Tempo a Milano - Cap. 1 (2 lettori)
- Creatore Discussione iulius
- Data di Inizio
- Stato
molto interessante, una riflessione sull'opportunità di coprirsi anche con il vix index non è da scartare...
Grifo104
Forumer storico
Nymex: rame chiude sui minimi di una settimana con timori su scorte
(Il Sole 24 Ore Radiocor) - New York, 15 dic - Il rame oggi a NY ha chiuso in calo su attese per un aumento delle scorte mondiali e con alcuni trader che hanno ridotto le loro posizioni alla vigilia di una riunione potenzialmente storica della Federal Reserve. Al Comex - divisione del New York Mercantile Exchange - il contratto del rame a marzo (il piu' scambiato) ha ceduto il 2,6%, 5,5 centesimi, a 2,0565 dollari a pound. Si tratta di minimi dell'8 dicembre scorso. Il colosso minerario Rio Tinto e i suoi partner si sono garantiti 4,4 miliardi di dollari per espandere la miniera Oyo Tolgoi in Mongolia. Quando sara' a pieno regime, la miniera dovrebbe produrre in media 430.000 tonnellate di rame, il 2% circa della produzione globale. Il cda del gruppo deve ancora dare il via libera al progetto. Una decisione finale e' attesa nella prima meta' del 2016. In vista della riunione della Fed, i trader non si sono voluti esporre: un aumento dei tassi, cosi' come atteso, sostiene il dollaro cosa che rende il metallo industriale piu' costoso per gli acquirenti che utilizzano altre valute.
A24-Spa
(RADIOCOR) 15-12-15
(Il Sole 24 Ore Radiocor) - New York, 15 dic - Il rame oggi a NY ha chiuso in calo su attese per un aumento delle scorte mondiali e con alcuni trader che hanno ridotto le loro posizioni alla vigilia di una riunione potenzialmente storica della Federal Reserve. Al Comex - divisione del New York Mercantile Exchange - il contratto del rame a marzo (il piu' scambiato) ha ceduto il 2,6%, 5,5 centesimi, a 2,0565 dollari a pound. Si tratta di minimi dell'8 dicembre scorso. Il colosso minerario Rio Tinto e i suoi partner si sono garantiti 4,4 miliardi di dollari per espandere la miniera Oyo Tolgoi in Mongolia. Quando sara' a pieno regime, la miniera dovrebbe produrre in media 430.000 tonnellate di rame, il 2% circa della produzione globale. Il cda del gruppo deve ancora dare il via libera al progetto. Una decisione finale e' attesa nella prima meta' del 2016. In vista della riunione della Fed, i trader non si sono voluti esporre: un aumento dei tassi, cosi' come atteso, sostiene il dollaro cosa che rende il metallo industriale piu' costoso per gli acquirenti che utilizzano altre valute.
A24-Spa
(RADIOCOR) 15-12-15
Grifo104
Forumer storico
Auto: Il mercato europeo accelera, immatricolazioni novembre +13,7%
L'ACEA, l'associazione dei costruttori europei di automobili, ha comunicato questa mattina che le immatricolazioni sono aumentate in Europa (UE) a novembre, da anno ad anno, del 13,7% a 1.085.259 unità. Si è trattato del ventisettesimo aumento mensile di fila. Le immatricolazioni erano aumentate nell'UE ad ottobre del 2,9% e a settembre del 9,8%.I dati dei singoli Paesi
Tra i grandi Paesi europei le immatricolazioni sono aumentate a novembre in Spagna del 25,4%, in Italia del 23,5%, in Germania dell’8,9%, in Francia dell’11,3% e nel Regno Unito del 3,8%.
I dati dei singoli costruttori
Per quanto riguarda i singoli costruttori le immatricolazioni di Ford (US3453708600) sono aumentate lo scorso mese del 20,5%, quelle di Peugeot (FR0000121501) del 13,6%, quelle di Renault (FR0000131906) dello 14,7%, quelle di Volkswagen (DE0007664005) del 4,1%, quelle di General Motors (US37045V1008) del 18,3%, quelle di Fiat Chrysler (NL0010877643) del 18,6%, quelle di Daimler (DE0007100000) del 22,8%, quelle di BMW (DE0005190003) del 10,1%, quelle di KIA Motors (KR7000270009) del 9,3%, quelle di Hyundai Motor (KR7005380001) dell’11,6%, quelle di Jaguar Land Rover del 70%, quelle di Suzuki Motor (JP3397200001) del 34%, quelle di Volvo Car Group del 23,7%, quelle di Mazda Motor (JP3868400007) del 38%, quelle di Honda (JP3854600008) del 25,4%, quelle di Mitsubishi Motors (JP3899800001) del 18,9%, quelle di Nissan (JP3672400003) del 5,4% e quelle di Toyota (JP3633400001) del 6,1%.
