Tempo a Milano - Cap. 1

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DISASTRO ENI

scende sotto il minimo di ottobre

il crudo crolla e il quadro non è bello
 

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ENI WEEKLY

e qui bisogna fare attenzione perché se continua a scendere c'è spazio per un bel tonfo
 

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ma al mercato non je ne frega niente di S&P e lo posso capire ma di Frau Angela nemmeno che scassa i gabbasiti?


Il motivo e' questo qua' Wasabi ... astuta la Bce ... tanto peggio tanto meglio perche' a gennaio c'e' il Qe. Vediamo se bastera'.


Bce: Nowotny, "massiccio" rallentamento congiuntura in Eurozona


Verso nuovo calo inflazione in primo trimestre 2015 (Il Sole 24 Ore Radiocor) - Milano, 08 dic - La congiuntura dell'Eurozona sta registrando un "massiccio rallentamento" e l'inflazione scende verso "livelli molto delicati" a causa del continuo calo dei prezzi dell'energia. Lo ha detto Ewald Nowotny, Governatore della Banca centrale austriaca e consigliere della Bce, durante un convegno a Francoforte. "Dobbiamo prevedere tassi di inflazione ancora in calo nel primo trimestre dell'anno prossimo", ha detto Nowotny, secondo il quale, l'andamento dei prezzi si muoverebbe in questo modo "su livelli molto delicati". Il tasso di inflazione dell'area dell'euro si e' attestato in novembre allo 0,3% annuo contro il target della Bce del 2% circa. Al momento, inoltre, la congiuntura dell'Eurozona accusa un "massiccio rallentamento", diventando "l'anello debole" dell'economia globale. Per Nowotny, le ultime stime dello staff della Bce, diffuse giovedi' scorso, indicano "un trend pesante e non voluto dell'inflazione".


red-mir-
(RADIOCOR) 08-12-14
 
Eurogruppo: verso accordo per dare piu' tempo a Italia, Francia e Belgio


Fonti Ue confermano, partita su bilancio 2015 slitta a marzo di Antonio Pollio Salimbeni (Il Sole 24 Ore Radiocor) - Bruxelles, 08 dic- La trattativa e' andata avanti per diversi giorni e adesso la 'palla' e' sul tavolo dei ministri finanziari dell'Eurogruppo: stamattina dovra' essere emesso il giudizio politico sui progetti di bilancio 2015 di 16 paesi Eurozona. Nonostante le dichiarazioni della cancelliera tedesca Angela Merkel, sulla necessita' che i paesi rispettino le indicazioni della Commissione europea dato che le 'finanziarie" di Italia e Francia "non sono ancora sufficienti", l'Eurogruppo si avvia a sostenere le opinioni della Commissione europea che ha dato a Italia, Belgio e Francia tempo fino a marzo per rispettare la regola del debito (i primi due) e la regola del deficit (la terza). Questo e' quanto hanno indicato a Il Sole 24 Ore Radiocor fonti europee diverse stando alle quali nella dichiarazione finale dell'Eurogruppo non dovrebbe esserci alcun invito "cifrato" di procedere a nuove manovre di finanza pubblica nell'immediato. La partita, dunque, si sposta a marzo.


Aps-y-
(RADIOCOR) 08-12-14
 
Bce: Nowotny, giusto discutere di acquisti bond sovrani con tutti pro e contro


(Il Sole 24 Ore Radiocor) - Milano, 08 dic - Il bilancio della Bce, come ribadito piu' volte dal presidente della Banca centrale, Mario Draghi, dovra' riportarsi, grazie a diverse misure, verso i livelli di inizio 2012 ma la Bce non puo' ancora formulare con precisione un target definitivo perche' deve ancora valutare gli strumenti concreti con cui muoversi verso questo target. Lo ha detto Ewald Nowotny, Governatore della Banca centrale austriaca e consigliere della Bce, durante un convegno a Francoforte, spiegando che il volume previsto di espansione del bilancio Bce sarebbe all'incirca di 1.000 miliardi: il segmento di mercato con il potenziale piu' elevato per raggiungere questo obiettivo, ha aggiunto, e' quello dei titoli di Stato e, per questo, e' sensato "discutere di questa ipotesi con tutti i pro e i contro". Essere passati da una previsione a una vera intenzione di aumentare il bilancio della Bce, come annunciato da Draghi giovedi' scorso, "comporta gia' un impegno un po' piu' preciso ma non si possono fare annunci piu' dettagliati perche' la definizione spetta ai Comitati incaricati di elaborare queste opzioni".


