Tempo a Milano - Cap. 1

Stato
Chiusa ad ulteriori risposte.
[FONT=fs_lola_webregular, serif]Grecia: M&G Investments, "non c'era una soluzione 'win win'[/FONT]


[FONT=Arial, serif](Il Sole 24 Ore Radiocor) - Milano, 13 lug - Il compromesso raggiunto sulla Grecia "sembra tanto buono quanto poteva esserlo per tutti i coinvolti: non c'era una soluzione win-win'. Questa l'analisi di Jim Leaviss, capo del reddito fisso retail di M&G Investments, che vede la necessita' di una riforma dell'Europa e di soluzioni piu' radicali per il debito di Atene. "L'accordo di oggi e' banale in termini di impatto al Pil dell'Eurozona e dei creditori. A solo il 3% del Pil dell'Eurozona i debiti della Grecia potevano essere cancellati del tutto. Ma le autorita' hanno dovuto pensare molto attentamente alla questione dell'azzardo morale: se il bailout della Grecia fosse sembrato troppo generoso, allora Podemos in Spagna e altri partiti avrebbero potuto essere incoraggiati a forzare salvataggi di debito maggiore per economia piu' grandi", e' l'analisi di Leaviss. In ogni caso, la notizia dell'accordo e' buona per la stabilita' dei mercati globali dei capitali in un momento in cui la crescita globale sta traballando e aiuta a ridurre il rischio di una ricaduta nella Grande Crisi Finanziaria. L'approvazione dell'accordo in Grecia non va data per scontata, perche' va contro buona parte di quello in cui crede il partito di Tsipras e contro cio' che la stragrande maggioranza della popolazione ha votato nel referendum, ma sembra probabile una fine della crisi attuale, specialmente se i politici cercheranno di enfatizzare l'elemento di spinta alla crescita che viene dall'accordo. L'intesa aiuta la liquidita' immediata, ma fa poco per ridurre il peso del debito greco che e' al 180% del Pil, livello impossibile da ridurre senza crescita. Per questo si devono pensare soluzioni piu' radicali per tagliarlo. L'Europa deve inoltre riformarsi per evitare di trovarsi nuovamente in una situazione come quella greca. Senza trasferimenti fiscali tra Stati non esiste un'area monetaria ottimale.

[/FONT]
[FONT=Arial, serif]com-gli-[/FONT]
[FONT=Arial, serif](RADIOCOR) 13-07-15 [/FONT]
 
[FONT=fs_lola_webregular, serif]Grecia: M&G Investments, "non c'era una soluzione 'win win'[/FONT]


[FONT=Arial, serif](Il Sole 24 Ore Radiocor) - Milano, 13 lug - Il compromesso raggiunto sulla Grecia "sembra tanto buono quanto poteva esserlo per tutti i coinvolti: non c'era una soluzione win-win'. Questa l'analisi di Jim Leaviss, capo del reddito fisso retail di M&G Investments, che vede la necessita' di una riforma dell'Europa e di soluzioni piu' radicali per il debito di Atene. "L'accordo di oggi e' banale in termini di impatto al Pil dell'Eurozona e dei creditori. A solo il 3% del Pil dell'Eurozona i debiti della Grecia potevano essere cancellati del tutto. Ma le autorita' hanno dovuto pensare molto attentamente alla questione dell'azzardo morale: se il bailout della Grecia fosse sembrato troppo generoso, allora Podemos in Spagna e altri partiti avrebbero potuto essere incoraggiati a forzare salvataggi di debito maggiore per economia piu' grandi", e' l'analisi di Leaviss. In ogni caso, la notizia dell'accordo e' buona per la stabilita' dei mercati globali dei capitali in un momento in cui la crescita globale sta traballando e aiuta a ridurre il rischio di una ricaduta nella Grande Crisi Finanziaria. L'approvazione dell'accordo in Grecia non va data per scontata, perche' va contro buona parte di quello in cui crede il partito di Tsipras e contro cio' che la stragrande maggioranza della popolazione ha votato nel referendum, ma sembra probabile una fine della crisi attuale, specialmente se i politici cercheranno di enfatizzare l'elemento di spinta alla crescita che viene dall'accordo. L'intesa aiuta la liquidita' immediata, ma fa poco per ridurre il peso del debito greco che e' al 180% del Pil, livello impossibile da ridurre senza crescita. Per questo si devono pensare soluzioni piu' radicali per tagliarlo. L'Europa deve inoltre riformarsi per evitare di trovarsi nuovamente in una situazione come quella greca. Senza trasferimenti fiscali tra Stati non esiste un'area monetaria ottimale.

