Tempo a Milano - Cap. 1 (3 lettori)

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Grifo104

Forumer storico
Eurozona, tasso disoccupazione stabile all'11% in agosto

L'Eurostat ha comunicato oggi che il tasso di disoccupazione è rimasto nella zona euro ad agosto invariato all'11%. Gli economisti avevano previsto un tasso di disoccupazione al 10,9%. Il dato di luglio è stato riviso al rialzo, dal 10,9% all'11%.
Il numero totale dei senza lavoro è sceso ad agosto, rispetto al mese di precedente, di 1.000 unità a 17,603 milioni.
Tra i singoli Paesi il più elevato tasso di disoccupazione lo hanno registrato la Grecia (25,2%) e la Spagna (22,2%), il più basso la Germania (4,5%).
Nell'intera UE il tasso di disoccupazione è rimasto ad agosto invariato al 9,5%.


Redazione Borsainside
 

Grifo104

Forumer storico
Italia, inflazione settembre +0,3%, come da attese

L'Istat ha annunciato oggi che in base alle sue stime preliminari l'inflazione (indice NIC) è aumentata in Italia a settembre dello 0,3%, contro il +0,2% di agosto. Il dato è conforme alle stime degli economisti.
L'ufficio di statistica indica che il lieve rialzo dell'inflazione è principalmente imputabile all'accelerazione della crescita tendenziale dei prezzi degli Alimentari non lavorati (+3,4%, da +1,9% di agosto) e all'inversione della tendenza di quelli dei Servizi relativi ai trasporti (+0,8%, da -0,1% del mese precedente). Questi aumenti sono in parte bilanciati dall'ulteriore caduta dei prezzi degli Energetici non regolamentati (-12,8%, da -10,4% di agosto).
L'inflazione di fondo, al netto degli alimentari freschi e dei beni energetici, è salita allo 0,8% (era +0,7% ad agosto), mentre l'inflazione al netto dei soli beni energetici è aumentata allo 0,9% (da +0,8% del mese precedente).
Su base mensile l'inflazione è calata a settembre dello 0,3%, dal +0,2% di agosto.
L'inflazione acquisita per il 2015 è pari a +0,1% (era +0,2% ad agosto).
I prezzi dei beni alimentari, per la cura della casa e della persona (il cosiddetto "carrello della spesa") sono cresciuti dello 0,6% su base mensile e dell'1,3% su base annua (in accelerazione dal +0,7% di agosto).
L'indice armonizzato dei prezzi al consumo (IPCA), quello considerato dall'UE per le sue statistiche, è aumentato dell'1,6% su base mensile e dello 0,2% su base annua, in rallentamento dal +0,4% di agosto.


Redazione Borsainside
 
Eurozona: per S&P il QE durerà fino a metà 2018 e più che raddoppierà a 2.400 mld di euro

Oggi, 12:24
di Lorenzo Cellone

Il quantitative easing (QE) della Bce potrebbe durare ben oltre il temine previsto del settembre 2016 ed arrivare fino a metà del 2018, raggiungendo un ammontare totale di 2.400 miliardi di euro, ovvero più del doppio rispetto alla somma di 1.100 miliardi circa attualmente prevista dalla Bce. Le ragioni dell’estensione del Quantitative Easing, risiedono nelle difficoltà dell’Eurozona di raggiungere il livello target di inflazione, fissato al 2%, derivanti da fattori economici che hanno complicato l’efficacia della politica monetaria ultra-espansiva attuata dall’istituto guidato da Mario Draghi. Il problema principale è da ricercare nel declino delle valute dei paesi emergenti, che hanno di conseguenza causato una risalita dell’euro, complicando l’efficacia del QE su uno dei suoi obiettivi principali: far ripartire il motore economico della crescita nell’eurozona e aumentare l’inflazione. Il piano di quantitative easing della Bce potrebbe essere esteso oltre il settembre 2016 se la situazione lo renderà necessario. Il francese Benoit Coeuré settimana scorsa ha dichiarato infatti che il piano avrebbe potuto essere prolungato, in caso di necessità.

S&P crede nella forza della ripresa europea
Nel rapporto diffuso oggi da Standard & Poor’s è stato anche monitorato il possibile futuro andamento della crescita dell’Eurozona, che potrebbe rimanere stabile nella restante parte dell’anno dopo il rallentamento del secondo trimestre. I consumi europei dovrebbero essere il driver di tale recupero, mentre il resto dell’economia mondiale rallenta. Considerando una crescita della Cina al 6,3% per il 2016 e al 6,1% per il 2017, ritenuto da S&P come lo scenario base, "le prospettive per le esportazioni diminuiscono frenate dal rallentamento della Cina che si è diffuso ai mercati emergenti. Eppure in alcune aree della zona Euro, soprattutto in Europa centrale ed orientale, rimangono stabili”, ha detto Jean-Michel Six, economista a capo di Standard & Poor per l'Europa, il Medio Oriente e l’Africa.

