Tempo a Milano - Cap. 1

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Interessante trafiletto di Milano Finanza del 08/01/16 a pag. 3


Crollano le riserve estere cinesi: a dicembre -108 miliardi di dollari.

Si fa piu' leggero il forziere della valuta estera di Pechino. Le riserve, che comunque restano le piu' consistenti al mondo, sono ai minimi da tre anni. Soltanto a dicembre assistito ad un deflusso di 108 miliardi di dollari rispetto al mese precedente, la flessione piu' consistente di sempre su base mensile. Ed il crollo di dicembre, emerge da un'analisi di Bloomberg, avrebbe potuto essere anche piu' consistente se non fosse stato per la componente in euro e yen, comunque convertita nella valuta Usa. L'ammontare complessivo delle riserve e' pertanto calato a 3.330 miliardi di dollari, sotto il livello stimato dal consenso, circa 3.400 miliardi, e ben distante dal picco di 3.990 miliardi toccato a giugno dello scorso anno. Ed anche su base annua le riserve hanno registrato un crollo di 512,7 miliardi di dollari, due terzi dei quali uscito dalle casse cinesi tra agosto e dicembre, per effetto delle misure prese dalle autorità per contenere la discesa dello yuan dopo la svalutazione a sorpresa decisa la scorsa estate. Nell'ultimo anno il calo e' stato costante, con la sola eccezione dei mesi di aprile ed ottobre. "La People's Bank of China sta intervenendo, ci sono molti deflussi di capitali e lo yuan sta subendo crescenti pressioni al ribasso", ha rilevato Chen Xingdong, analista di Bnp Paribas. Negli ultimi mesi la Pboc ha infatti dovuto vendere dollari ed acquistare yuan per sostenere la divisa nazionale. "Se il renminbi continuera' ad indebolirsi, la banca centrale dovra' intervenire", ha spiegato un economista di Macquarie, che giudica comunque troppo tollerante l'atteggiamento della Pboc rispetto alla volatilità della divisa cinese. Ieri intanto lo yuan onshore ha raggiunto i nuovi minimi dal 2011 a quota 6,592 rispetto al dollaro, mentre lo yuan offshore, che fluttua liberamente, ha raggiunto nuovi minimi quinquennali, a 6,7511. Un comunicato dell'istituto centrale guidato dal governatore Zhou Xiaochuan ha però sottolineato che nel corso dell'ultimo anno lo yuan si è comunque apprezzato rispetto ad un ampio paniere di valute. Salgono invece a dicembre le riserve auree. Pechino ha accumulato 56,6 milioni di once contro i 56 di novembre.
 

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