Redazione Borsainside
L'ACEA, l'associazione dei costruttori europei di automobili, ha comunicato questa mattina che le immatricolazioni sono aumentate in Europa (UE) a novembre, da anno ad anno, del 13,7% a 1.085.259 unità. Si è trattato del ventisettesimo aumento mensile di fila. Le immatricolazioni erano aumentate nell'UE ad ottobre del 2,9% e a settembre del 9,8%.I dati dei singoli Paesi
Tra i grandi Paesi europei le immatricolazioni sono aumentate a novembre in Spagna del 25,4%, in Italia del 23,5%, in Germania dell’8,9%, in Francia dell’11,3% e nel Regno Unito del 3,8%.
I dati dei singoli costruttori
Per quanto riguarda i singoli costruttori le immatricolazioni di Ford (US3453708600) sono aumentate lo scorso mese del 20,5%, quelle di Peugeot (FR0000121501) del 13,6%, quelle di Renault (FR0000131906) dello 14,7%, quelle di Volkswagen (DE0007664005) del 4,1%, quelle di General Motors (US37045V1008) del 18,3%, quelle di Fiat Chrysler (NL0010877643) del 18,6%, quelle di Daimler (DE0007100000) del 22,8%, quelle di BMW (DE0005190003) del 10,1%, quelle di KIA Motors (KR7000270009) del 9,3%, quelle di Hyundai Motor (KR7005380001) dell’11,6%, quelle di Jaguar Land Rover del 70%, quelle di Suzuki Motor (JP3397200001) del 34%, quelle di Volvo Car Group del 23,7%, quelle di Mazda Motor (JP3868400007) del 38%, quelle di Honda (JP3854600008) del 25,4%, quelle di Mitsubishi Motors (JP3899800001) del 18,9%, quelle di Nissan (JP3672400003) del 5,4% e quelle di Toyota (JP3633400001) del 6,1%.
Redazione Borsainside
Grifo104
Forumer storico
Bankitalia: Il debito pubblico aumenta ad ottobre di 19,8 miliardi
Il debito pubblico italiano è aumentato ad ottobre di €19,8 miliardi a €2.211,8 miliardi. È quanto risulta dal supplemento al bollettino statistico della Banca d'Italia dedicato alla finanza pubblica.
Bankitalia indica che l’incremento del debito è stato determinato dall’aumento delle disponibilità liquide del Tesoro (17,7 miliardi; 81,7 miliardi a ottobre del 2015; 69,4 nel corrispondente periodo del 2014) e dal fabbisogno del mese (2,1 miliardi).
Per quanto riguarda la ripartizione per sottosettori, il debito delle amministrazioni centrali è cresciuto di €20,6 miliardi, mentre quello delle amministrazioni locali è sceso di €0,8 miliardi.
Nei primi dieci mesi dell'anno, il debito delle Amministrazioni pubbliche è aumentato di €75,9 miliardi; il fabbisogno complessivo è stato pari a €45,3 miliardi mentre le disponibilità liquide del Tesoro sono aumentate di €35,3 miliardi. L'effetto complessivo della rivalutazione dei titoli indicizzati all'inflazione, del cambio dell'euro e degli scarti ha ridotto il debito per €4,7 miliardi.
Nei primi dieci mesi del 2015 le entrate tributarie sono state complessivamente pari a €318,8 miliardi, in aumento del 3,6% rispetto a quelle relative allo stesso periodo dell'anno precedente.
Redazione Borsainside
Il debito pubblico italiano è aumentato ad ottobre di €19,8 miliardi a €2.211,8 miliardi. È quanto risulta dal supplemento al bollettino statistico della Banca d'Italia dedicato alla finanza pubblica.
