Tempo a Milano - Cap. 1

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Oggi in Germania imperversa il germe della dissenteria.:sad:

Cina: La Banca centrale svaluta lo yuan dell'1,9%

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La Cina ha deciso di svalutare la sua valuta allo scopo di sostenere l'economia. La Banca Popolare Cinese ha comunicato che il tasso di riferimento per lo yuan nei confronti del dollaro è ora fissato a 6,2298 rispetto al 6,1162 di ieri, con un taglio effettivo di circa l'1,9%. Si tratta della più importante svalutazione dal 1994 quando il Paese ha unificato i tassi ufficiali.
"Nonostante la Cina continui a registrare avanzi commerciali piuttosto ampi, il tasso di cambio effettivo dello yuan resta relativamente forte rispetto a quello di diverse valute globali e si sta allontanando dalle aspettative del mercato", spiega la Banca Popolare Cinese in una nota. "È quindi necessario migliorare ulteriormente la determinazione del punto medio dello yuan per soddisfare le esigenze del mercato", aggiunge l'istituto centrale.
La mossa di Pechino è arrivata dopo che i dati macroeconomici pubblicati durante il fine settimana hanno segnalato un peggioramento delle condizioni dell'economia. Le esportazioni cinesi sono scese a luglio dell'8,3%. I prezzi alla produzione sono calati del 5,4%. Si è trattato del più forte calo dall'ottobre del 2009.
La Cina gestisce il tasso di cambio dello yuan fissando un punto medio ufficiale da cui la valuta può variare ogni giorno di più o meno il 2%. Tuttavia negli ultimi mesi le oscillazioni sono state quasi nulle. Gli operatori di mercato sospettano che la Banca Popolare Cinese e le grandi banche controllate dallo Stato abbiano sostenuto lo yuan contro le pressioni di deprezzamento.


Redazione Borsainside
 
Usa: +1,3% produttivita' nel II trimestre, inferiore alle previsioni


(Il Sole 24 Ore Radiocor) - Milano, 11 ago - Migliora la produttivita' dei lavoratori non agricoli negli Stati Uniti anche se a un passo inferiore rispetto alle previsioni. Secondo quanto diffuso dal Dipartimento del Lavoro, nel II trimestre la produttivita', misurata come output di beni e servizi per ora lavorata, e' cresciuta dell'1,3% rispetto al trimestre precedente. Gli economisti si aspettavano un incremento dell'1,6%. Su base annua l'aumento e' stato dello 0,3%. L'output e' cresciuto del 2,8%, le ore lavorate dell'1,5%.

Fon-
(RADIOCOR) 11-08-15
 
Ftsemib.

Ripristinata condizione negativa.
 

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Il fatto è che una violta i musi gialli compravano debito Usa dollari materie prime ora niisba per risolvere questo tutti contro tutti si andrà alla guerra
 
Eh gia' ... stanno tutti sbagliando perche' pensano principalmente al loro interesse mentre nessuno ha capito che senza cooperazione questa crisi rimane senza fine.
 
Piazza Affari chiude in netto calo, la Cina affossa il lusso

La Borsa di Milano ha chiuso oggi in netto ribasso. Il FTSE MIB ha perso l'1,1% a 23.698,49 punti.La Cina ha deciso a sorpresa di svalutare lo yuan allo scopo di sostenere la sua economia. La notizia ha causato delle forti tensioni sui mercati finanziari.
Nel settore del lusso Moncler (IT0004965148) ha perso il 3,2%, Salvatore Ferragamo (IT0004712375) il 5,5%, Tod's (IT0003007728) il 3,2% e Luxottica (IT0001479374) il 2,7%. Gli investitori temono che la svalutazione dello yuan possa avere un impatto negativo sulle importazioni cinesi di beni di lusso made in Italy.


Estratto da Borsainside



P.S.
Finora le esportazioni sono state il motore trainante dell'economia italiana ... se la Cina rallenta ed inizia a giocare in difesa ... cosa succedera' al Made in Italy del lusso ? Non dimentichiamoci che Prada per cavalcare i mercati asiatici addirittura ha scelto la piazza azionaria di Hong Kong per quotarsi.
 
Poste si avvicina alla borsa, presentata richiesta per la quotazione

Poste Italiane si avvicina alla borsa. Il Ministero dell'Economia e delle Finanze (MEF) ha comunicato di aver depositato oggi presso la Consob la domanda di approvazione del Prospetto Informativo relativo all’Offerta Pubblica di vendita di azioni del gruppo postale, finalizzata alla quotazione del titolo."Nelle prossime settimane, il Prospetto sarà integrato con elementi di dettaglio, anche per quanto riguarda gli incentivi che saranno previsti per il pubblico indistinto e per i dipendenti del Gruppo Poste", si legge in una nota.
Il MEF indica che l’Offerta Pubblica sarà parte di un’offerta globale di azioni, che avrà ad oggetto nel complesso una quota fino al 40% del capitale della società e comprenderà anche un collocamento privato rivolto a investitori istituzionali italiani e internazionali.
La presentazione dell’istanza conferma la tempistica definita per la realizzazione dell’operazione: a esito dell’approvazione del Prospetto da parte di Consob e della delibera di Borsa Italiana di ammissione a quotazione, entrambi attesi per la prima decade di ottobre, si prevede che, in presenza di adeguate situazioni di mercato, l’offerta possa essere lanciata a metà dello stesso mese, per concludersi nell’arco delle due settimane successive.
Il MEF sottolinea puntuale rispetto dei termini previsti per la realizzazione dell’offerta e l’importanza che l’operazione rappresenta per il Governo non solo in termini quantitativi di riduzione del debito pubblico ma anche quale testimonianza della capacità dell’azienda di proporsi ai mercati ed al pubblico dei risparmiatori come importante possibilità di investimento.
Secondo il MEF, grazie alla quotazione, Poste Italiane potrà sfruttare al meglio tutte le opportunità di visibilità, sviluppo e rafforzamento, quale società integrata di servizi postali, logistici, assicurativi e bancari.


Redazione Borsainside
 
Piazza Affari chiude in netto calo, la Cina affossa il lusso

La Borsa di Milano ha chiuso oggi in netto ribasso. Il FTSE MIB ha perso l'1,1% a 23.698,49 punti.La Cina ha deciso a sorpresa di svalutare lo yuan allo scopo di sostenere la sua economia. La notizia ha causato delle forti tensioni sui mercati finanziari.
Nel settore del lusso Moncler (IT0004965148) ha perso il 3,2%, Salvatore Ferragamo (IT0004712375) il 5,5%, Tod's (IT0003007728) il 3,2% e Luxottica (IT0001479374) il 2,7%. Gli investitori temono che la svalutazione dello yuan possa avere un impatto negativo sulle importazioni cinesi di beni di lusso made in Italy.


Estratto da Borsainside

P.S.
Finora le esportazioni sono state il motore trainante dell'economia italiana ... se la Cina rallenta ed inizia a giocare in difesa ... cosa succedera' al Made in Italy del lusso ? Non dimentichiamoci che Prada per cavalcare i mercati asiatici addirittura ha scelto la piazza azionaria di Hong Kong per quotarsi.


Tranquillo, noi abbiamo S. Matteo:-o
 
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