Grecia: l'Efsf dichiara default Atene,ma per ora sceglie di non agire - Focus
(Il Sole 24 Ore Radiocor) - Milano, 03 lug - L'Efsf ha ufficialmente riconosce lo stato di default della Grecia dopo il mancato rimborso della maxirata da 1,6 miliardi di euro al Fondo Monetario Internazionale, ma ha deciso, per il momento, di non adottare alcuna contromisura. La decisione deriva dalle clausole di cross-default incluse nei contratti sottoscritti dall'Efsf con i beneficiari degli aiuti. Sebbene l'Fmi non abbia dichiarato default sul mancato rimborso del proprio prestito da parte della Grecia, l'Efsf "in base alle sue guidelines", ha dovuto automaticamente riconoscere lo stato di default del paese. Posto questo passo, l'Efsf aveva a disposizione tre strade: chiedere l'immediato rimborso dei prestiti, rinunciare al proprio diritto di adottare contromisure o scegliere la strada della Reservation of Rights, cioe' un momentaneo congelamento del proprio diritto ad assumere contromisure per seguire l'evoluzione degli eventi. "L'Efsf e' il maggiore creditore della Grecia - ha spiegato il ceo Klaus Regling - Questo evento del default e' motivo di grande preoccupazione. Infrange l'impegno preso dalla Grecia a onorare tutti i suoi obblighi finanziari nei confronti di tutti i creditori e spalanca per porte a conseguenze severe per l'economia greca e il suo popolo. L'Efsf si coordinera' da vicino con i paesi dell'eurozona, la commissione europea e l'Fmi circa le sue prossime mosse". In buona misura dunque la dichiarazione dello stato di default della Grecia e' stato un atto dovuto ma il consiglio direttivo ha preso la strada politica di un tentativo ulteriore di mediazione, nella speranza che da lunedi' in avanti si possano porre le condizioni per un nuovo negoziato con le autorita' di Atene.
Cop
(RADIOCOR) 03-07-15