Bankitalia indica che l’incremento del debito è stato determinato dall’aumento delle disponibilità liquide del Tesoro (17,7 miliardi; 81,7 miliardi a ottobre del 2015; 69,4 nel corrispondente periodo del 2014) e dal fabbisogno del mese (2,1 miliardi).
Per quanto riguarda la ripartizione per sottosettori, il debito delle amministrazioni centrali è cresciuto di €20,6 miliardi, mentre quello delle amministrazioni locali è sceso di €0,8 miliardi.
Nei primi dieci mesi dell'anno, il debito delle Amministrazioni pubbliche è aumentato di €75,9 miliardi; il fabbisogno complessivo è stato pari a €45,3 miliardi mentre le disponibilità liquide del Tesoro sono aumentate di €35,3 miliardi. L'effetto complessivo della rivalutazione dei titoli indicizzati all'inflazione, del cambio dell'euro e degli scarti ha ridotto il debito per €4,7 miliardi.
Nei primi dieci mesi del 2015 le entrate tributarie sono state complessivamente pari a €318,8 miliardi, in aumento del 3,6% rispetto a quelle relative allo stesso periodo dell'anno precedente.
Redazione Borsainside
Grifo104
Forumer storico
USA: La fiducia dei costruttori edili scende anche a dicembre
La fiducia dei costrutori edili negli USA è scesa anche a dicembre. Lo ha comunicato l'associazione settoriale NAHB (National Association of Home Builders).
L'indice NAHB/Wells Fargo è calato questo mese, rispetto a novembre, da 62 a 61 punti. Gli economisti avevano previsto un aumento a 63 punti.
Ricordiamo che un valore superiore a 50 punti indica che i costruttori edili sono ottimisti sull'andamento delle vendite di case.
Redazione Borsainside
La fiducia dei costrutori edili negli USA è scesa anche a dicembre. Lo ha comunicato l'associazione settoriale NAHB (National Association of Home Builders).
L'indice NAHB/Wells Fargo è calato questo mese, rispetto a novembre, da 62 a 61 punti. Gli economisti avevano previsto un aumento a 63 punti.
Ricordiamo che un valore superiore a 50 punti indica che i costruttori edili sono ottimisti sull'andamento delle vendite di case.
Redazione Borsainside
Grifo104
Forumer storico
Eurozona, occupazione in moderato aumento nel terzo trimestre
La ripresa del mercato europeo del lavoro resta lenta. L'occupazione è cresciuta nella zona euro nel terzo trimestre dello 0,3%. Lo ha comunicato oggi l'Eurostat. Gli economisti avevano previsto una crescita dello 0,2%.
Il dato del secondo trimestre è stato rivisto al rialzo, da +0,3% a +0,4%.
Su base annua l’occupazione è cresciuta nell’Eurozona nel terzo trimestre dell’1,1%.
Per quanto riguarda l'intera Unione Europea l'occupazione è cresciuta dello 0,4% su base sequenziale e calata dell’1,1% su base annua.
Tra i singoli Paesi il più forte aumento di occupati l’hanno registrato l’Estonia (+2,1%) e l’Ungheria (+0,8%). Male invece Croazia (-0,6%) e Portogallo (-0,5%). In Italia l’occupazione è aumentata lo scorso trimestre dello 0,4%.
Redazione Borsainside
La ripresa del mercato europeo del lavoro resta lenta. L'occupazione è cresciuta nella zona euro nel terzo trimestre dello 0,3%. Lo ha comunicato oggi l'Eurostat. Gli economisti avevano previsto una crescita dello 0,2%.
Il dato del secondo trimestre è stato rivisto al rialzo, da +0,3% a +0,4%.
Su base annua l’occupazione è cresciuta nell’Eurozona nel terzo trimestre dell’1,1%.
Per quanto riguarda l'intera Unione Europea l'occupazione è cresciuta dello 0,4% su base sequenziale e calata dell’1,1% su base annua.
Tra i singoli Paesi il più forte aumento di occupati l’hanno registrato l’Estonia (+2,1%) e l’Ungheria (+0,8%). Male invece Croazia (-0,6%) e Portogallo (-0,5%). In Italia l’occupazione è aumentata lo scorso trimestre dello 0,4%.
Redazione Borsainside
- Stato