Tempo a Milano - Cap. 1 (3 lettori)

Stato
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xinian70

CROC Analista
Questo giornale è frutto del mio lavoro di deficiente e non
vale un fico secco. Vi si raccontano balle senza senso solo
per divertire il lettore.
Nessuno si azzardi ad impiegare il proprio capitale seguendo
tale lettura. Farebbe molto meglio a lanciare la monetina,
cosa che io per primo faccio.
Un consiglio: non leggetelo per niente ad evitare pericolose
tentazioni. :D


è un opera d'arte "pittorica" :lol:
 

gilles1

Forumer storico
Regno Unito: Inflazione negativa per la prima volta dal 1960

http://www.borsainside.com/feed/feed.phpjavascript:OpenNewWindow('http://ww...udes/invia_articolo.php?id=56934', 500, 550);http://www.borsainside.com/mercati_...azione-negativa-per-la-prima-volta-dal-1960/#
L'inflazione è scesa nel Regno Unito in territorio negativo per la prima volta da più di 50 anni. I prezzi al consumo sono calati ad aprile dello 0,1%. Si tratta del primo calo su base annua dal 1960. Gli economisti avevano previsto una variazione nulla.
Su base mensile i prezzi al consumo sono aumentati dello 0,2%, dal +0,4% del mese precedente.
A seguito dei dati sull'inflazione la sterlina si è indebolita. Il cambio sterlina-dollaro è sceso fino a 1,5531.


Redazione Borsainside

questo mi pare il dato più rilevante

il Regno Unito mostra segni di stanchezza

dove è la ripresa???
 

Grifo104

Forumer storico
Risparmio gestito: raccolta positiva per più di 55 miliardi, patrimonio a 1.713 miliardi

Oggi, 11:40

di Flavia Scarano


L’industria del risparmio gestito alla fine del primo trimestre del 2015 registra una raccolta positiva per 55,4 miliardi di euro. Lo rende noto Assogestioni che spiega come a trainare la raccolta siano i fondi aperti con sottoscrizioni per 38,6 miliardi. Gli asset investiti in gestioni collettive superano da parte loro gli 813 miliardi di euro (47% degli AUM).

Guidano la raccolta i prodotti flessibili (+15,4 miliardi), gli obbligazionari (+12,2 miliardi), i bilanciati (+6,5 miliardi) e gli azionari (+5,2 miliardi). Positivi anche i mandati che registrano flussi in entrata per 16,6 miliardi di euro. Il patrimonio delle gestioni di portafoglio supera i 917 miliardi, pari al 53% delle masse complessive gestite dall'industria.

Tra le GP si distinguono i mandati assicurativi con asset pari a circa 627 miliardi, le GPM e GPF retail con 129 miliardi. I mandati di natura previdenziale contano asset per circa 81 miliardi di euro. Alla fine del periodo in esame le masse gestite dal sistema ammontano a 1.731 miliardi di euro.

Fonte: Finanza.com
 

xinian70

CROC Analista
S&P500 Index – ADX / ADM – TS V. 2.8 – Livelli Intraday per il 19/05/15


Average Daily Movement – Intraday Levels
entrata su close candela oraria… se superato il livello indicato

 

Grifo104

Forumer storico
Fed in allerta per l’inflazione il rialzo dei tassi può attendere

KEN LEECH, CIO DI WESTERN ASSET MANAGEMENT, ILLUSTRA IL SUO OUTLOOK GLOBALE PER IL 2015 CON UN ATTEGGIAMENTO POSITIVO VERSO GLI USA MA TIEPIDO. PER IL GIAPPONE PREVISTA UNA CRESCITA POSITIVA ANCHE SE MODESTA FIDUCIA NELLA CINA





