Tempo a Milano - Cap. 1

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Mib. Attenzione, si muove. Attendere.
 

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mi rode

ke ho venduto a fare?


La prudenza era d'obbligo Wasabi. Ci si muove solo con delle certezze. E la giornata di oggi ha messo definitivamente a nudo la debolezza dei fondamentali del greggio. Ora gli obiettivi a 60 dollari al barile fino a 40 dollari al barile credo proprio siano facilmente alla portata. Salvo imprevisti ... per cui ... antenne dritte ... ed ovviamente ... short sul greggio. Come sempre ... parere personale.



https://it.finance.yahoo.com/notizie/opec-non-taglia-la-produzione-190319804.html
 
Veicoli commerciali, immatricolazioni UE ad ottobre +10,8%

L'ACEA, l'associazione dei costruttori europei di automobili, ha comunicato questa mattina che le immatricolazioni di veicoli commerciali sono aumentate ad ottobre in Europa (UE) del 10,8% a 176.913 unità. Si è trattato del quattordicesimo aumento mensile di fila.
Le immatricolazioni di veicoli commerciali sono aumentate ad ottobre in Spagna del 41,2%, in Italia del 16,3%, nel Regno Unito del 27,1% e in Germania del 9,6%. In Francia le immatricolazioni sono calate del 6,4%.
Nei primi dieci mesi di quest'anno le immatricolazioni di veicoli commerciali sono aumentate nell'UE del 9,8% a circa 1,39 milioni di unità.


Redazione Borsainside
 
Germania, tasso di disoccupazione stabile al 6,3%

Il tasso di disoccupazione è rimasto in Germania a novembre invariato al 6,3%. Lo ha comunicato oggi Destatis, l'ufficio di statistica federale tedesco.Il numero dei disoccupati è sceso questo mese, da anno ad anno, di 89.000 unità a 2,71 milioni.
Il tasso di disoccupazione corretto per gli effetti stagionali è rimasto stabile al 6,6% (il dato di ottobre è stato rivisto dal 6,7%). Si tratta di un minimo storico. Gli analisti avevano atteso un tasso di disoccupazione al 6,7%.
Il numero dei disoccupati in termini destagionalizzati è calato di 14.000 unità a 2,872 milioni. Gli esperti avevano previsto un calo di 1.000 unità.


Redazione Borsainside
 
Crisi: Peggiora a novembre la fiducia delle imprese italiane

L'Istat ha comunicato oggi che l'indice composito del clima di fiducia delle imprese italiane è sceso a novembre, rispetto ad ottobre, da 89,1 punti (rivisto da 89,3) a 87,7 punti.
L'ufficio di statistica osserva che il clima di fiducia delle imprese è migliorato nel settore manifatturiero ed in quello del commmercio al dettaglio, ma peggiorato nel settore delle costruzioni e dei servizi di mercato.
L'indice del clima di fiducia delle imprese manifatturiere è salito da 96,1 punti (rivisto da 96) a 96,3 punti. Gli economisti avevano previsto un calo a 95,5 punti.
Nel commercio al dettaglio, l'indice del clima di fiducia è salito a 97,6 da 94,2 punti.
L'indice relativo alla fiducia delle imprese di costruzione è sceso da 77,3 a 74 punti e quello relativo alla fiducia delle imprese dei servizi da 89,2 a 88,7 punti.


Redazione Borsainside
 
Eurozona: La massa monetaria M3 cresce ad ottobre del 2,5%

La massa monetaria M3 è cresciuta nella zona euro ad ottobre del 2,5%. Gli economisti avevano previsto una crescita del 2,6%.
Già a settembre la massa monetaria aveva registrato una crescita del 2,5%.
Nel trimestre da agosto ad ottobre la massa monetaria M3 è cresciuta del 2,3%, contro il +2,1% del trimestre precedente.
I prestiti al settore privato (imprese più famiglie) sono calati ad ottobre dell'1,1%, da -1,2% di settembre. Gli esperti avevano previsto un calo dell'1%.


Redazione Borsainside
 
Draghi: BCE pronta ad agire ancora ma da sola non basta

Mario Draghi ha ribadito oggi che la BCE è unanime nel proprio impegno ad utilizzare nuove misure non convenzionali se l'inflazione dovesse rimanere bassa troppo a lungo.In un intervento al Parlamento finlandese, il numero uno dell'Eurotower ha spiegato che sulle prospettive di crescita della zona euro pendono diversi rischi al ribasso. Per questo motivo l'istituto di Francoforte potrebbe ancora agire.
Draghi ha tuttavia avvertito che la politica monetaria da sola non è sufficiente a far ripartire la crescita. Tutti gli attori politici - sia a livello nazionale che europeo - dovrebbero fare la loro parte. A detta di Draghi sarebbe necessaria un'ampia strategia comune per riportare l'Eurozona "in carreggiata".


Redazione Borsainside
 
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