[/FONT]
[FONT=Arial, serif]com-gli-[/FONT]
[FONT=Arial, serif](RADIOCOR) 13-07-15 [/FONT]

Un concetto tanto ovvio sembra che non riesca ad entrare nella zucca.
O, meglio, in quella tedesca è entrata, eccome. Ma fa troppo comodo
continuare come fin quì, specialmente a schaeuble
 
Cina: Le esportazioni tornano a crescere, +2,8% a giugno

Le esportazioni della Cina sono aumentate a giugno del 2,8%. Si tratta del primo aumento da quattro mesi. Gli economisti avevano atteso un calo dello 0,2%.
Le importazioni sono calate lo scorso mese del 6,1%. Gli esperti avevano previsto un calo del 15%. Le esportazioni cinesi erano calate già nei sette mesi precedenti.
Il surplus della bilancia commerciale della Cina è sceso a giugno, rispetto a maggio, da $59,5 a $46,5 miliardi. Gli economisti avevano previsto un calo a $55,7 miliardi.


Redazione Borsainside


P.S.
Tanta pompa ed alla fine la pessima notizia !!!
 
Peugeot, lieve aumento delle vendite nel primo semestre

Peugeot (FR0000121501) ha comunicato che le sue vendite sono aumentate nel primo semestre del 2015 dello 0,4% a circa 1,55 milioni di unità. A frenare la crescita del secondo costruttore europeo di automobili è stato il forte calo della domanda in Russia e America Latina.
Le vendite di Peugeot in Europa si sono attestate nel primo semestre a 983.544 unità, in aumento del 2,9% rispetto al primo semestre del 2014. Le vendite in Cina e nel Sud-est asiatico sono aumentate del 2,2% a 367.714 unità.
Nell'Eurasia, che comprende la Russia, le vendite di Peugeot sono calate dell'81% a 36.893 unità. Il calo è stato causato dal deprezzamento del rublo e dalle sanzioni imposte dai Paesi occidentali per il ruolo di Mosca nella crisi ucraina. Le vendite nell'America Latina sono scese nel primo semestre del 28,6%.


Redazione Borsainside
 
Grecia, Krugman: Le richieste dell'Eurogruppo ad Atene sono pura follia

Il premio Nobel per l'Economia Paul Krugman ha criticato aspramente la durezza con cui l'Unione Europea sta affrontando le trattative con la Grecia. Secondo l'economista le richieste dell'Eurogruppo ad Atene sarebbero "folli".
"Il progetto europeo, che ho sempre elogiato e sostenuto, ha appena ricevuto un colpo terribile, forse fatale. E qualunque cosa si possa pensare di Syriza o della Grecia, non sono stati i greci a rovinare tutto", ha scritto in un editoriale nel "New York Times".
A detta di Krugman l'hashtag #ThisIsACoup ("Questo è un colpo di Stato"), che si è diffuso rapidamente in Internet, sarebbe più che corretto.
Krugman ritiene che le condizioni poste dall'Eurogruppo alla Grecia vadano oltre la durezza. "È puro spirito di vendetta, completa distruzione della sovranita' nazionale e senza alcuna speranza di conforto", ha spiegato.
"È presumibilmente concepita - ha aggiunto - come una offerta che la Grecia non può accettare, ma anche in questo caso è un grottesco tradimento di tutto quello che rappresenta il progetto europeo".


