Tempo a Milano - Cap. 1

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Borse Asia: Shanghai e Hong Kong chiudono in leggero calo

La maggior parte delle principali borse della regione Asia-Pacifico ha chiuso oggi in ribasso.Lo Shanghai Composite ha perso lo 0,2% a 4.611,75 punti. La seduta è stata molto volatile. Sul mercato sussiste un elevato nervosismo. Gli investitori temono che il crollo di ieri possa aver innescato l'inizio di una correzione.



Estratto da Borsainside




P.S.
Massima attenzione per chi opera sui mercati asiatici

http://intermarketandmore.finanza.com/cina-come-ti-alimento-la-crescita-economica-72464.html
 
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Istat: L'inflazione torna a crescere, +0,2% a maggio

L'Italia è uscita dalla deflazione. L'Istat ha annunciato oggi che in base alle sue stime preliminari l'inflazione (indice NIC) è cresciuta a maggio dello 0,2%. Gli economisti avevano previsto una crescita dello 0,1%. L'Istat indica che la ripresa dell'inflazione, dopo quattro mesi consecutivi di valori negativi, è dovuta principalmente all'ulteriore ridimensionamento della flessione su base annua dei prezzi dei Beni energetici non regolamentati (-7,2%, da -8,7% di aprile) e all'accelerazione della crescita tendenziale dei prezzi dei servizi.
L'inflazione di fondo, al netto degli alimentari freschi e dei beni energetici, è salita allo 0,6% (+0,3% ad aprile); al netto dei soli beni energetici si è portata a +0,8% (era +0,6% il mese precedente).
Su base mensile l'inflazione è cresciuta a maggio, come già ad aprile, dello 0,2%.
L'inflazione acquisita per il 2015 è salita a +0,1% (era nulla ad aprile).
I prezzi dei beni alimentari, per la cura della casa e della persona (il cosiddetto "carrello della spesa") sono aumentati dello 0,1% su base mensile e hanno registrato una crescita su base annua stabile allo 0,8%.
L'indice armonizzato dei prezzi al consumo (IPCA), quello considerato dall'UE per le sue statistiche, è aumentato dello 0,2% sia su base mensile sia rispetto a maggio 2014 (il mese precedente il tasso tendenziale era -0,1%).


Redazione Borsainside
 
Industria, prezzi produzione in calo ad aprile

Ad aprile i prezzi alla produzione sono calati dello 0,1% rispetto a marzo e del 2,3% rispetto allo stesso mese del 2014. Lo ha comunicato oggi l'Istat.L'ufficio di statistica indica che i prezzi dei prodotti venduti sul mercato interno diminuiscono dello 0,3% rispetto a marzo e del 3,1% su base tendenziale. Al netto del comparto energetico si registra una variazione nulla sia a livello congiunturale sia su base tendenziale.
I prezzi dei beni venduti sul mercato estero segnano un aumento dello 0,5% sul mese precedente (con un aumento dello 0,4% per entrambe le zone). In termini tendenziali si registra un incremento dello 0,6% (con un calo dello 0,1% per l'area euro e una variazione positiva dello 0,9% per l'area non euro).
Riguardo ai contributi settoriali il contributo maggiore al calo tendenziale dei prezzi dei beni venduti sul mercato interno proviene dal comparto energetico (-3,1 punti percentuali). Sul mercato estero per l'area euro il contributo negativo più rilevante deriva dall'energia (-0,5 punti percentuali). Per l'area non euro il contributo positivo più ampio proviene dai beni di consumo non durevoli (+0,6 punti percentuali).
Il settore di attività economica per il quale si rileva il calo tendenziale dei prezzi più marcato è quello della fabbricazione di coke e prodotti petroliferi raffinati, con diminuzioni del 10,8% sul mercato interno e del 17,8% su quello estero.


Redazione Borsainside
 
Stati Uniti, PIL primo trimestre rivisto a -0,7%

Il Dipartimento del Commercio ha comunicato oggi che in base alla sua seconda stima il PIL degli Stati Uniti è calato nel primo trimestre del 2015 dello 0,2%. Anche gli economisti avevano previsto in media una revisione a -0,7%. La lettura preliminare aveva indicato una crescita dello 0,2%.
A pesare sull'economia statunitense sono stati nei primi tre mesi di quest'anno il maltempo, gli scioperi portuali e l'apprezzamento del dollaro.
Le spese per consumi, il motore della crescita economica degli USA, sono aumentate lo scorso trimestre dell'1,8%, contro il +1,9% della stima preliminare e il +4,4% del trimestre precedente.
Le scorte di magazzino sono state riviste al ribasso, da $110,3 miliardi a $95 miliardi.
Le esportazioni sono calate del 7,6%, contro il -7,2% stimato in precedenza. Le importazioni sono state riviste significativamente al rialzo, da +1,8% +5,6%.
Gli investimenti fissi non residenziali sono calati del 2,8%, contro il -3,4% stimato precedentemente.
Il PCE Core, l'indicatore più seguito dalla Federal Reserve per monitorare l'inflazione, è aumentato dello 0,8% contro il +0,9% della stima preliminare e il +1,1% del trimestre precedente. Si è trattato del più basso aumento dal 2010. La banca centrale statunitense tollera, non ufficialmente, una crescita dell'inflazione su base annua tra l'1% ed il 2%.



Redazione Borsainside
 
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CRUDO

nuovo T+1

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alla faccia del ciclista triste
 

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