Tempo a Milano - Cap. 1

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DOW

da tempo Snapo se ne è accorto e chiama un nuovo max

il pattern sembra davvero sempre quello

ripetere, ripetere

poi viene da dirsi...questo è il DJ da inizio anno

non bellissmo

pensa se invece fa un TESTA SPALLA RIBA...
 

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Tesoro: venerdi' concambio fino a 5 titoli con BTp 1.3.30 fino a 2 mld


(Il Sole 24 Ore Radiocor) - Roma, 15 lug - Venerdi' 17 luglio il Tesoro effettuera' un'operazione di concambio attraverso il sistema telematico di negoziazione. Sara' offerto un titolo in emissione, BTp 1.03.30, cedola 3,50% (IT0005024234) a fronte di un massimo di cinque titoli in riacquisto. Ai fini di un efficiente funzionamento del mercato secondario e di una prudente gestione del profilo delle scadenze, si legge in un dispaccio del Tesoro, l'importo nominale emesso del BTp non potra' eccedere i 2 miliardi di euro. I titoli ammissibili al concambio (oggetto del riacquisto) saranno: IT0004019581 BTp 1.08.2016, cedola 3,75%; IT0004820426 BTp 1.06.2017, cedola 4,75%; IT0004652175 CcTeu 15.10.2017; IT0004867070 BTp 1.11.2017; cedola 3,50%; IT0004716319 CcTeu 15.04.2018. Il regolamento dell'operazione e' fissato per il 21 luglio.


com
(RADIOCOR) 15-07-15
 
Petrolio: L'accordo con l'Iran pesa solo brevemente sulle quotazioni

Il prezzo del petrolio ha chiuso oggi in netto rialzo. Il future sul WTI con scadenza agosto ha guadagnato al NYMEX l'1,6% a $53,04 al barile. Si tratta del più alto livello da quasi due settimane.
I guadagni del Brent sono stati più contenuti. Il future con scadenza agosto è salito all'ICE dell'1,1% a $58,51 al barile.
L'Iran ha raggiunto un accordo con le potenze mondiali sul futuro del suo programma nucleare. La notizia ha pesato solo brevemente sulle quotazioni del petrolio. Alcuni analisti hanno indicato che la ripresa delle esportazioni di Teheran sarà molto graduale. Commerzbank, per esempio, prevede che l'offerta iraniana aumenterà di soli 500.000 barili al giorno entro la metà del 2016.
In effetti la fine delle sanzioni dipenderà dalle valutazioni dell'Agenzia internazionale per l'energia atomica (Aiea). I risultati delle prime verifiche del rispetto degli accordi da parte dell'Iran arriveranno a dicembre. Almeno fino ad allora non ci sarà alcuna ripresa delle esportazioni del quinto maggiore produttore dell'OPEC. Societe Generale si attende per questo motivo che il petrolio di Teheran tornerà sul mercato proprio in tempo per soddisfare la maggiore domanda dovuta al rafforzamento dell'economia globale. Per la banca d'affari francese l'impatto sulle quotazioni sarà quindi contenuto.
Le sanzioni, applicate nel 2012, hanno ridotto le esportazioni iraniane di greggio di circa il 50%. In precedenza l'Iran esportava quasi tre milioni di barili al giorno ed era il secondo maggiore produttore dell'OPEC.


Redazione Borsainside
 
Cina, PIL secondo trimestre +7%, sopra attese

La crescita dell'economia della Cina si è a sorpresa stabilizzata. Il PIL è aumentato nel secondo trimestre, come nel trimestre precedente, del 7%. Gli economisti avevano previsto un aumento del 6,8%.
In entrambi gli ultimi due trimestri del 2014 il PIL cinese era aumentato del 7,3%.
Su base sequenziale la Cina è cresciuta nel secondo trimestre di quest'anno dell'1,7%, dal +1,4% del trimestre precedente. Gli esperti avevano atteso una crescita dell'1,6%.


Redazione Borsainside
 
Cina: La produzione industriale accelera a sorpresa, +6,8% a giugno

La produzione industriale è cresciuta in Cina a giugno del 6,8%. Gli economisti avevano previsto una crescita del 6%.
La produzione industriale cinese era cresciuta ad aprile del 5,9% e a maggio del 6,1%.
Le vendite al dettaglio sono cresciute a giugno del 10,6%, contro il +10,1% di maggio. Gli esperti avevano previsto una crescita del 10,2%.
Gli investimenti in capitale fisso nelle aree urbane, un indicatore dell'attività nel settore delle costruzioni, sono aumentati nel primo semestre, come già nei primi cinque mesi dell'anno, dell'11,4%. Il consensus era di un +11,2%.


Redazione Borsainside
 
Giappone, la banca centrale taglia le stime di crescita e di inflazione

La Bank of Japan ha confermato la sua politica monetaria. La decisione era stata attesa ampiamente attesa dai mercati finanziari.
Il consiglio direttivo della Banca Centrale del Giappone ha lasciato i suoi i tassi d'interesse invariati e ribadito che acquisterà ogni anno asset per 80 bilioni di yen.
La Bank of Japan si attende che la crescita dell'economia continuerà ad essere moderata e che l'inflazione resterà per il momento attorno allo zero per cento a causa del calo dei prezzi dell'energia.
Le stime d'inflazione sono state tagliate leggermente, per il corrente esercizio dallo 0,8% allo 0,7%, per il prossimo dal 2% all'1,9% e per il 2017 dall'1,9% all'1,8%.
La Bank of Japan ha rivisto al ribasso anche le sue stime sul PIL nel corrente esercizio a +1,7% da +2%. Le stime per il 2016 e il 2017 sono state confermate rispettivamente a +1,5% e +0,2%.


Redazione Borsainside
 
Borse Asia Pacifico: Shanghai e Hong Kong chiudono negative

La maggior parte delle principali borse della regione Asia-Pacifico ha chiuso oggi in rialzo.
Lo Shanghai Composite ha perso il 3% a 3.805,70 punti. L'economia cinese è cresciuta nel secondo trimestre più di quanto atteso dagli analisti. La notizia è stata accolta negativamente dal mercato. Gli investitori temono che Pechino possa ridurre ora le sue misure di stimolo.
Le vendite hanno colpito soprattutto il settore high-tech. L'indice ChiNext, che raggruppa le imprese innovative ad alta tecnologia, ha perso il 5%.


Estratto da Borsainside
 
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