Tempo a Milano - Cap. 1

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Che è successo ????
La Grecia ha rimborsato tutti i debiti?

Mib = nulla di nuovo.
 

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Che è successo ????
La Grecia ha rimborsato tutti i debiti?

Mib = nulla di nuovo.

Nahhh ... asta debito pubblico sovereign. Oggi nulla doveva disturbarla. Draghi acquista Btp pompando liquidita' nei mercati ... liquidita' che e' andata in massima parte nell'azionario e non nel secondario dei Btp.
 
T-bond: prezzi in calo, rendimenti decennali in aumento al 2,402%


(Il Sole 24 Ore Radiocor) - New York, 09 giu - All'inizio della giornata di contrattazioni i titoli di stato americani mostrano andamenti in calo, con i rendimenti, che si muovono in senso inverso ai prezzi, in aumento. Gli investitori attendono l'asta di titoli di stato on scadenza a tre anni per un totale di 24 miliardi di dollari in calendario alle 13, le 19 in Italia. I rendimenti decennali, benchmark del settore, si attestano in rialzo al 2,402%, contro il 2,382% di ieri
Questo l'andamento delle altre scadenze: Titoli a 2 anni, rendimento in aumento allo 0,69% Titoli a 5 anni, rendimento in salita all'1,73% Titoli a 30 anni, rendimento in rialzo al 3,14%


A24-Red
(RADIOCOR) 09-06-15 15


La Fed ... iniziando a vendere i Tips in pancia ... raggiunge due obiettivi:

1) supporta l'export USA attualmente in affanno deprezzando il dollaro
2) crea le premesse per un "megarendimento" (2,50% sul decennale) sugli stessi Tips che attirino ondate di investitori da tutto il mondo in ritirata da Bund e Btp che ormai rendono negativamente al netto dell'inflazione. In questo modo crea anche le premesse per il New Deal di Obama e per l'incasso dei cospiqui gains derivanti dagli acquisti del Qe.


T-Bond: riducono perdite dopo asta decennale, domanda ai massimi di dicembre


(Il Sole 24 Ore Radiocor) - New York, 10 giu - I Treasury riducono le perdite dopo l'asta da 21 miliardi di dollari di titoli a 10 anni, la cui domanda e' stata la migliore dallo scorso dicembre. Il 58% del totale e' andato agli investitori esteri, segno di un appetito per bond sovrani dai rendimenti alti. Il rendimento del 2,461% offerto dal Tesoro Usa e' il piu' alto dallo scorso settembre ma e' piu' basso dei T-Bond a 10 anni gia' sul mercato prima dell'asta, un altro segno di una forte domanda. Il decennale Usa vede rendimenti - che si muovono inversamente ai prezzi - in rialzo al 2,4584% dal 2,417% di ieri. Nel durante si era portato fino al 2,493%, massimo del 30 settembre scorso. Il titolo a tre mesi e' fermo allo 0,0178%
Questo l'andamento delle altre scadenze: Titoli a 2 anni, rendimento in aumento allo 0,725% Titoli a 5 anni, rendimento in rialzo all'1,7704% Titoli a 30 anni, rendimento crescita al 3,1888%


A24-Spa
(RADIOCOR) 10-06-15


Cosa ne pensate ? Ah ... dimenticavo ... aggiungete anche questa news:


Usa: in maggio deficit pubblico a 82 miliardi, -37% su anno


(Il Sole 24 Ore Radiocor) - Milano, 10 giu - Il deficit pubblico degli Stati Uniti e' stato pari a 82 miliardi di dollari nel mese di maggio, in calo di 48 miliardi rispetto a un anno fa. Nel mese il governo ha speso 295 miliardi, o l'11% in meno di un anno fa mentre le entrate sono salite del 6% a 212 miliardi di dollari. Per i primi otto mesi dell'anno fiscale in corso, il deficit e' ora di 365 miliardi di dollari, in calo del 16% rispetto ai primi otto mesi dell'anno fiscale 2014.


