Tempo a Milano - Cap. 1

Stato
Chiusa ad ulteriori risposte.
Truffa sui cambi, gli Usa multano 6 grandi banche per 5,6 miliardi dollari

LONDRA

«La multa che pagano è commisurata al danno che hanno creato». Le parole di Loretta Lynch, attorney general negli Stati Uniti, suonano come l’epitaffio sulla tomba del Forex, ma è difficile credere che possano bastare per mettere fine alle divagazioni più odiose della finanza allegra. Il conto sfiora i 6 miliardi di dollari (5,6 per l’esattezza) ed è il verdetto finale che il ministero della giustizia americano ha emesso al termine dell’inchiesta condotta con le autorità britanniche sulle manipolazioni del tasso di cambio di riferimento. L’indagine continua ora per chiarire il ruolo di Hsbc, Deutsche e altre banche coinvolte nella vocenda. La transazione di ieri riguarda Barclays, Citigroup, Jp Morgan, Royal bank of Scotland, Ubs e Bank of America con penali che variano dai 2,3 miliardi di Barclays ai 455 milioni di Bank of America e va aggiunta ad analoghi accordi raggiunti in precedenza con altri istituti. Il totale per lo scandalo sui cambi aggiustati raggiunge, quindi, i 10 miliardi di dollari, molto oltre, in altre parole, il primato che fu stabilito dal caso Libor.
Alle multe, accompagnate nel caso di Barclays anche dalla richiesta di licenziamento di otto dipendenti, si aggiunge il pubblico riconoscimento di colpevolezza ammesso da quattro istituti. Di avere, in altre parole, deliberatamente imbrogliato i clienti. Ad agire erano traders che si nascondevano sotto sigle colorite- da Mafia a Il Cartello – e che concordavano azioni simultanee a ridosso del fixing di metà pomeriggio per deviare il corso del tasso di cambio. «Atti criminali in scala gigantesca – ha commentato l’Fbi – con gli operatori delle banche che comunicavano fra loro via chat per definire la strategia».
Il verdetto nelle parole degli inquirenti americani dovrebbe distogliere le banche «dal ricercare profitti oltre la legge e l'interesse pubblico», ma a rendere il caso Forex anche peggiore del Libor è la successione temporale. È maturato e s’è consumato quando gli echi del fixing sui tassi di interesse erano già di pubblico dominio. Una tempistica che dà la sensazione del sostanziale disinteresse degli operatori nella City e a Wall street per l’interesse comune. Motivo di ulteriore imbarazzo che è stato stigmatizzato dai vertici degli istituti coinvolti. Ubs, per bocca del ceo Sergio Ermotti e del presidente Axel Weber, è stata netta. «La condotta di un piccolo numero di impiegati è inaccettabile e abbiamo adottato le misure disciplinari necessarie». Parole giuste, parole già sentite in anni di scandali senza fine che hanno scosso la credibilità del sistema bancario internazionale.

Leonardo Maisano

Vergogna delle vergogne, oltre alla multa dovrebbero essere decapitati i vertici delle banche coinvolte. Invece quelli si salvano
addossando la colpa ad "un piccolo numero di impiegati".
Come si dice da noi: "non potevano non sapere".

Chissà se ci sono anche in atto manovre di "un piccolo numero
di impiegati" per alterare i corsi azionari?
 
Vergogna delle vergogne, oltre alla multa dovrebbero essere decapitati i vertici delle banche coinvolte. Invece quelli si salvano
addossando la colpa ad "un piccolo numero di impiegati".
Come si dice da noi: "non potevano non sapere".

Chissà se ci sono anche in atto manovre di "un piccolo numero
di impiegati" per alterare i corsi azionari?


Eh si Iulius ... hai centrato il punto !!!
 
Wall Street: L'agenda della prossima settimana (25 - 29 maggio)

La prossima settimana sarà piuttosto intensa a Wall Street. Dopo il lungo week end - le borse statunitensi saranno chiuse domani per il Memorial Day - è in programma una lunga serie di dati macroeconomici. L'attenzione degli investitori si concentrerà soprattutto sul dato relativo al PIL. Gli esperti prevedono ora in media che l'economia statunitense sia calata nel primo trimestre dello 0,7% (+0,2% la stima preliminare). Particolarmente attesi sono inoltre i dati sugli ordini di beni durevoli e sulla fiducia dei consumatori.Il calendario societario è invece povero di appuntamenti. Dalle trimestrali delle imprese impegnate nel commercio al dettaglio, come Tiffany, Abercrombie & Fitch e Big Lots potrebbero arrivare delle indicazioni sul consumo, il motore della crescita economica degli Stati Uniti.


Lunedì 25 maggio
Memorial Day, Wall Street resta chiusa

Martedì 26 maggio
Macroeconomia
Ordini di beni durevoli - aprile (ore 14:30) - Previsioni: -0,6%
Indice FHFA sui prezzi delle case - marzo (ore 15:00)
Indice S&P/Case-Shiller - marzo (ore 15:00) - Previsioni: 4,6%
Indice PMI non manifatturiero di Markit - maggio (ore 15:45)
Indice fiducia consumatori - maggio (ore 16:00) - Previsioni: 94 punti
Indice manifatturiero della Fed di Richmond - maggio (ore 16:00)
Vendite di nuove case - aprile (ore 16:00) - Previsioni: 510.000
Indice manifatturiero della Fed di Dallas - maggio (ore 16:30)
Trimestrali
AutoZone, TiVo, Workday

Mercoledì 27 maggio
Macroeconomia
Indice MBA sulle richieste di mutui - settimana terminata il 23.05 (ore 13:00)
Trimestrali
Costco, Michael Kors, Palo Alto Networks, Tiffany, Toll Brothers

