Tempo a Milano - Cap. 1

Stato
Chiusa ad ulteriori risposte.
Cina, banche con meno utili e più sofferenze


(Teleborsa) - La frenata dell'economia cinese non lascia indenne il settore bancario, che chiude il primo semestre del 2014 con una frenata della crescita dell'utile. Secondo l'organo di vigilanza bancario cinese, l'utile netto combinato di tutto il comparto bancario si è attestato a 753 miliardi di yuan (attorno ai 121 miliardi di dollari), con un aumento del 13,8%, un tasso di crescita ben lontano dai tempi d'oro del Dragone, quando la crescita si attestava oltre il 20%. Parallelamente, sono aumentate esponenzialmente le sofferenze, che si sono attestate a 539 miliardi di yuan. Anche l'outlook per il secondo semestre non è roseo, perché ci si attende una ulteriore frenata del tasso di crescita dei profitti attorno all'8%. Secondo gli esperti si tratta di uno degli effetti della liberalizzazione e della concorrenza nel settore bancario, che sta spingendo ai minimi i tassi praticati sui finanziamenti, dopo che la banca centrale ha eliminato il tasso minimo sugli impieghi, per incentivare i finanziamenti all'economia.
 
Cina, banche con meno utili e più sofferenze


(Teleborsa) - La frenata dell'economia cinese non lascia indenne il settore bancario, che chiude il primo semestre del 2014 con una frenata della crescita dell'utile. Secondo l'organo di vigilanza bancario cinese, l'utile netto combinato di tutto il comparto bancario si è attestato a 753 miliardi di yuan (attorno ai 121 miliardi di dollari), con un aumento del 13,8%, un tasso di crescita ben lontano dai tempi d'oro del Dragone, quando la crescita si attestava oltre il 20%. Parallelamente, sono aumentate esponenzialmente le sofferenze, che si sono attestate a 539 miliardi di yuan. Anche l'outlook per il secondo semestre non è roseo, perché ci si attende una ulteriore frenata del tasso di crescita dei profitti attorno all'8%. Secondo gli esperti si tratta di uno degli effetti della liberalizzazione e della concorrenza nel settore bancario, che sta spingendo ai minimi i tassi praticati sui finanziamenti, dopo che la banca centrale ha eliminato il tasso minimo sugli impieghi, per incentivare i finanziamenti all'economia.


Chissà che direbbe Mao Tse Dong. Il suo partito PCC dal nome sempre
uguale ma che si legge diversamente: Partito Capital Comunista.
 
Eni: Goldman alza il rating a Conviction Buy

Goldman Sachs ha alzato il suo rating su Eni (IT0003132476) da "Neutral" a "Conviction Buy" ed il target sul prezzo da €19 a €23.La banca d'affari spiega in una nota che con il nuovo amministratore delegato, Claudio Descalzi, è iniziata una nuova fase del processo di ristrutturazione che dovrebbe condurre ad un ulteriore aumento dei già elevati versamenti agli azionisti.
Goldman si attende che i successi esplorativi spingeranno significativamente la crescita dei volumi nel lungo termine. Eni sarebbe inoltre insieme a BG Group (GB0008762899) e Repsol (ES0173516115) tra i gruppi petroliferi che registreranno fino al 2016 il più forte sviluppo del cash flow.


Redazione BorsainsideGoldman si attende che i successi esplorativi spingeranno significativamente la crescita dei volumi nel lungo termine. Eni sarebbe inoltre insieme a BG Group (GB0008762899) e Repsol (ES0173516115) tra i gruppi petroliferi che registreranno fino al 2016 il più forte sviluppo del cash flow.


Redazione Borsainside
 

UpkPfA5XLjhlYC5yx+iat6qlERIziy1ATx19ZCGb+8w=--fausto_bertinotti.jpg



l comunismo? «Ha fallito». La cultura politica da cui si deve ripartire? «Quella liberale, che ha difeso i diritti dell’individuo».