Cop
(RADIOCOR) 10-06-15
 
Ultima modifica:
Petrolio: Le scorte USA calano di 6,8 milioni di barili

L'EIA (Energy Information Administration) ha comunicato oggi che le scorte di petrolio (Crude Inventories) sono calate la scorsa settimana negli USA di 6,8 milioni di barili. Si tratta del sesto calo settimanale di fila. Gli analisti avevano previsto un calo di 1,5 milioni di barili.Le scorte di benzina sono calate di 2,9 milioni di barili. Gli esperti avevano atteso un calo di 0,4 milioni di barili.
L'EIA ha inoltre comunicato che la scorsa settimana le scorte di distillati sono aumentate di 0,9 milioni di barili (stime: -0,7 milione di barili).
Il prezzo del petrolio sale al momento al NYSE di più del 2%.



Redazione Borsainside
 
Confindustria: Produzione industriale in lieve crescita a maggio

Il Centro Studi di Confindustria (Csc) stima che la produzione industriale sia cresciuta a maggio dello 0,1% sul mese precedente.
La variazione acquisita nel secondo trimestre del 2015 è di +0,3% (+0,5% ereditato dal primo).
Il Csc osserva che gli indicatori qualitativi anticipatori segnalano un ulteriore recupero dell'attività nei prossimi mesi. "La componente ordini totali del Markit Pmi manifatturiero - in area di espansione per il quarto mese consecutivo - indica in maggio una dinamica molto positiva, superiore rispetto a quella rilevata in aprile (indice a 56,7, da 54,8) e sostenuta sia dalla domanda interna sia da quella estera (cresciuta al ritmo più forte da giugno dello scorso anno)", si legge in una nota.
Il Csc aggiunge che secondo i direttori degli acquisti, il maggiore afflusso di ordini esteri è in gran parte attribuibile alla domanda proveniente da Usa, Regno Unito e Sud America, favorita dall'euro debole.
L'Istat ha comunicato oggi che la produzione industriale italiana è calata ad aprile dello 0,3% su mese e aumentata dello 0,1% su anno.


Redazione Borsainside
 
Borsa Milano rimbalza su speranze Grecia, bene bancari e petroliferi

Dopo quattro sedute negative di fila la Borsa di Milano ha chiuso oggi in deciso rialzo. Il FTSE MIB ha guadagnato il 2,5% a 23.091,49 punti. A spingere gli acquisti è stata la speranza che la crisi della Grecia possa essere risolta. Secondo quanto riporta "Reuters" la BCE avrebbe alzato il tetto della liquidità di emergenza per le banche greche (Ela) di €2,3 miliardi a €83 miliardi. "Bloomberg" scrive inoltre che la cancelliera tedesca Angela Merkel, sarebbe pronta ad un accordo se Atene si impegnasse a portare avanti almeno una delle principali riforme economiche chieste dai creditori internazionali.



Estratto da Borsainside
 
Quotazione petrolio ai massimi annuali dopo nuovo calo scorte USA

La quotazione del petrolio ha toccato oggi nuovi massimi annuali. Il future sul WTI con scadenza luglio ha guadagnato al NYMEX il 2,1% a $61,43 al barile. Si tratta del più alto livello dal 9 dicembre del 2014.
I guadagni del Brent sono stati più moderati. Il future con scadenza luglio ha chiuso all'ICE in rialzo dell'1,3% a $65,70 al barile. Il premio del benchmark europeo rispetto al WTI è sceso in questo modo a $4,27 al barile.
Le scorte statunitensi di petrolio sono calate la scorsa settimana di 6,81 milioni di barili. Si è trattato del sesto calo settimanale di fila e del più forte da 11 mesi. Dai dati del Dipartimento dell'Energia è emerso inoltre che le raffinerie hanno accelerato la loro produzione.
Gli operatori hanno osservato che si tratta di condizioni ideali per un rimbalzo dei prezzi. L'offerta sul mercato petrolifero sta infatti rallentando, allo stesso tempo le prospettive per la domanda stanno migliorando con l'avvicinarsi della stagione delle vacanze estive.
Impulsi rialzisti per le quotazioni del greggio sono arrivati anche dal rapporto mensile dell'OPEC. Il cartello prevede che l'eccesso di offerta sul mercato petrolifero si ridurrà durante i prossimi trimestri. Le stime sulla crescita della domanda globale nel 2015 sono state confermate a 1,18 milioni di barili al giorno.


Redazione Borsainside
 
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