Fisher (Fed): nel 2016 ci saranno fino a 4 rialzi dei tassi di interesse
6 gennaio 2016, di Mariangela Tessa
NEW YORK (WSI) – Nel corso del 2016 la Fed potrebbe alzare i tassi dalle 3 alle 4 volte. La conferma e’ arrivata oggi dal vice-presidente della Fed, Stanley Fisher, secondo il quale le aspettative del mercato che puntano ad un aumento del costo del denaro solo in due tranche sono troppo caute.
Durante un’intervista alla Cnbc, Fisher ha inoltre aggiunto che la Banca Centrale Americana non agisce con il “pilota automatico”.”Al momento non sappiamo quanti rialzi ci saranno di preciso”, ha detto Fisher, specificando che la Fed dovrà rispondere agli eventi che si presenteranno durante l’anno.
P.S.
Tie' ... niente piu' bumba per gli LMA. E dire che l'anno scorso c'era chi come Goldman Sachs asseriva (sbugiardata):
Goldman Sachs: Fed non alzerà i tassi prima del 2017
5 ottobre 2015, di Redazione Wall Street Italia
NEW YORK (WS) – Goldman Sachs fa un passo indietro sull’economia Usa e sui tempi della prima stretta della Fed. Dopo aver mesi previsto un rimbalzo del Pil statunitense, oltre il potenziale, l’ultima delusione arrivata dall’occupazione ha fatto cambiare idea gli esperti della banca americana sulla data ipotetica della prima stretta.
Secondo una nota odierna, infatti, la Fed resterà alla finestra ancora per molti mesi. Addirittura, le ultime stime, parlano di un rialzo nel 2017. “Le cattive notizie arrivate dalla produzione e dall’occupazione potranno modificare le decisioni della banca centrale americana in materia di politica monetaria. Dopo i dati sull’occupazione di venerdì, è molto probabile che la Fed mantenga i tassi a zero per tutto il prossimo anni, iniziando a valutare una stretta solo nel 2017″.
Va ricordato, a questo proposito, che, nell’ultima riunione dello scorso 17 settembre, la Federal Reserve ha seguito ancora una volta la strada della prudenza, rinunciando all’aumento dei tassi di interesse a breve termine – fermi dal 2008 alla forbice compresa tra 0 e 0,25% – in attesa di avere maggiori rassicurazioni sul quadro economico generale. (mt)
E chi ... tra gli LMA ... era convinto ADDIRITTURA che:
“Altro che rialzo dei tassi, Fed sarà costretta a iniettare nuova droga”
23 settembre 2015, di Redazione Wall Street Italia
NEW YORK (WSI) – La decisione della Fed di non toccare i tassi di interesse Usa non sarà sufficiente per risollevare le sorti dell’economia globale, ostaggio della crisi dei mercati emergenti e di una nuova frenata della crescita del Pil Usa.
Ne è convinto John Burbank, hedge fund manager di Passport Capital che, in un’articolo pubblicato sul Financial Times, non esclude un nuovo round di Quantitative Easing da parte della Federal Reserve per sostenere l’economia americana.
Burbank che, quest’anno ha scommesso contro i paesi emergenti e le materie prime, spiega che “Se è vero che l’iniezione di liquidità sui mercati messa in atto dalla Banca Centrale Americana ha favorito un cattiva allocazione del capitale in tutto il mondo, la fine del QE, lo scorso anno, ha innescato un rally del dollaro con conseguenze negative per l’economia Usa che solo ora cominciano a vedersi”.
Tornando alle preoccupazioni sullo stato di salute dei mercati emergenti, recenti stime dell’Università di Oxford hanno anticipato per quest’anno una stima media della crescita del Pil del 3,6%, il livello più bassi dalla crisi del 2008/2009. (mt)
P.S.
Consiglio sempre di tenere SEMPRE bene a mente quanto asserito dagli LMA alla vigilia di appuntamenti VITALI. Di solito va sempre all'opposto di quanto prevedono. Sara' un caso ? Chissa' ...