Roma «I Treasury Usa non offrono oggi grande valore dal punto di vista dei fondamentali, ma è altrettanto vero che, se confrontati con i rendimenti offerti a livello globale, continuano a mostrarsi relativamente appetibili»: Ken Leech, Cio, chief investment officer, di Western Asset Management (Gruppo Legg Mason) - vincitore per l’ennesima volta nel 2014 del premio Morningstar Stati Uniti come “best Us fixed income manager” - illustra il suo outlook globale per il 2015. A partire dagli Usa, verso il quale manifesta un atteggiamento positivo, ma tiepido. «I consumi si mantengono su buoni livelli e il mercato immobiliare ha dato segnali di miglioramento, ciò nonostante vorremmo vedere un rafforzamento per quanto riguarda gli investimenti operativi e nel settore manifatturiero». Questo fa pensare a un ulteriore fase di temporeggiamento sui tassi? «La Fed intende chiaramente concludere la politica dei tassi a zero, ma è altrettanto vero che le condizioni economiche attuali - e in particolare l’ulteriore riduzione dei rendimenti - rendono improbabile che il rialzo possa avvenire a giugno, nella ragionevole convinzione di riuscire a raggiungere l’obiettivo di inflazione al 2%. La Fed ha infatti reindirizzato il suo focus dal mercato del lavoro - in miglioramento, tanto da indurre alcuni osservatori ad aspettarsi un rialzo più rapido dei tassi - all’inflazione e ha eliminato ogni riferimento all’atteggiamento più o meno “paziente” dall’ultimo
comunicato della Fomc, Federal open market committee, affermando che ogni misura adottata dipenderà dall’andamento dei dati macroeconomici. La Banca centrale statunitense non ha inoltre ribadito la volontà di rialzare i tassi a giugno ». E’ verosimile che questo aumento avvenga a settembre? «Sì, anche se il processo sarà probabilmente più graduale del previsto. Sul fronte valutario il dollaro si è apprezzato sensibilmente dalla fine del 2014 e anche questo ha pesato nella revisione delle previsioni formulate dalla Fed, un ulteriore motivo di cautela sul fronte di un possibile rialzo dei tassi» Passiamo all’Europa «La nostra visione è più ottimistica e questo ci ha indotto a rialzare le previsioni per il 2015. Anche la Bce ha da poco innalzato le sue aspettative e perciò siamo in linea con il consensus. Il settore del credito è in ripresa e anche i dati del Pil indicano un leggero progresso. Nonostante i ritardi nell’attuazione di questa politica monetaria, prevediamo una crescita più sostenuta nel secondo semestre. Sul fronte dei rendimenti non pensiamo sia possibile sostenere rendimenti al di sotto dello zero per molto tempo e riteniamo difficile che un’economia solida come quella tedesca, per esempio, arriverà mai ad affrontare tassi di lungo periodo negativi» Per quanto riguarda Cina, Giappone e mercati emergenti? «Siamo convinti che le autorità cinesi abbiano la volontà e le risorse economiche necessarie per istituire misure atte a riportare la crescita sul giusto percorso. In Giappone, prevediamo una crescita positiva, anche se modesta, con il proseguimento dell’iniezione di liquidità operata dalla Bank of Japan. I mercati emergenti hanno attraversato un periodo di turbolenza, a causa del crollo dei prezzi delle commodity e soprattutto del greggio. La crescita si è comunque mantenuta di segno positivo, anche se si è rivelata inferiore a quanto previsto, tuttavia, a nostro avviso, i rendimenti restano appetibili rispetto a quelli dei mercati sviluppati, soprattutto in un contesto in cui gli investitori sono alla ricerca di rendimenti più elevati». Passando ai settori, l’energia è quella che desta maggiori preoccupazioni. « Nonostante la contrazione dei prezzi del greggio, il settore dell’energia ha reagito con grande prontezza e le società del settore energia hanno già ridotto notevolmente le spese per gli impianti di trivellazione ed in generale la propria capital expenditure rispetto al 2014, adottando misure proattive a livello di bilancio, come l’emissione di nuovo capitale di rischio, nonostante le quotazioni molto basse. Siamo convinti che il settore possa presentare alcune interessanti opportunità d’investimento e riteniamo che alcune società energetiche siano ben posizionate per affrontare un lungo periodo in cui i prezzi oscilleranno nell’ordine dei 40-50 dollari Usa anche se siamo convinti che, se le nostre previsioni sulla crescita globale si riveleranno corrette, i prezzi dell’energia dovrebbero avviarsi verso una stabilizzazione». (p.jad.) Ken Leech Ceo di Western AM (Gruppo Legg Mason)

(18 maggio 2015)
 

Grifo104

Forumer storico
Wal-Mart, utile primo trimestre -7%, sotto attese

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Wal-Mart (US9311421039) ha comunicato oggi che nel primo trimestre fiscale terminato il 31 marzo il suo utile netto è calato del 7% a $3,34 miliardi, pari a $1,03 per azione. I ricavi sono rimasti sostanzialmente invariati a $114,83 miliardi. Gli analisti avevano previsto un utile di $1,04 per azione e ricavi di $116,1 miliardi.
A pesare sul gigante del commercio al dettaglio sono stati l'apprezzamento del dollaro ed il rallentamento della domanda sul mercato domestico.
Le importanti vendite nei centri aperti da almeno un anno sono aumentate negli USA dell'1,1%. Gli esperti avevano previsto un aumento dell'1,5%.
Wal-Mart si attende per il corrente trimestre un utile di $1,06 - $1,18 per azione. Il consensus era di $1,17 per azione.
Nel pre-borsa Wal-Mart scende al momento del 2,6%.


Redazione Borsainside
 
Stato
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