Tempo a Milano - Cap. 1

Stato
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Eurozona, il tasso di disoccupazione scende a febbraio all'11,3%

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L'Eurostat ha comunicato oggi che il tasso di disoccupazione è sceso nella zona euro a febbraio all'11,3%. Gli economisti avevano previsto un tasso di disoccupazione all'11,2%. Il dato di gennaio è stato rivisto dall'11,2% all'11,4%.
Il numero totale dei senza lavoro è sceso a febbraio, rispetto al mese di precedente, di 49.000 unità a 18,204 milioni.
Tra i singoli Paesi il più elevato tasso di disoccupazione lo hanno registrato la Grecia (26%) e la Spagna (23,2%), il più basso l'Austria (5,3%) e la Germania (4,8%).
Nell'intera Unione Europea il tasso di disoccupazione è sceso a febbraio, rispetto a gennaio, dal 9,9% al 9,8%.


Redazione Borsainside
 
Istat, prezzi produzione febbraio +0,5% su mese

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A febbraio i prezzi alla produzione sono aumentati dello 0,5% rispetto a gennaio e calati del 2,6% rispetto allo stesso mese del 2014. Lo ha comunicato oggi l'Istat.
L'ufficio di statistica indica che i prezzi dei prodotti venduti sul mercato interno aumentano dello 0,5% rispetto a gennaio e diminuiscono del 3,3% su base tendenziale. Al netto del comparto energetico si registra una diminuzione dello 0,1% in termini congiunturali e un aumento dello 0,1% su base tendenziale.
I prezzi dei beni venduti sul mercato estero segnano un aumento dello 0,5% sul mese precedente (con variazioni positive dello 0,4% per l'area euro e dello 0,7% per quella non euro); su base tendenziale si registra un calo dello 0,4% (con pari diminuzioni per entrambe le zone).
Riguardo ai contributi settoriali il contributo maggiore al calo tendenziale dei prezzi dei beni venduti sul mercato interno proviene dal comparto energetico (-3,3 punti percentuali). Anche sul mercato estero i contributi negativi più rilevanti derivano dell'energia sia per l'area euro che per quella non euro (rispettivamente -0,6 e -0,8 punti percentuali).
Il settore di attività economica per il quale si rileva il calo tendenziale dei prezzi più marcato è quello della fabbricazione di coke e prodotti petroliferi raffinati, con diminuzioni del 14,5% sul mercato interno e del 25,0% su quello estero.


Redazione Borsainside
 
CSC: Produzione industriale in ulteriore recupero a marzo

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Il Centro Studi di Confindustria (CSC) stima per marzo un aumento della produzione industriale dello 0,2%, contro il +0,5% stimato per il mese di febbraio.
Su base annua la produzione, al netto del diverso numero di giornate lavorative, è avanzata in marzo dello 0,3%. In febbraio si era avuto un calo dello 0,3% sullo stesso mese dell’anno scorso.
Gli ordini in volume hanno registrato in marzo una crescita dell’1,1% sul mese precedente (+2,8% su marzo 2014). In febbraio erano aumentati dello 0,6% su gennaio (+0,8% sui dodici mesi).
Per il primo trimestre del 2015 il CSC stima un incremento della produzione dello 0,1% sul quarto 2014, quando si era avuto un calo dello 0,1% sul precedente.
Il CSC indica che indicatori dell'Istat sulla fiducia delle imprese manifatturiere segnalano in marzo un netto miglioramento delle condizioni nel settore: l’indice generale è salito di 3,2 punti (a 103,7, il valore più alto da maggio 2011); il saldo dei giudizi sui livelli di produzione ha registrato un incremento di 4 punti (a -11); quello sugli ordini totali di 6 (a -11), raggiungendo il livello massimo da 7 anni, grazie al contributo sia della domanda interna sia di quella estera.


Redazione Borsainside
 
La disoccupazione aumenta. La colpa è dei Gufi e di voi italiani che, nonostante il lider maximo abbia erogato soldi, non spendete continuando a risparmiare ed arricchendovi...Un risparmio tassato come rendita finanziaria aggiungerei...
Ma non vi vergognate un pò italiani?Su su cacciate li sordi!!!
 

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Ftsemib: Del domani non v' è certezza ma la situazione come appare ora
non è buona per il futuro.
 

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USA, prezzi delle case +4,6% a gennaio, come da attese

I prezzi delle case sono aumentati negli USA per il trentaduesimo mese consecutivo.
L'indice S&P/Case-Shiller Composite-20 HPI (Home Price Index), che misura l'andamento dei prezzi delle case unifamiliari nelle 20 principali degli USA, è aumentato a gennaio, da anno ad anno, del 4,6%. Il dato è conforme alle previsioni degli economisti.
Tra le principali città statunitensi Denver ha registrato il più forte aumento dei prezzi delle case su base annua (+8,4%), seguita da Miami (+8,3%) e Dallas (+8,1%). Washington è stata il fanalino di coda con un aumento di solo l'1,3%. A New York i prezzi delle case sono aumentati del 2,1%.
Rispetto al mese precedente i prezzi delle case sono rimasti negli USA a gennaio invariati. Il più forte aumento dei prezzi delle case su base mensile è stato registratto a Charlotte, Miami e San Diego (tutte e tre +0,7%).


Redazione Borsainside
 
USA: Il Chicago PMI resta sotto 50 punti

Il Chicago PMI è salito a marzo, rispetto a febbraio, da 45,8 a 46,3 punti. Gli economisti avevano atteso un aumento a 52 punti.Ricordiamo che un valore al di sopra di 50 punti segnala una crescita dell'attività manifatturiera nella zona di Chicago mentre un valore inferiore indica una contrazione.
Il sottoindice relativo ai nuovi ordini è salito da 42 a 42,3 punti, quello relativo all'occupazione da 49,8 a 50,3 punti, quelleo relativo alla produzione da 44,8 a 49,3 punti e quello relativo alle scorte da 46,7 a 58 punti.
Il sottoindice relativo alle consegne è sceso da 58,3 a 54,8 punti.


Redazione Borsainside
 
USA: La fiducia dei consumatori sale a marzo a 101,3 punti

Il Conference Board ha comunicato oggi che il suo indice che misura la fiducia dei consumatori (Consumer Confidence Index) è salito a marzo a 101,3 punti. Gli economisti avevano atteso 96,4 punti.
Il dato di febbraio è stato rivisto al rialzo, da 96,4 a 98,8 punti.
Il sottoindice relativo alle aspettative è salito questo mese significativamente, dai 90 punti di febbraio a 96 punti.
Il sottoindice relativo alla situazione attuale è calato invece da 112,1 a 109,1 punti.


Redazione Borsainside
 
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