Redazione Borsainside
 
Borse Asia Pacifico quasi tutte positive, Shanghai +2,4%

Quasi tutte le principali borse della regione Asia-Pacifico hanno chiuso positive.
Lo Shanghai Composite ha guadagnato il 2,4% a 3.970,39 punti. Le misure di supporto prese la scorsa settimana dalle autorità hanno continuato ad avere un impatto positivo sul mercato.
A mettere di buon umore gli investitori sono state anche le notizie arrivate dal fronte macroeconomico. Le esportazioni della Cina sono a sorpresa cresciute a giugno. Le importazioni hanno registrato inoltre un calo nettamente inferiore alle attese degli economisti. I dati sul commercio estero hanno segnalato che la seconda economia mondiale si sta stabilizzando.
Il settore high-tech ha guidato la lista dei rialzi. L'indice ChiNext, che raggruppa le imprese innovative ad alta tecnologia, ha guadagnato il 5,8%.

Estratto da Borsainside
 
Tesoro: Tassi in calo nelle aste di BTP a medio-lungo termine

L'Italia ha collocato oggi BTP per €7,342 miliardi. Il Tesoro aveva sperato di raccogliere tra €5,25 e €7,5 miliardi.
Nel dettaglio sono stati collocati BTP a 3 anni per €2,483 miliardi. Il tasso è sceso, rispetto all'asta di giugno, dallo 0,50% allo 0,48%. Il bid to cover ratio è calato da 1,62 a 1,49.
I BTP a 7 anni sono stati collocati per €1,985 miliardi. Il tasso è sceso dall'1,76% all'1,60%. Il bid to cover ratio è calato da 1,52 a 1,47.
Sono stati poi allocati BTP a 15 anni per €1,5 milioni. Il tasso è sceso, rispetto alla precedente asta, dal 2,77% al 2,63%. Il bid to cover ratio è calato da 2,34 a 1,32. Infine sono stati allocati BTP a 30 anni per €1,374 milioni. Il tasso è sceso dal 3,36% al 3,24%. Il bid to cover ratio è calato da 1,72 a 1,32.


Redazione Borsainside
 
Petrolio, OPEC: Nel 2016 mercato più bilanciato

Il mercato petrolifero sarà nel 2016 più bilanciato. Lo afferma l'OPEC nel suo ultimo rapporto mensile. Il cartello si attende che il consumo di petrolio da parte della Cina e dei Paesi sviluppati crescerà il prossimo anno. Allo stesso tempo l'offerta da parte dell'America settentrionale e di altre regioni dovrebbe rallentare.
L'OPEC stima che la domanda aumenterà nel 2016 a livello globale di 1,34 milioni di barili al giorno. Le previsioni per il 2015 sono state alzate a 1,28 milioni di barili al giorno, da 1,18 milioni di barili previsti precedentemente.
L'organizzazione prevede che l'offerta da parte dei Paesi non-OPEC crescerà nel 2016 di 300.000 barili al giorno, in forte calo dai 860.000 barili al giorno attesi per il 2015.
L'OPEC stima che la domanda per il suo greggio crescerà nel 2016 di 860.000 barili al giorno a 30,07 milioni di barili al giorno. Le stime per il 2015 sono state tuttavia tagliate di circa 100.000 barili a 29,21 milioni di barili al giorno.


Redazione Borsainside
 
STM: Per J.P. Morgan il titolo è da sottopesare

J.P. Morgan ha tagliato il suo rating su ha STMicroelectronics (NL0000226223) da "Neutral" ad "Underweight" ed il target sul prezzo da €7 a €6,50.
La banca d'affari stima che i risultati del secondo trimestre e le prospettive del terzo trimestre siano a rischio dopo gli avvertimenti lanciati da molti rivali del gruppo franco-italiano.
J.P. Morgan indica che il mercato mondiale dei PC è debole, che le vendite di dispositivi mobili di media e bassa gamma in Cina sono deludenti e che la domanda per il Galaxy S6 di Samsung Electronics (KR7005930003) è inferiore alle attese.
Gli analisti sono inoltre scettici riguardo l'impatto di una possibile cessione o chiusura dell'unità prodotti digitali di STM. L'operazione sembrerebbe infatti essere già scontata dal mercato.


Redazione Borsainside
 
Stato
Chiusa ad ulteriori risposte.

Users who are viewing this thread

Back
Alto