mir-
(RADIOCOR) 08-12-14
 
Crisi: Fitch, ripresa Eurozona resta fragile, aiuto da calo prezzi greggio


(Il Sole 24 Ore Radiocor) - Milano, 08 dic - Il principale motore dell'economia globale restano gli Stati Uniti mentre nell'Eurozona la ripresa resta fragile "con una debolezza ormai diffusa fra tutti gli stati membri, sia quelli core che quelli periferici". E' quanto rilevano gli analisti di Fitch nell'ultima edizione del Global Economic Outlook (Geo) diffuso oggi. "Complessivamente - si legge nel rapprto - l'outlook della crescita globale si e' lievemente ridotto rispetto al Geo di settembre e ora le previsioni per l'economia globale sono di una crescita del 2,5% nel 2014, invariato rispetto al 2013, con accelerazione al 2,9% nel 2015 e al 3% nel 2016". Rispetto alle stime di settembre, le stime sono inferiori di 0,1 punti per il 2015 e il 2016 a causa soprattutto della minore performance dei mercati emergenti. Per l'economia Usa, Fitch mantiene le previsioni di una "crescita robusta" al ritmo del 3,1% nel 2015 e del 3% nel 2016 dopo il +2,3% con cui dovrebbe concludersi il 2014. Per quanto riguarda l'eurozona, le nuove stime riflettono gli ultimi due trimestri al di sotto delle attese per la Germania, la cui performance, soprattutto in termini di domanda, rimane "vitale" per il blocco. "Prevediamo ora - prosegue il rapporto - una crescita dello 0,8% nel 2014 e dell'1,1% nel 2015, rispettivamente lo 0,1% e lo 0,3% in meno rispetto a settembre". La crescita prevista per il 2016 rimane invece confermata all'1,5%. Un aiuto alla congiuntura potrebbe tuttavia venire dal crollo dei prezzi del greggio. Fitch ha abbassato le sue stime di prezzo per il Brent a 100 dollari il barile nel 2014, a 83 nel 2015 e a 90 nel 2016 attendendosi una lieve ripresa gia' a partire dalla seconda meta' del prossimo anno quando domanda e offerta dovrebbero trovare un migliore equilibrio. "Una caduta del 20% dei prezzi - conclude il rapporto - farebbe aumentare il livello del pil globale di circa lo 0,3% nei prossimi due anni, ma creerebbe alcuni grandi vincitori e alcuni grandi perdenti".


Cop
(RADIOCOR) 08-12-14
 
Ocse: superindice stabile a ottobre, rallentano Italia e Germania


Stazionaria anche l'Eurozona (Il Sole 24 Ore Radiocor) - Roma, 08 dic - Il superindice Ocse resta stabile a 100,4 a ottobre, lo stesso livello di settembre. Per l'Eurozona, l'indicatore staziona a 100,6, e continua a segnalare un rallentamento per Germania (da 99,7 a 99,5) e Italia (da 101,2 a 101,1).


