Tempo a Milano - Cap. 1

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Grecia: S&P, impatto Grexit severo per Atene, meno per paesi eurozona


(Il Sole 24 Ore Radiocor) - Milano, 02 lug - L'impatto complessivo di un'uscita della Grecia dell'eurozona sarebbe "severo" per la Grecia ma piu' contenuto per il resto dell'eurozona. E' quanto osservano gli analisti di S&P secondo cui il pil greco calerebbe del 20% in quattro anni rispetto alle proiezioni mentre per il resto dell'eurozona l'impatto sarebbe contenuto in termini di crescita economica ma potenzialmente "potrebbe essere piu' significativo nei paesi periferici tramite il canale dei mercati dei capitali". Poiche' la Grecia e' una piccola economia e tradizionalmente piu' chiusa rispetto alle altre di analoghe dimensioni nel blocco europeo, gli effetti diretti del Grexit sul commercio degli altri paesi sarebbero limitati. "Se si esclude Cipro (il cui 19% delle esportazioni e' andato in Grecia nel 2013), solo due altre economie esportano piu' del 2% dei propri prodotti per l'estero verso la Grecia, la Macedonia (4,2%) e Malta (3,3%). Anche se le importazioni greche dovessero crollare del 50% nell'anno successivo al Grexit, spiegano gli esperti di S&P, l'effetto diretto su Germania, Francia e Italia si limiterebbe a ridurre la domanda totale di export dello 0,3%-0,5% nell'arco del medesimo periodi di tempo. Per queste economie, l'impatto sulle economie sarebbe contenuto tra lo 0,2% e lo 0,3% del pil.


Cop
(RADIOCOR) 02-07-15
 
Ocse: a maggio inflazione annuale sale a +0,6%


(Il Sole 24 Ore Radiocor) - Roma, 02 lug - Lieve incremento dei prezzi al consumo nei Paesi dell'area Ocse in maggio. Secondo i dati diffusi dall'organizzazione internazionale che ha sede a Parigi, il tasso annuale di inflazione e' aumentata dello 0,6% (+0,4% aprile). L'incremento dei prezzi riflette principalmente il calo piu' lento dei prezzi dell'energia (-10,0% in maggio, rispetto al -11,5% di aprile). In frenata anche i prezzi alimentari, cresciuti a maggio dell'1,6% contro l'1,8% di aprile. Al netto dei beni alimentari ed energia, il tasso annuo di inflazione Ocse e' rimasto stabile al 1,6%. A maggio l'inflazione e' aumentata in tutte le principali economie dell'Ocse, ad eccezione del Giappone dove e' scesa allo 0,5% dallo 0,6% di aprile. L'inflazione annuale nell'area G20 si e' attestata al 2,6%.


Com-Tri
(RADIOCOR) 02-07-15
 
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Grecia: Moody's taglia il rating a due gradini dal default

Moody's ha tagliato il rating della Grecia da "Caa2" a "Caa3". Atene si trova ora solo due gradini al di sopra del livello in cui l'agenzia ritiene un default inevitabile.Moody's stima che, quale sia l'esito del referendum in programma domenica, un sostegno per il Paese sia diventato meno probabile nel medio termine. Gli esperti sono convinti che senza aiuti esterni la Grecia farà default.
Moody's avverte che una vittoria del no aumenterebbe i rischi di un'uscita dall'euro, cosa che avrebbe come conseguenza forti perdite per i creditori del settore privato.


Redazione Borsainside
 
Eurozona, prezzi alla produzione invariati a maggio

L'Eurostat ha comunicato oggi che i prezzi alla produzione sono rimasti nella zona euro a maggio invariati. Gli economisti avevano previsto un aumento dello 0,1%.
Su base annua l'indice dell'Eurostat è sceso a maggio del 2%. Si è trattato del ventiduesimo calo consecutivo.
Nell'intera Unione Europea i prezzi alla produzione sono aumentati dello 0,1% su mese e calati del 2,6% su anno.


Redazione Borsainside
 
Borse Asia Pacifico: Shanghai affonda sotto 4.000 punti

La magior parte delle principali borse della regione Asia-Pacifico ha chiuso in rialzo.
Lo Shanghai Composite ha perso il 3,5% a 3.912,77 punti. Era da aprile che l'indice non chiudeva sotto 4.000 punti. Le autorità cinesi hanno preso nuove misure nel tentativo di stabilizzare il mercato, tra cui l'allentamento delle regole sul margin trading. Nonostante ciò gli investitori hanno continuato a vendere a piene mani.

Estratto da Borsainside
 
Istat: I prezzi delle case calano ancora, in cinque anni -13,7%

Il mercato immobiliare italiano resta in crisi. Nel primo trimestre del 2015 l'indice dei prezzi delle abitazioni (IPAB) acquistate dalle famiglie, sia per fini abitativi sia per investimento, è diminuito dello 0,7% rispetto al trimestre precedente e del 3,4% nei confronti dello stesso periodo del 2014. Lo ha comunicato oggi l'Istat.
L'istituto di statistica indica che il calo congiunturale, il quattordicesimo consecutivo, è per la prima volta il risultato di una diminuzione dei prezzi delle abitazioni nuove (-1,0%) più ampia di quella delle abitazioni esistenti (-0,5%).
La flessione tendenziale dell'indice generale è la sintesi delle diminuzioni su base annua dei prezzi sia delle abitazioni esistenti (-3,8%) sia di quelle nuove (-2,0%).
Pertanto, il differenziale in valore assoluto tra la variazione tendenziale dei prezzi delle abitazioni esistenti e quella dei prezzi delle abitazioni nuove si è ridotto a 1,8 punti percentuali, il minimo da quando è possibile calcolare la serie storica delle variazioni tendenziali dell'IPAB.
Con le stime preliminari del primo trimestre 2015 la diminuzione dei prezzi delle abitazioni rispetto al 2010 ha raggiunto il -13,7%. Alla riduzione hanno contribuito sia le abitazioni esistenti, i cui prezzi, nello stesso periodo, sono scesi del 18,6%, sia le nuove per le quali si registra una variazione negativa dell'1,5%.


Redazione Borsainside
 
USA, richieste sussidi disoccupazione in aumento di 10.000 unità

Il Dipartimento del Lavoro ha comunicato oggi che la scorsa settimana le nuove richieste di sussidi alla disoccupazione (Jobless Claims) sono aumentate negli USA di 10.000 unità a 281.000 unità. Gli economisti avevano previsto un aumento a 273.000 unità.
La media mobile delle ultime quattro settimane, che viene considerata più attendibile perchè meno volatile, è salita di 1.000 unità a 274.750 unità.
Il numero delle richieste continuative è aumentato nella settimana terminata lo scorso 20 giugno a 2,264 milioni unità. Gli esperti avevano atteso un calo a 2,221 milioni unità.



Redazione Borsainside
 
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