Giovedì 28 maggio
Macroeconomia
Richieste di sussidi alla disoccupazione - settimana terminata il 23.05 (ore 14:30) - Previsioni: 274.000
Vendite di case in corso - aprile (ore 16:00) - Previsioni: 1,0%
Scorte di gas naturale - settimana terminata il 23.05 (ore 16:30)
Scorte di petrolio - settimana terminata il 23.05 (ore 16:30)
Trimestrali
Abercrombie & Fitch, Avago Technologiex, Express, GameStop, Omnivision, Seadrill, Splunk

Venerdì 29 maggio
Macroeconomia
PIL - primo trimestre (ore 14:30) - Previsioni: -0,7%
Chicago PMI - maggio (ore 15:45) - Previsioni: 53,0 punti
Indice Michigan - maggio (ore 16:00) - Previsioni: 89,0 punti
Trimestrali
Big Lots


Redazione Borsainside
 
Grecia verso default, mancano i soldi per pagare FMI a giugno

La Grecia non avrà i mezzi per rimborsare il prossimo mese il Fondo Monetario Internazionale (FMI), a meno che non riesca a raggiungere un accordo con i suoi creditori. Lo ha dichiarato oggi il ministro dell'Interno Nikos Voutsis. Si tratta dell'avvertimento più esplicito arrivato finora da Atene sulle possibilità di defaut nel caso di un insuccesso delle trattative con l'ex Troika.
"Le quattro rate per il Fondo Monetario Internazionale a giugno ammontano a 1,6 miliardi di euro, questi soldi non saranno versati perchè non ci sono", ha detto Voutsis al canale televisivo Mega.
Alla domanda relativa al rischio di default dopo l'eventuale mancato pagamento di una rata, Voutsis ha risposto: "Non lo cerchiamo, non lo vogliamo, non è la nostra strategia. La situazione è matura per un accordo fondato sulla logica".
Voutsis ha aggiunto che "stiamo discutento sulla base di un ottimismo prudente, perché ci sia un accordo solido in modo che il Paese sia in grado di respirare. Questa è la scommessa".
Il ministro ha sottolineato che Atene è in ogni caso determinata a lottare contro la strategia del "soffocamento" attuata da suoi creditori. "Questa politica di estrema austerità e disoccupazione in Grecia deve essere combattuta. Non ci sottrarremo a questa battaglia", ha indicato Voutsis.
Ieri già il premier Alexis Tsipras aveva alzato i toni affermando che il suo governo ha fatto la sua parte e non cederà a delle "richieste irrazionali" dei creditori.


Redazione Borsainside
 
Grecia verso default, mancano i soldi per pagare FMI a giugno

La Grecia non avrà i mezzi per rimborsare il prossimo mese il Fondo Monetario Internazionale (FMI), a meno che non riesca a raggiungere un accordo con i suoi creditori. Lo ha dichiarato oggi il ministro dell'Interno Nikos Voutsis. Si tratta dell'avvertimento più esplicito arrivato finora da Atene sulle possibilità di defaut nel caso di un insuccesso delle trattative con l'ex Troika.
"Le quattro rate per il Fondo Monetario Internazionale a giugno ammontano a 1,6 miliardi di euro, questi soldi non saranno versati perchè non ci sono", ha detto Voutsis al canale televisivo Mega.
Alla domanda relativa al rischio di default dopo l'eventuale mancato pagamento di una rata, Voutsis ha risposto: "Non lo cerchiamo, non lo vogliamo, non è la nostra strategia. La situazione è matura per un accordo fondato sulla logica".
Voutsis ha aggiunto che "stiamo discutento sulla base di un ottimismo prudente, perché ci sia un accordo solido in modo che il Paese sia in grado di respirare. Questa è la scommessa".
Il ministro ha sottolineato che Atene è in ogni caso determinata a lottare contro la strategia del "soffocamento" attuata da suoi creditori. "Questa politica di estrema austerità e disoccupazione in Grecia deve essere combattuta. Non ci sottrarremo a questa battaglia", ha indicato Voutsis.
Ieri già il premier Alexis Tsipras aveva alzato i toni affermando che il suo governo ha fatto la sua parte e non cederà a delle "richieste irrazionali" dei creditori.


Redazione Borsainside

Mancanza di soldi a parte c' è parecchia confusione in Grecia;
Un ministro "dell' INTERNO" che fa queste dichiarazioni?
Suppongo che quello "delle Finanze" si occupi delle patrie galere :mmmm:
 
Ultima modifica:
Giappone, esportazioni aprile +8%, sopra attese

http://www.borsainside.com/feed/feed.phpjavascript:OpenNewWindow('http://ww...udes/invia_articolo.php?id=57023', 500, 550);http://www.borsainside.com/mercati_asiatici/57023-giappone-esportazioni-aprile-8-sopra-attese/#
Le esportazioni del Giappone sono aumentate ad aprile dell'8%. Si è trattato dell'ottavo aumento mensile di fila. Gli economisti avevano atteso un aumento del 6,4%.
Le esportazioni verso la Cina, il principale partner commerciale del Giappone, aumentate del 2,4%. Le esportazioni verso gli USA sono balzate del 21%.
Le importazioni del Giappone sono calate ad aprile del 4,2%. Gli esperti avevano previsto un calo dell'1,5%.
Il deficit della bilancia commerciale giapponese è sceso lo scorso mese, su base annua, da 825,5 a 53,4 miliardi di yen. Gli economisti avevano previsto calo a 319 miliardi di yen. A marzo il Giappone aveva registrato il suo primo surplus commerciale da quasi tre anni.



Redazione Borsainside
 
Stato
Chiusa ad ulteriori risposte.

Users who are viewing this thread

Back
Alto