bab
(RADIOCOR) 08-12-14
 
Pensioni: Ocse, Italia al top per incidenza su spesa pubblica ma ok post-riforma

(Il Sole 24 Ore Radiocor) - Milano, 08 dic - L'Italia e' al primo posto tra i Paesi industrializzati per l'incidenza delle pensioni sulle casse statali, ma le ultime riforme favoriscono la sostenibilita' finanziaria del sistema, con un impatto negativo tuttavia sul reddito. E' quanto emerge dal 'Pension Outlook' dell'Ocse che esplora i sistemi previdenziali dei 34 Paesi aderenti, sottolineando come l'invecchiamento della popolazione e il difficile contesto economico con un mix di bassa crescita, bassi tassi d'interesse e bassi rendimenti creino seri problemi per i sistemi previdenziali. Uno scenario che ha portato ad una diffusa accelerazione delle riforme negli ultimi anni. Sul fronte della statistica, la Penisola e' al top nell'area Ocse con una spesa per le pensioni pari al 32% della spesa pubblica nel 2011 contro la media del 18%. Tra il 25% e il 28% si trovano Polonia, Austria, Portogallo e Grecia, attorno al 23% Germania e Spagna, mentre la Francia ci avvicina al 25%. Al capo opposto l'Islanda che non arriva al 5%. Sotto la media gli Usa con il 16%. Quanto all'impatto delle riforme avvenute nel 2012-2014, in una tabella l'Ocse 'promuove' l'Italia per la sostenibilita' finanziaria, ma assegna un 'voto' negativo all'adeguatezza in termini di reddito che ne deriva. Nell'insieme l'impatto delle riforme e' comunque "importante". La spesa per pensioni in Italia supera la media anche rispetto al Pil, con un livello stimato poco sopra il 14% nel 2015, al quinto posto nell'Ocse, contro il 10% Ocse. Sul lungo termine l'aumento appare per altro contenuto rispetto ad altri Paesi: al 2050 secondo in calcoli dell'Ocse la spesa dovrebbe fermarsi alla soglia del 16% del Pil, mentre Austria, Belgio, Slovenia e Lussemburgo saranno tra il 16% e il 18%. La media Ocse e' prevista al 12%. La Germania dovrebbe salire dal 10% del Pil del 2015 al 13% circa del 2050, la Francia dal 14% al 15% e la Spagna dal 10% al 14%. L'Italia resta poi in fondo alla classifica dei 55-64enni occupati, anche se nel 2012 erano saliti al 40% da poco sopra il 30% nel 2007, ma si resta ben al di sotto del 55% medio Ocse. Il tasso di sostituzione teorico di lungo termine in Italia per un giovane entrato nel mercato del lavoro nel 2012 e che lavori fino all'eta' prevista per il pensionamento e' stimato dall'Ocse all'80%, attorno alla media dell'area. Il tasso piu' generoso e' attualmente quello della Danimarca che e' del 120% per i lavoratori a basso reddito, mentre e' dell'80% per i redditi medi. In base ai dati Ocse, infine, i pensionati italiani attualmente hanno un rischio di poverta' inferiore alla media. Stando al rapporto, gli ultra-65enni poveri per reddito nella Penisola sono il 10,6% contro il 12,6% medio della popolazione totale. In Svizzera, ad esempio, si passa dal 10,3% medio della popolazione al 24% tra gli ultra 65enni, il dato piu' alto in Europa. Gli anziani che se la passano peggio sono pero' quelli coreani: il tasso di poverta' balza al 48,6% dal 14,6% medio dell'intera popolazione. I piu' 'agiati' sono nella Ue. In Olanda il tasso di poverta' che e' del 7,8% medio della popolazione scende all'1,6% tra gli ultra 65enni, in Spagna dal 15,1% dimezza al 7% e in Francia scende dall'8% al 4,5%. Resta da vedere quale sara' nel tempo l'impatto sui redditi delle riforme delle pensioni.

gli-

(RADIOCOR) 08-12-14
 
Il motivo e' questo qua' Wasabi ... astuta la Bce ... tanto peggio tanto meglio perche' a gennaio c'e' il Qe. Vediamo se bastera'.


Bce: Nowotny, "massiccio" rallentamento congiuntura in Eurozona


Verso nuovo calo inflazione in primo trimestre 2015 (Il Sole 24 Ore Radiocor) - Milano, 08 dic - La congiuntura dell'Eurozona sta registrando un "massiccio rallentamento" e l'inflazione scende verso "livelli molto delicati" a causa del continuo calo dei prezzi dell'energia. Lo ha detto Ewald Nowotny, Governatore della Banca centrale austriaca e consigliere della Bce, durante un convegno a Francoforte. "Dobbiamo prevedere tassi di inflazione ancora in calo nel primo trimestre dell'anno prossimo", ha detto Nowotny, secondo il quale, l'andamento dei prezzi si muoverebbe in questo modo "su livelli molto delicati". Il tasso di inflazione dell'area dell'euro si e' attestato in novembre allo 0,3% annuo contro il target della Bce del 2% circa. Al momento, inoltre, la congiuntura dell'Eurozona accusa un "massiccio rallentamento", diventando "l'anello debole" dell'economia globale. Per Nowotny, le ultime stime dello staff della Bce, diffuse giovedi' scorso, indicano "un trend pesante e non voluto dell'inflazione".


red-mir-
(RADIOCOR) 08-12-14

No che non basta perchè loro si concentrano sulla finanza e basta comprando titoli di stato pubblici o corporate si vedrà.......Dell'economia reale non je ne frega una mazza...Stanno a giocà ma la colpa è la nostra perchè bisognerebbe tornare ai forconi veramente in mano nelle piazze......
 
Stato
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