%. Perché non dovrebbero farlo?”.
Leech ha inoltre sottolineato che la situazione del settore bancario potrebbe aggravarsi nel caso in cui i tassi di interesse dovessero continuare a muoversi in territorio negativo. “Esiste un limite strutturale alla negatività dei rendimenti – e ritengo sia già stato raggiunto- oltre il quale questa situazione diventa un vero e proprio pericolo per il sistema bancario”, ha evidenziato.
“Ci aspettiamo quindi una reazione da parte degli investitori ad un certo punto, soprattutto in conseguenza del fatto che le nostre previsioni sulla ripresa sono oggi più ottimistiche”.
Anche se nel 2015 i tassi dei decennali svizzeri hanno continuato ad attestarsi sotto lo zero, Leech ha sottolineato come stiano già emergendo i primi segnali d’inversione del trend, con i rendimenti a fine marzo in aumento al -0,05%, dopo il minimo record del -0,26% toccato a gennaio.
In ragione dello scenario appena descritto, Leech ha affermato che la scelta di Western Asset era stata quella di adottare una sottoponderazione sui titoli di Stato dei mercati sviluppati, in particolare sui Bund, convinta della presenza di opportunità migliori in altre aree del segmento obbligazionario.
“Siamo fiduciosi che la crescita globale migliori e riteniamo quindi che i settori a spread sovraperformeranno i titoli governativi”, ha dichiarato.
“In generale siamo favorevoli ai mercati del credito, soprattutto ai titoli delle società statunitensi investment grade e ad una selezione di corporate high yield. Anche il debito dei mercati emergenti, denominato sia in valuta locale che in dollari USA ci sembra interessante. A riguardo, ricerchiamo Paesi che mostrino fondamentali positivi, come il Messico, dove le riforme strutturali si pongono a sostegno delle prospettive per il futuro”.


A cura di Legg Mason
 
Cina: La produzione industriale accelera in aprile meno delle attese

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La produzione industriale è cresciuta in Cina ad aprile del 5,9%. Gli economisti avevano previsto una crescita del 6%.
La produzione industriale cinese era cresciuta a marzo del 5,6%.
Le vendite al dettaglio sono cresciute ad aprile del 10%, contro il +10,2% di marzo. Gli esperti avevano previsto una crescita del 10,5%.
Gli investimenti in capitale fisso nelle aree urbane, un indicatore dell'attività nel settore delle costruzioni, sono aumentati nel periodo gennaio-aprile del 12%. Anche questo dato è inferiori alle previsioni che erano ferme a +13,5%.


Redazione Borsainside
 
Francia, PIL primo trimestre +0,6%, bene consumi e produzione

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L'Insee (Institut National de la Statistique et des Études Économiques) ha comunicato oggi che in base alle sue stime preliminari il PIL della Francia è cresciuto nel primo trimestre del 2015 dello 0,6%. Si tratta della più forte crescita da quasi due anni. Gli economisti avevano previsto una crescita dello 0,4%.
Il dato del quarto trimestre 2014 è stato rivisto al ribasso, da +0,1% a +0,0%.
Le spese per consumi sono aumentate nel primo trimestre dello 0,8%, dal +0,1% del trimestre precedente. La formazione di capitale lordo fisso è ancora scesa (-0,2% da -0,4% del quarto trimestre 2014). Le esportazioni hanno reallentato (a +0,9%, da +2,5%), mentre le importazioni hanno accelerato (a +2,3%, da +1,5%) . La produzione totale di beni e servizi è cresciuta dello 0,7% dopo essere rimasta stabile negli ultimi tre mesi dello scorso anno.
Su base annua il PIL della Francia è cresciuto lo scorso trimestre dello 0,7%.


Redazione Borsainside
 
Germania, l'economia rallenta nel primo trimestre più delle attese

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La crescita dell'economia tedesca ha rallentato nel primo trimestre del 2015 più delle attese. L'ufficio federale di statistica ha comunicato oggi che in base alle sue stime preliminari il PIL della Germania è aumentato dello 0,3%. Gli economisti avevano previsto un aumento dello 0,5%.
Nel quarto trimestre del 2014 il PIL della Germania era cresciuto dello 0,7%.
L'economia tedesca ha beneficiato nei primi tre mesi dell'anno del positivo andamento della domanda interna. Le spese delle famiglie e del settore pubblico hanno registrato un aumento. Anche gli investimenti da parte delle imprese sono cresciute. A frenare la crescita è stato invece il commercio estero. Le esportazioni sono aumentate, l'incremento delle importazioni è stato però di gran lunga superiore. Ciò ha comportato un impatto negativo della bilancia commerciale sul PIL.
Su base annua l'economia tedesca è cresciuta nel primo trimestre dell'1%, dal +1,4% del trimestre precedente.


Redazione Borsainside
 
Istat, l'economia torna a crescere, PIL primo trimestre +0,3%

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L'Istat ha comunicato oggi che in base alle sue stime preliminari il PIL dell'Italia è cresciuto nel primo trimestre del 2015 dello 0,3%. Si tratta della prima crescita dal secondo trimestre del 2012. Gli economisti avevano previsto una crescita dello 0,2%.
L'Istat spiega che la crescita congiunturale del primo trimestre è la sintesi di un aumento del valore aggiunto nei comparti dell'agricoltura e dell'industria e di una sostanziale stazionarietà nei servizi. Dal lato della domanda, vi è un contributo positivo della componente nazionale (al lordo delle scorte) maggiore dell'apporto negativo della domanda estera netta.
Su base annua il PIL dell'Italia ha registrato nel primo trimestre una variazione nulla, contro il -0,5% del trimestre precedente.


Redazione Borsainside
 
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