La sinistra che io ho conosciuto, quella della lotta per l’eguaglianza degli uomini, quella che chiedeva ai proletari di tutto il mondo di unirsi, è finita con una sconfitta. Io appartenevo a questo mondo. Questo mondo è stato sconfitto dalla falsificazione della sua tesi (l’Unione sovietica)

Ecco l’auto-accusa terribile: «La mia storia ha pensato che si potesse comprimere le libertà personali. L’intellettualità europea fra il 1945 e il 1950 è stata tutta comunista. Jean Paul Satre, Andrè Gide, Albert Camus per parlare dei francesi. In Italia tutti, proprio tutti: i registi del neorealismo, i principali cattedratici italiani, i grandi scrittori, le case editrici. Erano tutti comunisti. E adesso non mi dite per favore che non si sapeva niente di cosa accadeva in Unione Sovietica, e che bisognava attendere il 1956 o Praga!».
_____________________________________________________________

Sono senza parole.
Dopo Bertinotti avranno il coraggio di fare lo stesso i vari D' Alema,
Pierluigi, la Anna e tanti altri che "NON POTEVANO NON SAPERE" ?
Ne dubito fortemente.

Spero che il messaggio-denuncia di Bertinotti serva a far aprire gli
occhi a quanti, anche in questo forum e pure di amici miei o ex,
si ostinano a sentirsi parte di quella ORRENDA ideologia, seconda solo
al nazismo.
 
Bertinotti: anche la Cgil ha lasciato i lavoratori per le poltrone

__________________________________________________________


Perchè non si sapeva già?


Solo i "senza se e senza ma" dei quali dicevo prima si intestardiscono
a tenere le bende sugli occhi.
 
Luxottica: Guerra lascia, via al modello di co-CEO

È ufficiale dopo dieci anni Andrea Guerra lascerà la guida di Luxottica (IT0001479374). Il leader del settore dell'occhialeria ha annunciato oggi di aver avviato l’implementazione di un nuovo assetto organizzativo basato su un modello di “co-Ceo”, con due amministratori delegati, il primo focalizzato sui "Mercati" e il secondo dedicato alle "Funzioni Corporate".
"L’evoluzione verso un co-CEO model con responsabilità distribuite, distinte ma complementari, garantirà una migliore governance del gruppo che negli ultimi anni ha notevolmente aumentato la propria dimensione, complessità e presenza globale", si legge in una nota.
Enrico Cavatorta, attuale Direttore Generale di Luxottica, è stato nominato Amministratore Delegato delle "Funzioni Corporate" e, pro tempore, dei "Mercati", in attesa della nomina del secondo amministratore delegato, che è in via di definizione.
Un terzo dirigente, Massimo Vian, guiderà le funzioni "Operations", che riporteranno temporaneamente al Presidente Leonardo Del Vecchio. Per favorire un’efficace gestione del Gruppo in questa nuova fase, verrà inoltre costituito un Comitato Direttivo guidato dallo stesso fondatore del gruppo.
"La nomina di Enrico Cavatorta - si legge nella nota - assicura la valorizzazione delle eccellenze manageriali interne garantendo la necessaria continuità strategica. Al contempo, la prossima nomina di un amministratore delegato di provenienza esterna consentirà l’inserimento di nuove energie e competenze in una fase di importante evoluzione".
Luxottica aggiunge che il nuovo modello organizzativo e gestionale è funzionale a sostenere una nuova fase di sviluppo che, coerentemente con la visione strategica perseguita sino ad oggi, permetterà di cogliere, in uno scenario competitivo globale di crescente complessità, le nuove opportunità offerte dai mercati e dai cambiamenti nelle dinamiche competitive.


Redazione Borsainside



Chissa' se Del Vecchio ha presente quel vecchio detto: "quando sono troppi galli a cantare non si fa mai giorno" ...
 
Ultima modifica:
Stato
Chiusa ad ulteriori risposte.

Users who are viewing this thread

Back
Alto