Tempo a Milano - Cap. 1

Stato
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Riflettevo sul fatto di cui abbiamo discusso, che in caso di aumenti sui tassi di interesse USA potrebbe esserci un selloff sull'equity yankee e quindi potrebbero deflurire capitali sulle commodities.
E' vero però che se aumentassero i tassi il $ aumenterebbe di valore e quindi un pò influirebbe sulle stesse commodities?
Si o no?
Forse un po influirebbe ma non tanto da fermare le commodities?
E se invece andassimo ancora giù con le commodities?

Mmmmmmmmmmmm

adesso sono talmente drogati che ci confondono

cercando di ritornare alle cose reali...tipo l'acqua che normalmente preferisce scendere dall'alto e non salire...

allora...le COMM salgono solo SE l'economia riparte e c'è inflazione
inflazione = aumento dei prezzi

se aumentano i tassi quale sarà la reazione?

nel 2007 la crisi fu innescata dall'aumento dei tassi USA da 1 a 5%
vero, altra cosa...

dunque, dollaro a parte, dovremmo vedere se notiamo un qualche segnale nei prezzi

dobbiamo dire che il COPPER ha cominciato a muoversi UP

ma è il solo e molto timido
 
allora...le COMM salgono solo SE l'economia riparte e c'è inflazione
inflazione = aumento dei prezzi

su questo non sono completamente d'accordo, vige la regola della speculazione.
Se seguissero gli andamenti dell'economia reale le borse in questi 5 anni invece che mettere record al rialzo (tranne milano) sarebbero crollate ed invece viva la liquidità, l'unica cosa che realmente conta.......
 
Riflettevo sul fatto di cui abbiamo discusso, che in caso di aumenti sui tassi di interesse USA potrebbe esserci un selloff sull'equity yankee e quindi potrebbero deflurire capitali sulle commodities.
E' vero però che se aumentassero i tassi il $ aumenterebbe di valore e quindi un pò influirebbe sulle stesse commodities?
Si o no?
Forse un po influirebbe ma non tanto da fermare le commodities?
E se invece andassimo ancora giù con le commodities?

Mmmmmmmmmmmm

E se le commodities scontassero gia' ora questo scenario ? Se anticipassero ? Se una volta che il rialzo fosse effettuato loro disegnassero solo un riallineamento a valori piu' consoni al rialzo ... riallineamento comunque percepito come violento vista l'entita' della discesa. E se l'equity invece scontasse un forte ritardo e quindi sarebbe vittima del sell on news ? Ricordati delle distorsioni perpetrate con il Qe delle banche centrali. I loro effetti si fanno sentire anche quando il Qe cessa e si ritorna alla cruda realta'.

Hmmmmmmmmmm ... :)
 
Ultima modifica:
E se le commodities scontassero gia' ora questo scenario ? Se anticipassero ? Se una volta che il rialzo fosse effettuato loro disegnassero solo un riallineamento a valori piu' consoni al rialzo ... riallineamento comunque percepito come violento vista l'entita' della discesa. E se l'equity invece scontasse un forte ritardo e quindi sarebbe vittima del sell on news ? Ricordati delle distorsioni perpetrate con il Qe delle banche centrali. I loro effetti si fanno sentire anche quando il Qe cessa e si ritorna alla cruda realta'.

Hmmmmmmmmmm ... :)

:squalo:
 
è partito nuovamente il long multiday


FTSEMIB – ADX / ADM – TS V. 2.7 – Livelli Intraday per il 31/03/15


Average Daily Movement – Intraday Levels
entrata su close candela oraria… se superato il livello indicato

 
Giappone, produzione industriale -3,4% a febbraio, peggio di attese

La produzione industriale del Giappone è calata a febbraio del 3,4%. Si è trattato del più forte calo da giugno. Gli economisti avevano previsto un calo dell'1,9%.Le consegne sono calate a febbraio del 3,4%. Le scorte sono aumentate dello 0,5%. La ratio delle scorte è aumentata del 4,3%. Si è trattato del primo aumento da tre mesi.
Su base annua la produzione industriale del Giappone è calata a febbraio del 2,6%. Gli esperti avevano atteso un calo dello 0,6%.


Redazione Borsainside
 
Prada, utile 2014 in forte calo e sotto le attese

Prada (IT0003874101) ha annunciato oggi che nell'esercizio chiuso lo scorso 31 gennaio il suo utile netto è calato del 28% a €450,7 milioni. Gli analisti avevano previsto €475 milioni. A pesare sul produttore di beni di lusso sono stati il declino della domanda in Cina e la debolezza dell'economia europea. Già a febbraio Prada aveva comunicato che i suoi ricavi sono calati lo scorso esercizio dell'1% a €3,55 miliardi. L'Ebitda si è attestato a €954,2 milioni, in flessione del 16,5% rispetto al precedente esercizio.
Le vendite sono scese in Europa del 4,9% e nell'area Asia Pacifico, il principale mercato di Prada, del 3,1%.
Nel Medio Oriente le vendite sono balzate del 14% grazie alla forte domanda di calzature e di prodotti del marchio Miu Miu. In Giappone e in America le vendite sono aumentate rispettivamente dell'8% e dell'1%.


Redazione Borsainside
 
Eurozona: La fiducia economica sale ai massimi da giugno 2011

L'indice di fiducia economica nella zona euro (ESI, Economic Sentiment Indicator) è salito a marzo, rispetto a febbraio, da 102,3 a 103,9 punti. Si tratta del più alto livello da giugno del 2011. Gli economisti avevano previsto un aumento a 103 punti.La fiducia è salita a marzo nel settore industriale da -4,6 a -2,9 punti, in quello del commercio al dettaglio da -1,3 a -0,7 punti, in quello delle costruzioni da -25,1 a -24,2 punti e in quello dei servizi da 5,3 a 6 punti.
La fiducia dei consumatori è salita da -6,7 a -3,7 punti. Il dato è conforme alla stima preliminare.


Redazione Borsainside
 
Istat, indice fiducia consumatori sale a marzo a 110,9 punti

L'Istat ha comunicato oggi che il suo indice relativo alla fiducia dei consumatori è salito a marzo, rispetto a febbraio, da 107,7 (dato rivisto da 110,9) a 110,9 punti. Si tratta del più alto livello dal giugno del 2002. Il dato è conforme alle previsioni degli economisti.La componente personale è salita da 98 a 99,7 punti e quella economica da 138,1 a 144,8 punti.
I giudizi dei consumatori sull'attuale situazione economica del Paese migliorano (-57 da -71 il saldo) e in lieve aumento sono anche le attese future sull'economia (22 da 21). Il saldo dei giudizi sulla dinamica dei prezzi al consumo negli ultimi 12 mesi mostra un leggero miglioramento a -26 da -27 e quello delle attese per i prossimi 12 mesi conferma questa tendenza (a -28 da -33). Migliorano anche le aspettative sulla disoccupazione (a -3 da 10).


Redazione Borsainside
 
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