Tempo a Milano - Cap. 1

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Petrolio: Il WTI scende per quinta seduta di fila

Il prezzo del petrolio ha chiuso oggi a New York per la quinta seduta di fila in ribasso. Il future sul WTI con scadenza agosto ha perso al NYMEX l'1,3% a $51,65 al barile. Si tratta del più basso livello dallo scorso 10 aprile.
Per la seconda settimana consecutiva le scorte statunitensi di greggio hanno registrato a sorpresa un aumento. La notizia ha indicato che l'offerta sul mercato petrolifero resta elevata.
A pesare sul prezzo del petrolio è stato inoltre il nuovo tonfo delle borse cinesi. Gli investitori temono che il sell-off possa avere un impatto negativo sull'economia del secondo maggiore consumatore mondiale di energia.
Tra i titoli dei grandi produttori di greggio Exxon Mobil (US30231G1022) ha perso al NYSE l'1,1% e Chevron (US1667641005) l'1,8%.
Mentre il WTI è sceso ancora il Brent è salito per il secondo giorno consecutivo. Il future con scadenza agosto ha guadagnato all'ICE lo 0,4% a $57,05 al barile.


Redazione Borsainside
 
Alcoa, risultati in chiaroscuro nel secondo trimestre

Alcoa (US0138171014) ha annunciato dopo la chiusura delle contrattazioni a Wall Street una trimestrale che ha potuto solo in parte soddisfare le attese del mercato.
Il gruppo minerario ha aumentato nel secondo trimestre l'utile netto dell'1,4% a $140 milioni, pari a $0,10 per azione. Escluse le voci straordinarie l'utile si è attestato a $0,19 per azione. Il consensus era di $0,23 per azione. Il prezzo dell'alluminio è calato lo scorso trimestre a London Metal Exchange del 2,7%. Alcoa ha d'altra parte ancora beneficiato della solida domanda da parte dei settori aerospaziale e automobilistico.
I ricavi sono aumentati lo scorso trimestre dell'1% a $5,84 miliardi. Gli analisti avevano previsto $5,79 miliardi.
Alcoa ha confermato di attendersi per quest'anno un aumento della domanda di alluminio a livello globale del 6,5%. Nel dopo-borsa il titolo sale al momento dello 0,1%.


Redazione Borsainside
 
Wall Street affonda ai minimi da marzo. NYSE fermo per oltre tre ore

I principali indici azionari statunitensi hanno chiuso oggi in forte ribasso. Il Dow Jones ha perso l'1,5%, l'S&P 500 l'1,7% e il Nasdaq Composite l'1,8%. L'S&P 500 ha terminato la seduta ai minimi da quattro mesi. La situazione della Grecia resta molto incerta. Atene ha inviato oggi formalmente una richiesta di assistenza finanziaria al fondo di salvataggio della zona euro. A pesare su Wall Street è stato inoltre il nuovo crollo delle borse cinesi. I mercati temono che il sell-off possa avere un impatto negativo sulla crescita della seconda economia mondiale.
Le contrattazioni al NYSE sono state sospese oggi per oltre tre ore. Ciò ha fatto aumentare ulteriormente il nervosismo tra gli investitori. L'operatore di borsa ha smentito tuttavia le voci secondo cui la misura sarebbe stata presa a causa di un attacco informatico indicando che si è trattato di un problema tecnico interno.

Estratto da Borsainside
 
Giappone: Gli ordini di macchinari salgono ai massimi da 7 anni

Gli ordini di macchinari "core" sono aumentati in Giappone a maggio, rispetto ad aprile, dello 0,6% a 907,6 miliardi di yen. Si tratta del più alto livello da sette anni. Gli economisti avevano previsto un calo del 4,9%.
Su base annua gli ordini di macchinari "core" sono aumentati ad aprile del 19,3%. Gli esperti avevano atteso un aumento del 16,3%.
Gli ordini di macchinari "core", che non includono le industrie elettrica e navale, sono un importante indicatore degli investimenti di capitale delle aziende nipponiche.


Redazione Borsainside
 
Cina: L'inflazione accelera, +1,4% a giugno

L'inflazione ha accelerato in Cina più delle attese. I prezzi al consumo sono aumentati a giugno dell'1,4%, contro il +1,2% di maggio. Gli economisti avevano previsto un aumento dell'1,3%.Rispetto al mese precedente i prezzi al consumo hanno registrato una variazione nulla.
I prezzi degli alimentari sono aumentati lo scorso mese, da anno ad anno, dell'1,9%, a fronte del +1,6% registrato a maggio.
I prezzi alla produzione sono calati in Cina a giugno del 4,8%. Si è trattato del trentanovesimo calo su base annua di fila. Gli esperti avevano previsto un calo del 4,5%. A maggio i prezzi alla produzione erano calati del 4,6%.


Redazione Borsainside
 
Germania, inatteso aumento delle esportazioni a maggio

Le esportazioni della Germania, la prima economia della zona euro, sono aumentate a maggio, rispetto ad aprile, dell'1,7%. Gli economisti avevano previsto un calo dello 0,8%.Le importazioni sono aumentate dello 0,4%. Gli esperti avevano atteso un aumento dello 0,9%.
Il surplus della bilancia commerciale tedesca è salito a maggio, rispetto al mese precedente, da €21,5 miliardi a €22,8 miliardi (dato in termini destagionalizzati). Il consensus era di €20,6 miliardi.


Redazione Borsainside
 
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