Tempo a Milano - Cap. 1

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Volkswagen: crescita 'robusta' nel primo sem, +19,3% utile, conferma target 2014

(Il Sole 24 Ore Radiocor) - Wolfsburg, 31 lug - Nel primo semestre il gruppo Volkswagen ha registrato "una solida crescita dei risultati malgrado le difficolta' del mercato". Lo comunica la casa tedesca, che ha confermato i target 2014. Nella prima meta' Vw afferma di aver segnato solo un lieve aumento dei ricavi a 98,8 miliardi di euro, da 98,7 miliardi un anno prima, a causa di negativi effetti valutari. L'utile operativo e' salito del 7% a 6,2 miliardi e il ritorno operativo sulle vendite e' passato dal 5,9% al 6,3%. La cifra esclude il contributo delle jv in Cina, pari a 2,6 miliardi (2,4 miliardi un anno prima). L'utile dopo le imposte e' salito del 19,3% a 5,7 miliardi e le vendite del 6,8% a oltre 5,2 milioni di unita'. Il ceo Martin Winterkorn ha definito "buona" la performance finanziaria del primo semestre "malgrado venti contrari. Alla luce delle continue forti pressioni concorrenziali, delle grandi tensioni in alcune economie emergenti e dei cambiamenti tecnici ed economici nella nostra industria stiamo lavorando duramente per creare le condizioni necessarie di cui abbiamo bisogno per garantire il nostro successo futuro". Nella prima meta' dell'anno la liquidita' netta della divisione Auto del gruppo tedesco e' sceso a quasi 14 miliardi (da 16,9 miliardi a fine dicembre 2013) a seguito dell'acquisizione della quota in Scania e la ricapitalizzazione della divisione Servizi Finanziari. Gli investimenti nella divisione Automotive sono scesi da 3,9 a 3,6 miliardi. A livello di brand Volkswagen Passenger Cars ha registrato un utile operativo per un miliardo (1,5 miliardi un anno prima) a seguito di un calo dei volumi, cambi sfavorevoli e investimenti in nuove tecnologie, per Audi era pari a 2,7 miliardi (da 2,6) per Skoda a 425 milioni (da 243), per Porsche a 1,4 miliardi (da 1,3), per Bentley a 95 milioni (da 58) per Seat le perdite sono scese a 37 milioni (da -40), per Scania e' salito a 476 milioni (da 464), per Volkswagen Financial Services a 776 milioni (da 696) e per i Veicoli commerciali a 280 milioni (da 246). Nel secondo trimestre il gruppo ha segnato vendite in rialzo del 5,9% a oltre 2,64 milioni di unita', ricavi in calo del 2,2% a 50,98 miliardi, un utile operativo giu' del 3,1% a 3,33 miliardi e un utile dopo le imposte su del 14,1% a 3,25 miliardi. Sui conti del secondo trimestre hanno pesato sfavorevoli effetti valutari e difficolta' su importanti mercati del gruppo. Quest'anno il costruttore tedesco, i cui risultati nel secondo trimestre sono superiori alle attese medie degli analisti, intende portare avanti un'offensiva di prodotto per tutte le sue marche e ritiene che il suo sistema di piattaforme modulari avra' "un crescente effetto positivo sulla sua struttura dei costi". Per quest'anno la casa di Wolfsburg stima, "a seconda delle condizioni dell'economia, un aumento di circa il 3% delle consegne e un ritorno operativo sulle vendite tra 5,5% e 6,5%". Il ceo Winterkorn ha aggiunto: "La nostra urgente priorita' e' sfruttare il potenziale di sinergie. La nostra ambizione e' essere leader nel forgiare il futuro dell'automobile". Alla Borsa di Francoforte i titoli Vw sono in controtendenza e in rialzo dell'1% circa dopo l'annuncio della semestrale.


red-pal-
(RADIOCOR) 31-07-14
 
colpa dello spirito santo... :D

Banco Espirito Santo massacrato: -48% a Lisbona

Pubblicato il 31 luglio 2014, ore 12:04. Ultimo aggiornamento 31 luglio 2014 , ore 12:04
Dramma a Lisbona dopo la pubblicazione dei conti semestrali di Banco Espirito Santo. Giù tutte le borse occidentali






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NOTIZIE SU: Borse europee Titoli azionari Europa

Banco Espirito Santo sprofonda alla Borsa di Lisbona. La quotata sta perdendo il 48% dopo la pubblicazione dei conti semestrali. L’istituto portoghese, infatti, ha riportato nel primo semestre dell’anno una perdita record per complessivi 3,6 miliardi. Il rosso che Banco Espirito Santo ha rimediato deriva in gran parte dagli accantonamenti per crediti a rischio verso altre società del Gruppo Espirito Santo. La maxi perdita ha determinato un calo dei livelli di capitale che sono scesi sotto il minimo richiesto dalla banca centrale portoghese. Banco Espirito Santo ha quindi annunciato la necessità di un aumento di capitale.
Il tracollo della banca lusitana sta provocando un’ondata di vendite su tutte le piazze europee, compresa Milano (MPS e Intesa Sanpaolo affossano l’Ftse Mib. Si salva solo Yoox).


