Bankitalia: Rossi, crisi ha risvegliato mostro della diffidenza fra paesi
Cruciale proteggere indipendenza Bce da ragioni politiche (Il Sole 24 Ore Radiocor) - Milano, 19 nov - "Nell'analisi della situazione economica dell'Eurozona, vi sono due diversi che possiamo definire della 'ragione economica' e della 'ragione politica'. Dovrebbero procedere in parallelo, ma a volte divergono". E' quanto ha affermato il Direttore Generale della Banca d'Italia Salvatore Rossi nel corso del suo discorso sulla politica monetaria e l'indipendenza delle banche centrali tenuto presso il complesso universitario di Vicenza. "La ragione economica - ha detto - da' indicazioni chiare a chi ha oggi responsabilita' di politica economica nell'area dell'euro. Gli economisti sono quasi unanimi nel rilevarvi un grave difetto di domanda aggregata, causato dall'incertezza e dalla sfiducia di molte imprese e di molte famiglie che ogni giorno devono prendere decisioni di investimento o di consumo". Questi economisti, ha aggiunto, "invocano politiche, sia monetarie sia di bilancio, espansive al massimo grado, decise e credibili, come quelle messe in campo nel resto del mondo avanzato: gli Stati Uniti, il Giappone, il Regno Unito". La ragione politica, per contro, sembra indicare una strada diversa. "La crisi dei debiti sovrani - ha sottolineato Rossi - ha risvegliato un mostro dormiente in Europa: la diffidenza fra nazioni. E' il frutto piu' avvelenato della crisi". Questa ragione politica, questo scontro fra paesi del Nord e del Sud, porta a "una forte insistenza sull'equilibrio dei conti pubblici: nei paesi indebitati perche' vengano risanati, in quelli finanziariamente piu' solidi perche' sia dato comunque esempio di virtu'". "Nella condizione ciclica attuale dell'area dell'euro - ha concluso Rossi - una tale ragione politica, che evoca valori di disciplina sociale e di moralita' pubblica, rischia pero' di contraddire la ragione economica, producendo danni persistenti per tutta l'area". Per questo "la politica monetaria dovrebbe essere protetta da questo contrasto fra ragione economica e ragione politica proprio dallo statuto di indipendenza attribuito al sistema di banche centrali delegato ad attuarla. Questo ha finora agito coerentemente. Il dibattito interno al Consiglio direttivo della Bce che talora emerge pubblicamente e' fisiologico in un organo collegiale. E' nell'interesse di tutti gli europei che l'indipendenza continui a essere difesa all'interno del sistema e ben percepita all'esterno".
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(RADIOCOR) 19-11-14