Possibili effetti negativi da forte rallentamento Cina
L’altro scenario proposto da S&P ipotizza una crescita cinese più lenta (+4,4% per il 2016 e +3,9% per il 2017). In questo quadro, ritenuto meno probabile, l’Eurozona potrebbe rallentare di 0,8 punti percentuali rispetto a quanto pronosticato nello scenario base. Secondo l’agenzia di rating statunitense i più colpiti dall’effetto Cina sarebbero i Paesi Bassi (-1,5%), seguiti da Germania (-0,9%), Italia (-0,7%), Spagna (-0,7%) e Francia (-0,6%).


Fonte: Finanza.com

La notizia sul QE mi lascia perplesso perche' ha toni di ufficialita' senza invece avere nulla di certo
 

Grifo104

Forumer storico
USA, occupati settore privato +200.000 a settembre

ADP (Automatic Data Processing) ha comunicato che a settembre sono stati creati nel settore privato statunitense 200.000 posti di lavoro. Il dato è conforme alle stime degli economisti.

Il dato di agosto è stato rivisto al ribasso, da +190.000 a +186.000 posti di lavoro.
Il più importante rapporto sull'occupazione verrà pubblicato venerdì dal Dipartimento del Lavoro. Gli esperti prevedono la creazione di 205.000 impieghi e un tasso di disoccupazione invariato al 5,1%.


Redazione Borsainside
 

Grifo104

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Industria, prezzi produzione in calo ad agosto

Ad agosto i prezzi alla produzione sono calati rispetto al mese precedente dello 0,7% e del 2,9% rispetto ad agosto 2014. Lo ha comunicato oggi l'Istat.L'ufficio di statistica indica che le diminuzioni dei prezzi alla produzione dei prodotti industriali sono interamente imputabili al calo dei prezzi dei prodotti energetici, al netto dei quali si sono registrate variazioni nulle sia a livello congiunturale sia su base tendenziale.
I prezzi dei prodotti venduti sul mercato interno sono diminuiti ad agosto dello 0,7% rispetto a luglio e del 3,6% su base tendenziale.
I prezzi dei beni venduti sul mercato estero hanno segnato una diminuzione dello 0,4% sul mese precedente (con una variazione negativa dello 0,4% sia per l'area euro sia per quella non euro). In termini tendenziali si è registrato un decremento dello 0,8% (-1,2% per l'area euro e -0,4% per l'area non euro).
Riguardo ai contributi settoriali il contributo maggiore al calo tendenziale dei prezzi dei beni venduti sul mercato interno sono arrivati dal comparto energetico (-3,7 punti percentuali). Sul mercato estero i contributi più ampi alla diminuzione sono derivati dal comparto energetico sia per l’area euro (-0,9 punti percentuali) sia per quella non euro (-1,0 punti percentuali).
Il settore di attività economica per il quale si è rilevato il calo tendenziale dei prezzi più marcato è quello della fabbricazione di coke e prodotti petroliferi raffinati, con diminuzioni del 18,2% sul mercato interno e del 27,6% su quello estero.


Redazione Borsainside
 

Grifo104

Forumer storico
USA: Il Chicago PMI precipita sotto 50 punti

Il Chicago PMI è sceso a settembre, rispetto ad agosto, da 54,4 a 48,7 punti. Gli economisti avevano atteso un calo a 52,9 punti.
Ricordiamo che un valore al di sopra di 50 punti segnala una crescita dell'attività manifatturiera nella zona di Chicago mentre un valore inferiore indica una contrazione.
Il sottoindice relativo ai nuovi ordini è sceso da 56,7 a 49,5 punti, quello relativo alla produzione da 59 a 43,6 punti, qulello relativo alle consegne da 52,6 a 52,4 e quello relativo alle scorte di magazzino da 61,3 a 52,9 punti.
Il sottoindice relativo all'occupazione è salito da 49,1 a 52,3 punti.


Redazione Borsainside
 

Grifo104

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Petrolio: Le scorte USA aumentano di 3,9 milioni di barili

L'EIA (Energy Information Administration) ha comunicato oggi che le scorte di petrolio (Crude Inventories) sono aumentate la scorsa settimana negli USA di 3,9 milioni di barili. Gli analisti avevano previsto un aumento di 0,5 milioni di barili.
Le scorte di benzina sono aumentate di 3,3 milioni di barili. Gli esperti avevano previsto un aumento di 0,5 milioni di barili.
L'EIA ha inoltre comunicato che la scorsa settimana le scorte di distillati sono calate di 0,3 milioni di barili (stime: -1 milione di barili).
Il prezzo del petrolio sale al momento al NYSE dello 0,2%.


Redazione Borsainside
 

Grifo104

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Wto: taglia stime su commercio mondiale, +2,8% nel 2015 e +3,9% nel 2016


Da +3,3% e +4% previsti ad aprile scorso (Il Sole 24 Ore Radiocor) - Roma, 30 set - La Wto taglia le sue previsioni di crescita del commercio mondiale dopo la performance deludente dei primi due trimestri del 2015. Per l'anno in corso l'Organizzazione del commercio mondiale prevede ora una crescita del 2,8% (dal 3,3% stimato ad aprile scorso); per il 2016 un aumento del 3,9% (dal precedente +4%).


red-sal
(RADIOCOR) 30-09-15
 
Stato
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