Banco Espírito Santo, arrestato ex presidente Salgado: “Riciclaggio”
Il patriarca del gruppo finanziario di Lisbona in crisi si era dimesso dieci giorni fa. Il fermo, ha fatto sapere la procura, è legato all'operazione Monte Branco, che ha portato alla luce un'ampia rete di lavaggio di capitali sporchi con diramazioni in Svizzera


Un interrogatorio durato sette ore, con una piccola pausa pranzo in mezzo. Poi una cauzione di 3 milioni di euro che gli ha ridato la libertà, a patto che non esca dal Paese e non venga in contatto con “determinate persone”, hanno comunicato dalla Procura.
I guai per Ricardo Salgado, il bancario della famiglia più potente di Lisbona, che ha diretto il Banco Espírito Santo (Bes) per 22 anni, sembrano non finire. Giovedì mattina la polizia ha bussato alla porta della sua villa di Estoril, località sul mare vicino Lisbona, lo ha arrestato con l’accusa di frode fiscale, abuso, falsificazione e riciclaggio e lo ha condotto davanti al Tribunale di istruzione criminale di Lisbona. Qui ad attenderlo Carlos Alexandre, soprannominato il “supergiudice”. E a ragione: non c’è processo in ambito economico e finanziario che in Portogallo non passi dal suo ufficio. Salgado ha lasciato il suo incarico di massimo responsabile del Bes dieci giorni fa, dopo che la banca è stata colpita dalla crisi che fa tremare l’intero Espírito Santo Financial group. Facendo anche temere un “effetto domino” sulle circa 150 aziende controllate.
Un arresto che arriva 24 ore dopo che gli ispettori fiscali facessero irruzione nella sede della holding di famiglia in cerca di documenti sulla società. È proprio qui che i cinque rami della famiglia Espírito Santo si riuniscono diverse volte all’anno per prendere decisioni e discutere le faccende di “casa”. I funzionari sono entrati anche nell’hotel dove Salgado ha trasferito il suo ufficio, dopo il suo ritiro come presidente del Bes avvenuto lo scorso 13 luglio. Nel frattempo, dall’altra parte dell’oceano, autorità statunitensi accedevano alla filiale del Bes di Miami, altre invece entravano in quella di Panama.
In realtà la perquisizione delle filiali del Banco Espírito Santo c’entrano finora poco o niente con l’arresto di Salgado. La prima ha a che fare con il grosso buco di bilancio (pari a 7 miliardi dio euro) che ha causato a ruota il tonfo in Borsa della Banca più prestigiosa del Portogallo. L’arresto dell’ex numero uno invece rientra nell’operazione “Monte Branco”, una rete di riciclaggio di capitali avvenuto tra il luglio 2009 e il luglio 2011 con tanto di conti opachi e paradisi fiscali, tramite la Akoya, una società di gestione patrimoniale con sede in Svizzera di proprietà di due degli imputati nel caso: Michel Canals e Nicolas Figueiredo, insieme all’ex presidente del Bes Angola Álvaro Sobrinho.
Non è la prima volta che Salgado dichiara davanti a un tribunale su questo caso: era accaduto nel dicembre 2012, anche se la Procura, un mese dopo, aveva reso pubblica una nota dove affermava che non esistevano delle “basi” per considerare Salgado un sospetto. Il suon nome all’epoca figurava tra i clienti della Akoya Asset Manage, epicentro del riciclaggio di soldi portoghesi. Salgado aveva offerto di testimoniare volontariamente, nel frattempo aveva regolarizzato la sua situazione fiscale per ben tre volte.
Adesso pero i sospetti riguardano principalmente uno strano trasferimento di 14 milioni di euro sul conto dell’ex capo del Bes dal costruttore angolano José Guilheme. Inoltre la polizia ha scoperto dei trasferimenti sospetti per un totale di 23,7 milioni di euro a una società offshore, sempre intestati al capofamiglia degli Espírito Santo.
 
Volkswagen: crescita 'robusta' nel primo sem, +19,3% utile, conferma target 2014

red-pal-
(RADIOCOR) 31-07-14

Non mi stancherò mai di ripeterlo:

Possibile che nei paesi aderenti alla famigerata Unione Europea non
ci sia una personalità di indiscussa imparzialità e grande competenza,
fuori dai giochi politici di convenienze poltronare, che intervenga a
denunciare lo sconcio?
La Germania, siegt HEIL, ci sta fagocitando tutti!
Ha messo in atto un perverso meccanismo per cui qualsiasi cosa
si faccia è destinata al fallimento.

Se si vuole ritornare a correre con le proprie gambe c' è una sola
cosa da fare: uscire da questo strangolamento, quindi dall' euro.
 
SPX500:

male ma non ancora indizi di tracollo.
 

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Non mi stancherò mai di ripeterlo:

Possibile che nei paesi aderenti alla famigerata Unione Europea non
ci sia una personalità di indiscussa imparzialità e grande competenza,
fuori dai giochi politici di convenienze poltronare, che intervenga a
denunciare lo sconcio?
La Germania, siegt HEIL, ci sta fagocitando tutti!
Ha messo in atto un perverso meccanismo per cui qualsiasi cosa
si faccia è destinata al fallimento.

Se si vuole ritornare a correre con le proprie gambe c' è una sola
cosa da fare: uscire da questo strangolamento, quindi dall' euro.
Io penso che il problema è che siamo rimasti in mezzo al guado. Dove la corrente è più forte.
Bisogna attraversare in fretta ed approdare agli Stati Uniti d'Europa!
 
USA: Il Chicago PMI crolla a luglio a 52,6 punti

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Il Chicago PMI è sceso a luglio, rispetto a giugno, da 62,6 a 52,6 punti. Si tratta del più forte calo dall'ottobre del 2008. Gli economisti avevano atteso un leggero calo a 61,8 punti.
Ricordiamo che un valore al di sopra di 50 punti segnala una crescita dell'attività manifatturiera nella zona di Chicago mentre un valore inferiore indica una contrazione.
Il sottoindice relativo ai nuovi ordini è calato a luglio, rispetto a giugno, da 65,1 a 55,7 punti, quello relativo alla produzione da 70,1 a 51,4 punti, quello relativo alle scorte da 57 a 54,3 punti e quello relativo ai prezzi pagati da 65,9 a 59 punti.
Il sottoindice relativo all'occupazione è aumentato da 58,4 a 59,8 punti.


Redazione Borsainside
 
Non mi stancherò mai di ripeterlo:

Possibile che nei paesi aderenti alla famigerata Unione Europea non
ci sia una personalità di indiscussa imparzialità e grande competenza,
fuori dai giochi politici di convenienze poltronare, che intervenga a
denunciare lo sconcio?
La Germania, siegt HEIL, ci sta fagocitando tutti!
Ha messo in atto un perverso meccanismo per cui qualsiasi cosa
si faccia è destinata al fallimento.

Se si vuole ritornare a correre con le proprie gambe c' è una sola
cosa da fare: uscire da questo strangolamento, quindi dall' euro.

Io sono sempre convinto che i politici c'hanno venduto all'Europa e non è incompetenza...Italia come Cina d'Europa...Farci impoverire, farci morire senza sanità e senza pensioni...........Io credo che l'Europa se non cambierà porterà alla più grande guerra civile della storia...anche se alla fine le persone come in Grecia o Cipro si sono rassegnate...

A ki interessa e ha un'ora e mezza di tempo guardasse questo film drammatico sulla crisi 2009 in Usa

Assalto a Wall Street (2013) | CineBlog01.EU | FILM GRATIS IN STREAMING E DOWNLOAD LINK


PS: usare i DNS di openDns
 
Io penso che il problema è che siamo rimasti in mezzo al guado. Dove la corrente è più forte.
Bisogna attraversare in fretta ed approdare agli Stati Uniti d'Europa!

Senza Eurobond non mi pare sostenibile...e la Germania non li vuole...Unione monetaria, unione bancaria ma con titoli di debito a diverso rendimento?

Euro1 ed Euro2 altrimenti salta tutto per me...
 
Senza Eurobond non mi pare sostenibile...e la Germania non li vuole...Unione monetaria, unione bancaria ma con titoli di debito a diverso rendimento?

Euro1 ed Euro2 altrimenti salta tutto per me...

Hai ragione.
Infatti, la strada non è l'unione monetaria. Bensì quella politica.
Un unico stato federale sul modello di quello americano.
 
Hai ragione.
Infatti, la strada non è l'unione monetaria. Bensì quella politica.
Un unico stato federale sul modello di quello americano.

Certo, ma per me ci sono troppe differenze etniche, geografiche, culturali etc etc...............Gli Americani sono un solo popolo anche se con tante minoranze ma comunque loro sono uniti dal 1776........non senza problemi ma in California come in New Jersey sono un solo popolo..............Noi uniti non lo saremo mai, è utopia...........o magari ci arriveremo passando per un guerra civile tra nord e sud Europa come tra le 2 americhe......
 
Stato
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